LA GUIDA IN USA

Per prima cosa le autostrade non si pagano, salvo rarissimi casi. In ogni caso non esistono caselli né in entrata né in uscita. Molto spesso le strade extraurbane sono talmente dritte, ampie e lunghe, che è come se fossero autostrade. I limiti di velocità sono variabili e sono sempre indicati dai cartelli. Soprattutto sulle strade extraurbane bisogna fare attenzione in quanto, dopo magari decine di miglia nel nulla più assoluto si attraversa un centro abitato e i limiti possono passare da 70 a 25 miglia orarie, o magari ci si può trovare davanti ad un semaforo rosso!

Un’altra particolarità delle strade è che molto spesso hanno una dimensione variabile: ci sono due corsie, poi magari diventano 3, poi 4, poi tornano a 2. Spesso alcune strade “infinite” hanno 3 corsie e quella centrale viene usata, alternativamente, per i sorpassi e quindi si passa da una a due corsie di marcia in modo alternato ogni tot miglia.

Un mito da sfatare è quello che i limiti di velocità sono sempre rispettati da tutti. Non è assolutamente vero. I primi giorni ero spaventato dai racconti di poliziotti nascosti dai cartelloni pubblicitari pronti a puntarti l’arma in faccia se superavi anche di un solo miglio i limiti, e quindi li seguivo rigorosamente. Poi mi sono reso conto che così facendo mi superava anche il carretto dei gelati e sono diventato un po’ più “elastico”. C’è da dire che quasi nessuno rispetta i limiti, ma praticamente nessuno “esagera”. Mi spiego: se c’era il limite di 65, andavano quasi tutti a 70 o 75 al massimo a 80. Se c’era 35 andavano a 40 o 45, ma non vedevi mai nessuno sfrecciare via. Quindi furbini sì, disgraziati no.

Sulla striscia continua invece nessuno transige: spesso su quelle strade infinite, quando arrivava dietro un tizio che andava più veloce di me mi stava dietro, su una strada dritta nel nulla, dove per chilometri dietro non c’era nulla e per chilometri davanti altrettanto, finché non aveva la possibilità di superare o finché io non accostassi volontariamente. Non una volta ho visto dei sorpassi non consentiti.

Altre due regole che ho dovuto imparare: è consentito superare a destra. Questa regola, a mio parere, contribuisce a non bloccare mai il traffico sulle arterie più congestionate. Non mi è quasi mai successo di dovermi fermare o rallentare. Vi spiego: ci sono 4 corsie, tu sei nella corsia numero 2. Quello davanti a te va più piano? Ti sposti nella 1 o nella 3, stop. Senza nessun problema. E poi non “rientri”, non ce n’è bisogno, stai nella nuova corsia. Se qualcuno arriva dietro ed è più veloce, si sposterà. Avete presente quando qui da noi c’è un leggero rallentamento e TUTTI stanno in terza corsia contribuendo a rallentare ulteriormente il traffico? Lì non succederebbe.

Ai semafori, se non ci sono cartelli che lo vietano espressamente, si può girare a destra anche col semaforo rosso. Ti devi, ovviamente, fermare, poi guardare che non arrivi nessuno e infine ti puoi immettere. Un enorme vantaggio di tempo. Molto molto comodo.

Invece sulle autostrade devi stare molto attento a non stare sempre sulla destra, in quanto ogni tanto, per uno svincolo o un’uscita, la corsia più a destra diventa la corsia di uscita e se sei distratto e non te ne sei accorto ti ritrovi fuori oppure in direzione sbagliata. Questa cosa mi faceva sempre infuriare.

Alta particolarità: quando incontri uno “STOP” devi fermarti (e fin qui tutto normale), ma non devi dare precedenza a quello che viene da destra o che è sulla strada principale. Semplicemente partirà per primo quello che era arrivato allo stop per primo. Geniale (in Italia però non lo rispetterebbero in molti)

Se invece arrivi dove c’è uno scuolabus (in giro ne ho visti tantissimi) che ha i lampeggianti accesi (per indicare il carico/scarico di bambini) NON puoi assolutamente superarlo, pena il ritiro immediato della patente.

Puntata precedente: “L’ARRIVO A L.A.
Prossima puntata: “DISNEYLAND”

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