Come ho già scritto QUI:
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
In questo periodo ho ripreso a frequentare l’università. Mi mancano 4 esami: microeconomia, macroeconomia, macroeconomia applicata e metodiemodelliperlescelteeconomiche. Come ogni primavera il lavoro scarseggia e quindi ho un po’ di tempo da dedicare agli studi e sto andando a lezione del buon Rampa di Microeconomia. Ho conosciuto ragazzi e ragazze che frequantano il corso e mi sono reso conto che è molto interessante parlare con gente di quell’età (sotto i 25 anni) perchè hanno mille progetti, hanno ancora delle idee. Il mondo è ancor una scatola da aprire, le idee sono confuse e chiare nello stesso tempo. "Vorrei sicuramente fare questo ma magari farò quello". E poi hanno una visione della vita molto particolare, piena di sogni e prospettive, ma anche molto concreta e precisa. Idee positive e propositive. E con pochi sbattimenti.
E’ la stessa mentalità che ho trovato nei ragazzi che ho conosciuto a Londra. Lo so voi mi direte: guarda che ci sono anche i problemi e gli scazzi nella vita, non sono solo rose e fiori. Certo, lo so, ma dipende anche dai modi di affrontare le cose. Non bisogna farsi sopraffare dalla quotidianità e diventare cupi, triste, seri e pessimisti, ma cercare il lato buono delle cose che, sembra un proverbio ma è verità, c’è sempre.
Boh che dire, forse ho la sindrome di Peter Pan, non ho volgia di crescere, ma non credo. Mi sembra che in realtà io sia una persona più o meno equilibrata, ho un lavoro, ho tanti hobbies e tante passioni. Però mi piace sempre sperimentare, sempre provare cose nuove, sempre stare a guardare le stelle (ma dopo il lavoro). E si, mi sa che ormai ho superato l’età per diventare grande… Per questo mi trovo molto a mio agio con persone che angraficamente hanno molti anni in meno dei miei (anche se spesso non me ne rendo conto)
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