(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Castello Malaspina

Cos’è il Castello Malaspina?
E’ un locale dove passare qualche ora nelle sere estive. Si trova a Pregola, simpatico paese dell’Appennino Pavese, una volta capoluogo, ora frazione del comune di Brallo di Pregola. Mi raccomando la pronuncia: si dice Pregòla con l’accento sulla o (come Gorgonzola) e non Prégola come dicono in molti.

Nel medioevo era la residenza principale dei Marchesi Malaspina, signori del feudo circostante e attivi partecipanti delle lotte politiche del tempo. L’antico maniero andò distrutto e successivamente (in tempi ormai meno bellicosi) venne costruita una casaforte come residenza dei marchesi. Gli ultimi Malaspina di Pregola morirono senza discendenza diretta nei primi decenni del secolo scorso. Attualmente la costruzione versa in cattive condizioni, a parte quella che una volta era il distaccamento con la stalla e le camere della servitú.
Qui dentro ho aperto, a partire dall’estate del 1999, il mio locale. Premetto che non ero assolutamente a conoscenza di come funzionasse un bar (forse ora una mezza idea me la sono fatta). È stata una specie di sfida, un tentativo (a mio avviso riuscito) di vedere cosa potevo combinare. Come molte altre volte l’idea iniziale non è stata mia, ma di mia mamma Rita, che mi ha dato una grande mano nell’allestimento del bar e nelle public relations con i clienti.

Anche se la gestione è un pochino "artigianale" (o forse proprio per questo) il successo è stato perfino insperato. A mio avviso è un posto che "funziona" per vari motivi:

  • I prezzi non sono alti (e vorrei vedere, lo so anch’io che non siamo a Montecarlo)
  • L’ambiente è abbastanza "scazzato" nel senso che si può fare (nei limiti) ciò che si vuole. Principalmente perchè io lo permetto e perchè mi incazzo molto difficilmente e, in secondo luogo, perchè siamo un po’ fuori mano e non disturbiamo nessuno
  • Con la musica cerchiamo di accontentare un po’ tutti, anche se è difficilissimo: chi vuole Vasco, chi la disco, chi Springsteen, chi il rap, ecc. Quindi mettiamo un po’ di tutto
  • Siamo tutti amici e chi non lo è ancora, lo diventa subito

Per poter realizzare tutto questo ho avuto una mano da un bel po’ di persone, che non posso nominare tutte, ma sono tanti… una grossa pacca sulle spalle (ai boys) e un kiss (alle girls). Senza dimenticare i miei familiari.

Sito del Castello Malaspina

(Visto 16 volte, di cui 1 oggi)

Commenti

comments

Previous

La soluzione dei problemi

Next

Sci Club Bonarda

5 Comments

  1. Marco

    Ciao Fabio

    Io sono il poveraccio che ha raccolto l’eredità del Castello, nel senso che devo subire tutte le lamentele della gente, cerco di fare del mio meglio, Umberto mi consiglia, ma l’attuale gestione mi impedisce di dare sfogo alle richieste, sono solo un dipendente!

    Abbiamo aperto in ritardo, senza birre, senza il minimo indispensabile, non abbiamo organizzato una serata come si deve, mancava tutto, se volevo qualcosa dovevo comprarlo per conto mio, tua mamma è stata gentilissima, almeno con me, ha cercato di darmi tutto quello che mi serviva, ma i ragazzi che frequentano il Castello si sono accorti di questo “cambio” di gestione, ho cercato di dare e di creare la stessa atmosfera degli anni passati…ma l’attuale “gestione” ha visioni di insieme molto diverse dalle mie.

    Stasera mi hanno chiesto di non aprire, per aiutarli in pizzeria, ma verso le 24.30 sono scappato al Castello, ho aperto lo stesso, è venuta poca gente, sapevano che sarebbe stato chiuso, ma i pochi che sono venuti sono rimasti contenti di trovarlo aperto.

    Qualcuno ti dirà che al Castello quest’anno è andato male…io confermo, non per il lato economico, ma per quello della compagnia, per la passione, per l’amicizia.

