Ho da poco terminato la lettura di “L’ultima riga delle favole” di Massimo Gramellini, un autore che di solito apprezzo molto.

Nonostante la mia stima per lo scrittore, devo ammettere che questa volta il libro non mi ha convinto del tutto.

Sembra una sceneggiatura di Dylan Dog (e questo è un bene). L’ambientazione onirica e il lungo percorso introspettivo del protagonista, se da un lato possono essere affascinanti, dall’altro mi sono sembrati eccessivi, quasi stucchevoli.

Ho trovato la narrazione un po’ troppo prolungata e, nonostante le numerose recensioni positive che sottolineano la profondità dell’opera, non sono riuscito a coglierne appieno il valore.

Forse è solo una questione di gusti personali o di momento storico. Magari rileggendolo in un altro periodo della mia vita ne apprezzerei di più le sfumature.

E voi cosa ne pensate? Avete letto questo libro? Condividete le vostre impressioni nei commenti!

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