Ci sono parecchi modi per fare il nodo alla cravatta. Molti pensano che sia una cosa complicata, e talvolta lo è, ma non scoraggiamoci: si sono dei nodi di facilissima realizzazione. Basta un poco di pratica davanti allo specchio e i risultati saranno soddisfacenti. Eccone alcuni (fonte: Nodi-di-cravatta.com)
Il nodo semplice è il grande classico dei nodi per cravatta. È ampiamente il più utilizzato, poiché si tratta del più semplice da realizzare e si accorda con la maggior parte delle cravatte e praticamente con tutti i colli di camicia. Lascia la cravatta molto lunga, quindi va bene per le persone alte, oppure per le cravatte corte.
Il nodo doppio è molto simile al nodo semplice, differenziandosene per il fatto che necessita una seconda rotazione; all’inizio, la gamba della cravatta deve essere passata per due volte attorno alla gambetta.
Di aspetto più spesso rispetto al nodo semplice, il nodo doppio è ideale con la maggior parte delle camicie. È perfetto anche con tutte le cravatte, eccetto quelle troppo spesse.
Il nodo Windsor è il nodo delle grandi occasioni. Molto inglese, il suo nome deriva dal Duca di Windsor, che lo ha reso popolare.
Visto il suo volume importante, deve essere realizzato preferibilmente su dei colli aperti, come i colli italiani.
Talvolta complesso da realizzare, deve, per essere perfetto, cadere esattamente al centro del collo e nascondere l’ultimo bottone della camicia.
Il mezzo Windsor assomiglia al nodo Windsor, essendo al contempo meno spesso e più facile da realizzare.
Si accorda idealmente con delle cravatte fini o poco spesse. Elegante e triangolare, si porta di preferenza con una camicia a collo classico o con una camicia a collo aperto.
Il nodo piccolo è, come lo dice il nome, piccolo.
Si accorda in modo particolare con le cravatte spesse o con le camicie a collo stretto. Deve essere evitato con le camicie a collo lungo o aperto.
Relativamente facile da realizzare, necessita tuttavia un “avvitamento” di 180°. Il nodo piccolo è il modo più semplice per annodare una cravatta.
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