Un altro pezzo che se ne va.
Forse non ho mai posseduto un’automobilina della Bburago, ma sicuramente mi è sempre rimasta impressa nella mente.
Per vari motivi: perchè erano riproduzioni fedelissime alle originali, che spiccavano con le loro pubblicità su giornaletti per ragazzini (come "Topolino" che infatti leggo tuttora). Mi ricordo che c’era sempre scritta anche la scale del modellino. E poi quel nome così strano, con le due "B" iniziali.
Che strana fine per le piste Polystil (e chi non ce l’aveva negli anni ’80?), schiantarsi contro un fallimento nel tribunale di Monza.
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