Il 12 agosto abbiamo intrapreso questa camminata.
Con me due bomber assoluti delle camminate: Ricky e Fly. Gente da record per tempo record.
Partiamo alle 7,00 dal Passo del Brallo e prendiamo subito per la faggeta. Dopo 10 minuti di passeggiata la strada si inerpica e chiacchierare diventa più difficile. Sbagliamo itinerario e invece di sbucare sulla strada asfaltata appena prima del Pian del Lago arriviamo molto prima. A questo punto seguiamo la strada fino al bivio per la “Panoramica” che passa sopra Feligara e scende a Colleri, ma dopo poche decine di metri c’è la deviazione per Mogliazze.
Il sentiero è agevole, si chiacchiera allegramente. Io e Ricky parliamo di assicurazioni mentre Filippo è già in fuga. Ci aspetta sopra Mogliazze, dove la visuale si allarga e si possono fare le foto di rito. Dopo aver passato la fattoria del famoso dietologo si scende, sempre su asfalto, in direzione San Cristoforo. Qui, in una curva, parte lo stretto sentierino in direzione del torrente Carlone. Quando arriviamo, a pochi metri ci sono le famose cascate, e ci si ferma una decina di minuti per le foto.
Si riparte allegri per il castagneto, dove ci sono degli alberi davvero imponenti. Vuol piovere, ma noi siamo al riparo. Quando arriviamo nei prati, invece di prendere la direzione di Moglia, tagliamo verso l’alto, raggiungendo poi ancora il sentiero segnato. Da qui, con una ripida salita sassosa (dove i miei soci mi distanziano) si raggiunge Carana, dei pressi sel singolare Bricco di Carana. Andiamo a destra in direzione Collegio / Pieve, ma poi scendiamo verso l’abitato fantasma di Pietranera, giungendo nei pressi dell’oratorio di Sant’Anna.
Da qui una ripidissima discesa ci porta sempre più giù, fino a Brugnello, che si erge sopra il fiume Trebbia e sopra il paesone di Marsaglia, capoluogo del comune di Corte Brugnatella. Dalla balconata dietro la chiesa si possono vedere, giù dal burrone là in fondo, i turisti che fanno il bagno. Mangiamo un tramezzino, beviamo una bibita, accendiamo una candela e ripartiamo per la salita.
Penso: a scendere da Pietranera ci abbiamo messo 45 minuti, per salire ce ne metteremo il doppio. Invece no, in 45 minuti siamo su. A dire il vero anche qui i miei compagni d’avventura mi distanziano e arrivano prima. Si risale ancora e riprendiamo il sentiero che passa sopra Rossarola, sopra Collegio e sopra Pieve di Montarsolo. Filippo la sa lunga e ad un certo punto ci fa passare in un pascolo recintato che pare essere una scorciatoia. Si dimostra molto esperto di queste zone, ha capito dove siamo. Qui inizio a sentire male ai piedi. Raggiungiamo finalmente la “Panoramica“, che agevolmente ci porterà a destinazione, ma i piedi mi fanno sempre più male. Il dolore inizia a diventare insopportabile una volta raggiunto l’asfalto. Chiedo ai miei amici di passare per la faggeta, ma non li convinco e quindi ritorniamo al Passo seguendo la linea di asfalto.
Arriviamo alle 14,20. Tempo record. bevo un paio di birre e vado a dormire. Buonanotte ;-)
42081 passi e 31,32 km
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