    Io ho fatto la tua esperienza di lavoro a Londra circa 15 anni fà, e ancora adesso ho ricordi vivi e felici, ma il Castello Malaspina ti aspetta per ridare ad una valle ormai in declino un’ultima alba di speranza, ormai la stagione è finita, ma per la prossima credo che la tua presenza sia indispensabile, almeno il tuo modo di “gestire” il Castello, e anche se non ci conosciamo sarei felici di darti una mano, come tutti gli amici che la notte mi tengono compagnia parlando delle splendide serate degli anni passati. Io nel mio piccolo cerco di dare quello che hanno perso, ma la battaglia è dura è quasi impossibile.

    Cerca di esaurire presto la tua voglia di esterofilia, impara la lingua, carpisci i metodi, ma ricordati che hai tanti amici che ti aspettano, te lo dice uno che non ti conosce, ma che si è accorto della mancanza principale del Castello, soprattutto del metodo, del modo di fare, e dato che il Castello mi ha colpito l’anima, spero che ti possa servire una mano in futuro, ma anche senza di me, ci sono decine di persone pronte a dare una mano per ricreare le stesse serate degli anni passati.

    A presto

    Marco

  2. Sniff Sniff… non sto tirando di coca, sono commosso, sniff sniff.
    Scherzi a parte, cazzo Marco quasi quasi mi fai venire la nostalgia. Per me per tanti anni il Castello (come lo chiamano tutti) oppure il Malaspina (come lo chiamo io e pochi altri) è stato una parte importante di me. Lo reputavo IL mio lavoro, anche se lo facevo solo 2 o 3 mesi l’anno. Non vedevo l’ora che arrivasse l’estate per aprire e non ritenevo neanche possibile non aprire. Poi chi lo sa perchè mi sono un po’ stufato. Ti giuro, fino a oggi non ho sentito la nostalgia dell’estate a Pregola. Perchè dentro di me ho tantissimi bei momenti, pero’ sono strafecile di essere dove sono e di aver potuto fare questa esterienza.

    Tu mi dici: torna, tanta gente ti aspetta, ecc ecc. Lo so. Lo so che in mezzo a tanti che si lamentano solamente solo per il gusto di lamentarsi, ci sono tante persone che al Castello Malaspina si sono sempre trovate bene e hanno passato serate, non dico fantastiche, ma rilassate, SCAZZATE, ecco soprattutto scazzate. Di queste persone mi hai fatto venire un po’ di nostalgia. Persone che anche se mi chiedevano un cazzo di panino tagliato in 8 parti alle 3 del mattino ero contento di farglielo ugualmente, oppure aspettavo con loro finchè non spariva l’utlima stella con una bicchiere di pampero in mano o una budweiser…

    Pero’ non lo so…. ti diro’ sinceramente che non lo so…. adesso che mi sono così appassionato di questa nuova esperienza, avrei voglia di farmi un’estate a Parigi, una a Madrid, una in America, in Brasile, in Polinesia…. sai quanta gente strana ho conosciuto in due mesi? Io rimango troppo colpito dalle storie di ciascuno… ognuno con una propria storia da raccontare…. vite che si intrecciano, che magari mai piu’ si incroceranno… o forse si. E’ altrettanto entusiasmante credimi…

    Cmq… che dire, ci pensero’. E in quel caso sicuramente chiedero’ anche il tuo aiuto. Quando chiudete la stagione?? Faccio in tempo a venirti a trovare???

  3. Marco

    Ciao Fabio,

    ho un messaggio per te da parte di Umberto, eccolo:

    Caro amico, avrei anche io una storia di una fede da raccontare…con un billy, in una notte, una notte che non dimenticherai mai.

    Ma per ora bevo birra bianca.

    Ciao Umberto

    Ha detto che l’ho avresti capito…

    ciao

    Marco

  4. Sicuro che ho capito. e rispondo così:

    Noi siamo ancora musica, siamo una storia infinita.. siamo come il vento tra le dita.. siamo una leggera poesia che un soffio porta via… ma siamo ora e sempre Duplè Magia. Super eroi, farfalline ed extraterrestri. Aprite le ali al cielo ed alzando un solo dito… voliamo verso l’infinito!

  5. SG

    sei proprio tu.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén