Ho letto questo libro di Guido Conti: “Quando il cielo era il mare e le nuvole balene”.
Molto bello, scritto benissimo. Un racconto a cavallo della seconda guerra mondiale che narra le vicende di un bambino, poi ragazzo, poi uomo, nella campagna parmense sull’argine del Po. Una famiglia povera, travolta dagli eventi (e non solo).
Al di là della storia, è la scrittura, è la narrazione, è la costruzione che ti avvince, ti coinvolge, ti porta ad essere là. Un libro d’autore, indubbiamente. Autore con la A maiuscola. Nelle mani giuste, ci uscirebbe anche un gran bel film.
Complimenti a Guido, che spero mi perdonerà l’estremo ritardo con cui ho letto il suo libro, ma ho sempre “infinite cose da fare e così poco tempo“
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