Ragazzi, l’Italia è piena di bei posti, di città che hanno un passato che sprizza da ogni mattone, zampilla da ogni strada, sgorga da ogni angolo. E allora, con una altra abituale quarantina di minuti, dalla Trebisonda perchè non raggiungere anche Mantova?

Lo so che a molti non piace vedere una città in una giornata, sembra di perdersi il meglio, i dettagli, di non poterla conoscere come si deve. Hanno ragione, ma è altrettanto bello farlo, per avere un’infarinatura della sua storia, del suo ambiente, del suo stile, del suo essere. Per esempio: Mantova è come il suo dolce tipico, la sbrisolona. E’ una città arroccata, circondata dal Mincio, pare quasi un’isola. E in quei pochi chilometri quadrati sono racchiusa secoli di storia. E’ bello parcheggiare lungo i muraglioni e addentrarsi nel centro a piedi. Bello scoprire i suoi palazzi, i suoi scorci medieovali, le sue chiese, ma anche i suoi negozi, la sua gente. E’ bello respirarne i sospiri del tramonto, mentre i sole si abbassa sull’acqua creando una luce familiare, rassicurante. Non voglio spiegarvi Mantova come ho spiegato Verona, potete leggerlo su qualsiasi opuscolo o sito turistico. Voglio spiegarvi l’atmosfera. Voglio dirvi quanto è bello mangiare una pizza in Piazza delle Erbe (eh si, anche qui una piazza con lo stesso nome) mentre si fa sera. Oppure gironzolare senza meta nelle sue vie, ascoltando il vociare proveniente dai caffè e osservando la gente fare gli ultimi acquisti nei negozi prima della chiusura. Oppure sedersi su una panchina, mano nella mano col mio amore. Le ore del crepuscolo hanno qualcosa di magico, e la nostra amata ma bistrattata Italia ha sempre tanti bei luoghi che aspettano solo di essere visitati.


Due ombre in Piazza Sordello

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