Ecco altre frasi che ho sottolineato sul solito libro di Fabio Volo. Ecco le puntate uno due tre.

"Ma è possibile che ogni volta che parlo di un’ambizione o di un sogno ci deve sempre essere qualcono che dice: Sì vabbè… però alla fine del mese c’è l’affitto da pagare. C’è sempre qualcono che ti guarda e sembra che dica: diventa grande.
E per quelli diventare grande vuol dire non credere più di essere una ballerina, un poeta, un musicista, un sognatore, un fiore.
Non li sopporto."

"Nel frattempo, continuo ad amare Magritte, l’occhio con il cielo dentro (Il falso specchio) le scarpe con le dita dei piedi (Il modello rosso), la tela e la finestra (La condizione umana) e tutti i suoi meravigliosi cieli azzurri.
Continuo a ricercare la capacità di sognare senza per forza dover andare a dormire, quella stessa capacità che avevo da bambino.
Chissà se quando ero bambino mi rendevo conto di quanto stavo bene? O magari sono io che adesso ricordo di più le cose belle."

"Quando mi compro un quaderno o un bloc-notes nuovo, sono sempre molto eccitato. Mi fa impazzire vedere quelle pagine nuove bianche e divento curioso. Curioso di sapere come le riempirò, con quali parole, come se venissero da lontano e diventassero mie solamente nel vederle scritte. Divento curioso di me. Capita che a volte rileggo cose che non ricordavo più di aver scritto. Mi piacciono e penso: cazzo ma l’ho proprio scritto io?"

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