I miei commenti sui risultati delle elezioni che ci sono appena state in Italia.

  • Io ho "perso", nel senso che il partito per il quale avrei votato, Fare per Fermare il Declino, ha preso una sonora bocciatura. Uso il condizionale perchè, per la prima volta in vita mia, non ho votato alle politiche. Sono dispiaciuto,  perchè mi piace partecipare al voto, ma non sono riuscito. In ogni caso abbiamo straperso.
  • Il PDL ha perso, ma grazie al suo leader ha recuperato un sacco di punti rispetto ai sondaggi di pochi mesi fa. C’è chi dice che sono tutte buffonate, fatto sta che siamo in democrazia e ogni voto ha pari dignità. Quindi gli italiani hanno dato ancora fiducia al Sivio.
  • Il PD invece ha perso, sempre basandosi sui sondaggi, un sacco di punti percentuali. Rimane la forza politica in vantaggio, ma non basta.
  • Il Movimento 5 stelle ha vinto. Un partito che prima non c’era e adesso è il primo partito. Come Forza Italia nel 1994. Non ha la maggioranza assoluta e quindi non può governare. Ha raccolto tanti voti di protesta, soprattutto negli elettori di sinistra, ma anche in tanti di destra, delusi da anni di governo che non ha mantenuto le promesse.
  • Monti ha perso. La sua brama di conservare il cadreghino ha trascinato nella polvere i suoi soci Casini, che si è salvato una seggiola per il rotto della cuffia, e Fini, che è fuori dal parlamento.
  • Ingroia, con la sua coalizione di sinistra, ha perso. Gli italiani non gli hanno dato fiducia. Rifondazione Comunista si ritrova ancora fuori dal parlamento e con loro Di Pietro e il suo movimento.
  • Vendola invece, accordandosi con Bersani, c’è. E’ lui l’unico referente della "sinistra radicale" presente in parlamento. Ancora una volta il sottovalutato e criticato Vendola la fa in barba a tutti.
  • La Lega, grazie all’accordo con Berlusconi, ha tenuto. Non stravince, ma guadagna la presidenza della regione più importante del nord (avendo già le altre).
  • Tutti gli altri, dai Pensionati a Forza Nuova, dai Radicali al SVP, hanno perso. Lo sbbarramento ha un senso: se non hai un seguito, se la gente non ti vota, è giusto stare fuori.

E ora? Grande Coalizione BERsani- BERlusconi? Magari mettendo un altro personaggio come Monti? Spero di no, di guai ne ha giù fatti abbastanza. E allora? Un governo PD-SEL con appoggio esterno del M5S? Possibile, ma dura minga. Vedremo…

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