“La Trebbia” – Giovedì 16 dicembre 2010

Lo sfolgorante successo nel commercio del cav. Siro del Brallo.

Cesta a tracolla e su e giù per le strade e i sentieri della Val Boreca. Strade scoscese, sentieri ripidi, una fatica improba talvolta per bussare alle case di quelle popolazioni di montagna, allora molto povere e talvolta senza il necessario per vivere. Questo ragazzotto, Siro Tordi, si stava inventando un mestiere. Non gli mancava la fantasia e la creatività adolescenziale, e a quei tempi occorreva proprio guardarsi attorno, riflettere e pensare seriamente come guadagnarsi il pane. Questi gli inizi, negli anni lontani, quando le nostre vallate erano ancora molto popolate e la gente si accontentava di quel poco che aveva e che poteva ricavare da pochi animali nella stalla e dai magri raccolti di quelle fascette a strapiombo sul Boreca. Dall’alto vegliava su tutto il Lesima, il monte quasi sacro per le antiche popolazioni della valle. ma non durò molto quel lavoro itinerante. Il giovane Siro mutò presto idee e prospettive. A poco a poco riuscì a cambiare anche orientamento. Stava maturando in lui la voglia di un lavoro più redditizio e anche più soddisfacente.Dalla cesta a tracolla, dunque, al commercio in altra forma, con negozi a Brallo e a Voghera di altri generi e altri prodotti.La vita per il giovane Siro stava cambiando radicalmente. Intelligente intuito e una buona dose di furbizia quanto basta per comprendere i tempi in prospettiva di futuro diedero il colpo decisivo per una svolta radicale. Non più la cesta a tracolla, ma un’attività stanziale al Brallo e a Voghera: negozi di abbigliamento, scarpe, pellicce e tant’altro a livello popolare, ma anche in prospettiva di presentare i prodotti a villeggianti e residenti di gusto fine e di varie pretese stilistiche. A poco a poco il commercio aumentava nel suo volume di affari. Il cav. Siro del Brallo, coadiuvato dalla moglie sig. Rita e dai figli Ivo, Cinzia e Fabio allargavano gli interessi di vendita, ma soprattutto la cerchia clientelare nell’Oltrepò pavese, nel territorio bobbiese e genovese. Anche lo scorso anno durante il mese di agosto la famiglia aveva organizzato al Brallo una grande sfilata di “Anteprima inverno 2010 — Pelle e pellicceria” con la straordinaria presenza di Tony Dallara, in collaborazione con la Pro Loco e il Comune di Brallo di Pregola. Nella famiglia di Siro ha un grande valore la gestione “conviviale”: lavorano insieme i figli che nel frattempo si sono laureati e che sostengono robustamente l’attività del padre. Il cav. Siro è anche uomo generoso con i poveri e i bisognosi. Nei suoi negozi sa essere solidale con chi dimostra di non avere il necessario per vivere. Lui, che ha sperimentato da giovane la povertà, comprende e aiuta, sempre.

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