Domenica 16 marzo 2014 – Ore 22:50

Sono a Woking! Non so a che distanza sia da Londra e dal mio letto, ma parecchio! Come sono qui Fabio? Non ti ricordi? Cominciamo dall’inizio.

Dopo essere stato al Tower Bridge, prendo la Circle Line per andare a Liverpool Street Station, dove ho pranzato. Ho visto Ponti’s, dove lavoravo: che tristezza…vuoto! Forse perchè è domenica. Nel frattempo mi scrive Mau, sono sul bank, near Waterloo. Ok, li raggiungo. Quasi alle 4PM sono li. Conosco la sua tipa, Celia, spagnola, carina e molto simpatica. Sono proprio una bella coppia. Ci facciamo un giro e ci beviamo un sidro in un locale col cortiletto. Celia mi racconta che è di Cadice, sud della Spagna. Ha studiato tipo biologia marina, ha fatto l’Erasmus a Lecce (!!!) e poi esperienza a Londra (esprienza di lavoro, non di ciò che ha studiato). Risultato: ha consociuto Maurizio e si è fermata. Adesso lavora in un asilo e saltuariamente fa la baby sitter, ma il suo sogno è quello di fare ciò per cui ha studiato, magari alle Canarie.

Facciamo ancora un mezzo giro e poi a Waterloo prendiamo il treno fino a Clapham Junction. E’ un po’ fuori, ma non è una brutta periferia, tutt’altro. E’ vicino a dove abitano loro. Mi chiedono come va e come mi butta la vita in Italia: beh la prossima volta che torno gli racconto. Dicono che vivere a Londra è anche bello, ovvio in periferia per i prezzi e per la qualità della vita. Però anche difficile, soprattutto per i tempi (a causa della vastità delle distanze) e per i costi. Vorrebbero una vita più semplice.

A Clapham ci fermiamo a bere una birra come aperitivo (è quasi ora di cena) e poi andiamo in una pizzeria italiana, Donna Margherita.  Pizza buona devo dire. Prezzi nella media di Londra.

Si, sono proprio una bella coppia. Mi aspettavo una sulle sue, invece è socievole, e quando stanno insieme si vede che sono innamorati. E poi è forte la cosa: io e Maurizio non è che siamo mai stati amici, cioè ci siamo mai frequentati…però è un amico, uno che l’ultima volta l’ho visto 6 anni fa (per una birra) ed è come se non lo vedessi da un paio di mesi. Ecco la gente che mi piace, la gente tranquilla, che non se la tira, che non ha come scopo quello di tirarsela o di far vedere che sta bene. C’è sintonia. E’ una chimica strana, chissà perchè due persone si incontrano, si ritrovano dopo un mese, poi dopo 2 anni e poi dopo altri 6…ed è come se fossero stati sempre amici.
"Il mio amico di Londra". A cui auguro, a lui e alla sua morosa, un sacco di bene.

Dopo la pizza siamo tutti un po’ cotti e mi accompagnano in bus alla stazione. Vedo un treno, la scritta dice "Waterloo" e ci salgo. Faccio giusto in tempo a chiedere "Excuse me, is this train going  to Waterloo?" che si chiudono le porte. La risposta è "no". Noooooooo!!!
Passa il controllore. Gli spiego e mi dice di scendere alla prossima. Peccato che alla successiva non si ferma. E neanche a quella dopo…ecc. Fino a Woking! Ma dove cazzo sono? E’ lontanissimo, ma di brutto! E beh, un viaggio senza avventure non sarebbe emozionante. Fortuna che un quarto d’ora e arriva il treno in direzione opposta. Sono qui, nella speranza che un eventuale controllore sia clemente, a non so quanti km dal mio lettino….shit! In this time I’d be in Wimbledon. Inizio ad accusare un po’ di sonno.

Lunedi 17 marzo 2014 – Ore 00:42

In stanza. Buonanotte!


Horse Guards, dietro Downing Street. Ci sono ancora dei posti di Londra in cui non ero mai stato, forte!

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