Everybody needs a place to think. Le panchine del South Bank hanno di queste fantastiche scritte.

In K. Gardens oggi c’era la festa di Peter Pan ed era pieno di bimbi. Mi sono soffermato a guardare un gruppo di giovani artisti che interpetava un’operetta cantata sulla storia di Peter: bravissimi. Era insieme un peccato e un privilegio vederli li, in mezzo ad un prato, senza scarpe nè microfono. Applausi

Poi ho raggiunto Filippo e Ale. Ho fatto un giro da Harrod’s. Non fa x me. Troppo casino e roba di cui non me ne frega.
Devo dire che ha di tutto, ma veramente di tutto: da Prada ai quadri coi fossili. E’ il nonplusultra dello shopping. Strapieno di gente, strapieno di personale, 7 piani fatti a stanzette. L’incubo di chi è claustrofobico o di chi ha il panico della folla. Da una parte mi disgusta e vorrei, come si dice da bambini,andare li con un bulldozer e buttarlo giù. Da una parte ne sono affascinato e sono soprattutto contento che sia arrivato un arabo a metterlo nel culo a tutta questa gente. Onore al merito.

Dopo un giro in centro e un po’ di internet sono andato da solo a Covent Garden e sono venuto qui, sotto il London Eye, su queste accoglienti panchine.

Non mi sento per nulla inglese, ma mi sento già molto londinese.


Peter Pan che lotta contro Capitan Uncino, poco prima che arrivi il Coccodrillo che farà fuggire Uncino

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