Sono stato al London Museum, un fantastico museo appena accennato dalle guide. Racconta la storia della città di Londra, molto interessante.

Fu fondata intorno all’anno 50 d.c. dai Romani col nome Londinium dove attualmente sorge la City. Il London Bridge è stato per centinaia di anni l’unico ponte. Dopo il 400, a causa del declino dell’impero romano, Londinium viene via via abbandonata, e va in rovina. Dopodiché arrivano gli Anglo Sassoni, che si stabiliscono nelle rovine, ma soprattutto in campagna. Nel 500 Londra ha 1000 abitanti. Nel 600 più a ovest viene fondata Lundevich. Nel 750 siamo a 8000 abitanti. Nel 886 c’è la cosiddetta rifondazione col nome di Lundemburg, sempre nell’attuale City. Nel museo c’è la ricostruzione di una casa dell’anno 1000, che pare una capanna e non è paragonabile a quella romana di molti secoli prima, che poco ha da invidiare ad una modesta casa italiana degli anni 50. Erano avanti i romani (pensa te se devo imparare i Romani a Londra!) C’è anche il modellino della prima cattedrale di St. Paul, in stile gotico, completamente diversa da quella di oggi.
Dopo ci sono stati i danesi e poi i normanni. Dopo il 1000 hanno costruito il palazzo reale e l’abbazia  a Westminster, che all’epoca era fuori città. Nel 1100 c’erano 25000 abitanti, che diventano addirittura 90000 nel 1300.
Nel 1348 la peste uccide la metà della popolazione. Ci sarà poi un nuovo aumento (chi ha studiato economia o demografia ricorderà le idee di Malthus) che porta nel 1450 a 50000 abitanti e un secolo dopo a 120000.

La lingua inglese deriva da lingue germaniche come l’olandese e il tedesco, mischiate a lingue nordiche con qualche influenza di francese (dovuto ai normanni) e di latino (anche qui era la lingua delle scritture pubbliche e della religione). Come è successo anche in Italia, un poeta londinese del 1300 è la "causa" del propagarsi del londinese come dialetto ufficiale.

Nel 1666 c’è il grande incendio che brucia i 4/5 della City. I poveri ricostruiscono, i ricchi si spostano a ovest, anche se nel ‘700 a monte di Westminster era campagna. Il 1800 è il secolo della regina Vittoria, di suo marito Alberto e della Grande Inghilterra. Londra si trasforma, si modernizza: è la città più grande del mondo e il porto più importante (sebbene non fosse sul mare). Nel 1851 la Great Exibition in un avveniristico palazzo di vetro e acciaio (nel 1851!), il Crystal Palace, accoglie più di 6 milioni di visitatori (ripeto, nel 1851!). La città ha problemi di sovraffollamento. Arrivano fiumane di irlandesi poveri e ebrei perseguitati in fuga. Considerate che l’impero in quegli anni era vastissimo, e Londra ne era la capitale, quindi immaginatevi il casino. Alla fine del 1800 grandi lavori pubblici come l’enbankment… come si dice in italiano? Insomma hanno tolto spazio al letto del fiume x costruire un terrapieno dove far scorrere la rete fognaria (in quegli anni di gran folla, colera e diarrea erano comunissimi), i cavi del telegrafo e la metropolitana.
E poi le nuove tecnologie, la macchina a vapore, il cinema… fino arrivare alla costruzione del Tower Bridge, l’ultimo ponte non solo pedonale che è stato costruito.

All’inizio del ‘900 Londra faceva 10 milioni di abitanti, di cui un milione lavorava per il porto. Nel 2006 sono poco più di 7 milioni.

Se vi piace la storia, ve lo consiglio. Ora me ne sono venuto a Green Park a riposarmi.

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