La gente è fuori di testa. Anzi no.
Io, sono io fuori di testa. Così almeno ristabiliamo le parti. In questio giorni, come ogni anno, non si fa che parlare di cenone. E’ addirittura imbarazzante. Si imbarazzante. Anche stasera ho visto un po’ del TG1 e TG5 e i servizi erano incentrati sul mangiare, sugli acquisti, sulla cena, sul pranzo.
Guarda, ringrazio Dio per non avere una famiglia che ha come occupazione principe del Natale quella di strafogarsi di cibo.
Sarà che, è risaputo, non sono certo un buongustaio, nel senso che a me piacciono cose semplici. Avete presente quelli che provano tutti i ristoranti, e in ogni ristorante provano le specialità?? Ecco, io sono il contrario, a me non me ne frega niente. Il mio sogno è il risotto alla milanese o gli spaghetti alla bolognese. Stop. Tutto il resto lo sopporto, nel senso che se mi piazzi davanti un qualche piatto speciale posso anche mangiarlo, ma preferirei di sicuro un acosa normale come la pasta o la pizza.
Invece vedi in giro la gente che in questi giorni compra di tutto, il patè (ma che cavolo è il patè??), il salmone e tutte quelle cazzate li. Che palle. E ci sono quelli che passano la sera del 24 a mangiare e poi ci sono quelli che passano il giorno di Natale a mangiare.
Ok, lo ammetto, io sono anticonvenzionale e magari misantropo, vivo in una famiglia che non ha mai festeggiato in questo modo le ricorrenze e ho gli amici più cari (o più sfigati, vedete voi) che sono nella mia stessa situazione. Quindi noi il giorno di Natale mangiamo a casa come fosse un qualunque altro giorno dell’anno e poi nel primo pomeriggio ci troviamo per girare come dei deficienti, quasi senza meta, visto che la gente normale e ricnhiusa in casa con le zie, i cugini, i nonni, i ravioli di brasato, il cotechino, la zuppa inglese e la grappina. Però sono sicuramente più contento così, che stare tutto il pomeriggio a gozzovigliare (e ad ascoltare tutti i piani per i preparativi e poi ad osservare tutti i preparativi, mi verrebbe l’angoscia). Alcuni non ci credono, ma è vero: io di solito a Ntale mangio le stesse cose degli altri giorni, lo scorso anno la sera del 24 per esempio un bel piatto di riso del giorno prima riscladato. E allora? Che male c’è? A me il riso riscaldato piace!
Potrei dire la solita storia che il Natale non è questo, ecc. ecc. che siamo in una società consumistica che pensa solo a riempire la pancia, ma non lo dico, non perchè non sia vero o sia scontato e già detto troppe volte da tanti, ma perchè non è questo di cui sto discutendo. Non sto entrando nel merito, ma sto parlando del metodo.
Ma a voi durante l’anno non danno da mangiare?? Ma perchè la gente ha le fisse di andare nei posticini, nei ristorantini a mangiare mangiare mangiare? Posso capirlo se fossimo la generazione di quelli che hanno vissuto la guerra e le ristrettezze della fame, ma noi siamo nati già grassi! Boh??
Cmq, per evitare inutili diatribe, mi dichiaro colpevole e accetto di essere io quello strano. Il problema mio è questo: quest’anno, il 25 dicembre alle ore 15, io e i miei soci cosa cavolo facciamo????
Goffredo
So perfettamente che quello che sto’ per scriverti non ti fara’ certamente cambiare abitudini, anzi nemmeno ti sfiorera’ il pensiero …. ma …. ho tanta stima di te che non posso esimermi dal tirarti le orecchie, ai miei occhi questa avversione ai nuovi sapori suona come uno che ascolta solo nirvana e/o wagner ottimi entrambi ma ti perdi albano, beethoven, coors, doors, ella fitzgerald, freddy mercury, gothan project, hevia, initllimani, ledzeppelin,modern jazz quartet, nat k. cole. ozzy osbourne, paul anka, quartetto cetra, rossini, scorpions, tchaikowsky, u2, van halen, zztop, …. tanto per fare un esempio :-)
Goffredo
p.s. auguri di buon natale e felice nuovo governo :-)
davide
Concordo perfettamente dato che sono uno di quelli che alle ore 15 è li con te a decidere il da farsi :)
Fabio
A si? e come mai quest’anno non c’eri ???
Fabio
Goffredo: ovviamente non condivido una sola parola di quello che dici. Ciao passatela bene e buon anno !!!! ps cmq sei un mito, hai citato bella musica.
davide
Perché un retrovirus ha pensato di aggiungersi alla tristezza che mi caratterizza in questo periodo dell’anno,perché di giorni di Natale ce ne sono pochi.I più belli e i più sentiti se ne sono già andati,con l’allegria e l’ingenuità di chi credeva in Babbo Natale.
Decretando cosi la morte del Natale,di suo padre(Babbo Natale) e del figliol prodigo(il sottoscritto)