Partenza stamattina alle 10 io e il gran maestro Orione. Prima maestranza: saluto-lampo alla maestra Elisa e prendiamo l’autostrada che ci porta lontano lontano fino a Trieste. Lì ci fermiamo x un panino, per il pass x le strade slovene (ma serve davvero?)e per cambiare qualche euro in valuta croata. Finora tutto bene.
Riprendiamo il cammino e attraversiamo la frontiera con la Slovenia. Quella trentina di kilometri in terra slovena sono tutti in strada normale e in…montagna. Pare di essere a Brallo. Stessa vegetazione, stesse strade. Poi arriviamo alla frontiera con la Croazia, dove ci controllano (e ci timbrano) i passaporti.
La Croazia ce la spariamo tutta in autostrada. Deve essere relativamente recente perchè nel mio atlante stradale, che è del 1996, non è neanche abbozzata. Fatto sta che viaggiamo nel nulla, nel nulla più assoluto: tundra e taiga, muschi e licheni. Sembra una steppa desolata di cespugli e sassi, sassi e cespugli. Pochissimissime case, ogni tanto.
Ecco ci appare un autogrill. Beh si fa per dire, il chiosco dei paninari davanti al Golf di Salice è più grande. Un caffè e si riparte. Alle 7 di sera arriviamo a Split. Poco prima avevamo acquistato una cartina che però non c’è di grande aiuto, visto che non segna la nostra via. Ma grazie agli aiuti di qualche passante e a una botta di culo, troviamo il posto.
L’appartamento è molto bello. Zona cucina, banco all’americana con gli sgabelli, zona pranzo, zona notte con due lettoni matrimoniali, bagno, tv, veranda e mega balconata sul mare. Ottimo.
Ora ci ripigliamo un attimo e andiamo a cercare del cibo e a farci un giro…
"Giro di ricognizione del pueblo alla ricerca de los amigos! Hasta la vista! Ah… Ivana… Mi raccomando il panta nell’armadio… Il pantalone bello diritto eh… Hai capito? E un po’ di ordine in stanza. See you later…"
ilmarti
Mitico Dogui ;-( … pace all’anima sua.