Estate 2008. Anzi Agosto 2008. Pensavo fosse una cosa sopportabile. La nostalgia. E invece. Non c’era attimo della giornata in cui la mia velocità di pensiero non fosse al cento per cento.

E… Vuoi da bere. Vieni qui. Tu per me. Te lo dico sottovoce. Amo te. Come non ho fatto in fondo. Con nessuna. Resta qui un secondo.

Al mattino sveglia alle 8. Una veloce colazione. Poi in auto di corsa a caricare scaricare. Per le 9 circa avevo finito. Avevo davanti parecchie ore.

E… Se hai bisogno. E non mi trovi. Cercami in un sogno. Amo te. Quella che non chiede mai. Non se la prende. Se poi non l’ascolto.
 
Qualche messaggio scritto. Di fretta. Con smania. E qualche messaggio ricevuto. Letto tutto d’un fiato. E poi riletto. E riletto riletto ancora. 
 
E… uo… e…. Sei un piccolo fiore per me. E l’odore che hai. Mi ricorda qualcosa. Va bè… Non sono fedele mai. Forse lo so.
 
Alla sera. Prima di mettere via. Una telefonata. Minuti che parevano ore. Oppure microsecondi. E dopo mettevo via con forza rinnovata.
 
E… Quando sento. Il tuo piacere che si muove lento. Ho un brivido. Tutte le volte che il tuo cuore. Batte con il mio. Poi nasce il sole… 
 
Quando avevo finito. Andavo in casa. Stanchissimo. Mi buttavo sul letto. Per riposare un’oretta. Troppo stanco per dormire.
 
E… uo… e…. Ho un pensiero che parla di te. Tutto muore ma tu. Sei la cosa più cara che ho. E se mordo una fragola. Mordo anche te. 
 
Non avevo una radio. Solo un lettore CD/DVD. Mettevo su sempre lo stesso disco. Una raccolta di canzoni. La sua. E tutte le sere partiva questa canzone.
 
uo… E… Sei un piccolo fiore per me. E l’odore che hai. Mi ricorda qualcosa. Va bè… Non sono fedele mai. Ora lo so.
 
E ancora adesso. Che sono passati cinque anni e mezzo. Ogni volta che parte questa canzone. Io torno all’estate del 2008. E non vedo l’ora che arrivi lunedì !
 
Lunedì 11/8/2008
 
 
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