Beh, non pensavo di arrivare mai a pensarlo (né a dirlo), ma… mi mancherai. Sei stato parte della mia vita perlomeno negli ultimi dieci anni, e ora hai trovato la tua strada che ci farà incrociare di meno. Quando mi rompevi le palle telefonandomi alle 7 e mezza del mattino. Le partite a biliardo al 51. Le seratine "tranquille". I venerdì al Coyaba d’inverno, appoggiando il cuba sulla mensola di fuori e chiacchierando di politica, di amici, di lavoro, di donne, di cazzate. Il malaspoda al malaspina e la vodka quella migliore. La schiuma di Ibiza. E poi in Navigli e i cani, il Teatrò e i cuscini, il Golf e quelli che offrono da bere, la Spiaggia… il Cafè Atlantique, il De Sade. E l’idea di andare a Lampedusa in giornata (beh io a quella cosa ci credo ancora, magari prima o poi la facciamo). E i panini giusti, quelli con dentro l’impossibile alle 4 del mattino, magari a Milano in Repubblica con la macchina in mezzo alla carreggiata, o fuori dalla Foresta, o a Stradella tornando dal Siglo. E poi da Lucio, all’Area7 dopo il Club House. E "DJ Casa Tordi", quando poi mi sono infilato direttamente a letto. E le sfide alla Playstation coi giochini delle macchine. Il caffè corretto amaretto al Cotton e il Long della mitica barista. I giri in consiglio comunale, la serata a Pavia coi cocktail alle ciliegie.. eccetera…. ecceteraeccetera.

Insomma sei un grandissimo rompicoglioni, ma ne abbiamo fatte veramente tante. Quindi, che dire, buona continuazione e buona fortuna. Certo, queste cose possiamo ancora farle… E comunque ci vediamo presto.

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