Ripartendo dall’agriturismo Trebisonda, sempre in poco più di una trentina di minuti potete arrivare a Verona. Per chi non ci fosse mai stato ve la descrivo brevemente. E’ la più grande per numero di abitanti tra le città del Nord Italia "di provincia", ovvero quelle che non sono capoluogo di regione. E’ famosa in tutto il mondo e infatti è frequentatissima dai turisti, sia per le sue bellezze artistiche, sia per i suoi eventi, sia per il furbo marketing derivato dalla storia di Giulietta e Romeo. Il suo fiume è l’Adige e la sua storia passa dai Galli, ai Romani, i Goti, i Longobardi, Carlo Magno, Sacro Romano Impero. Fu addirittura sede papale nel dodicesimo secolo. Ma la sua grandezza arrivò con la signoria dei Della Scala, prima di finire sotto il dominio di Venezia (in piazza delle Erbe si può vedere il Leone di San Marco, simbolo della città lagunare, eretto per dimostrare sottomissione al doge veneziano). Seguì quindi il destino della Serenissima che dopo oltre un millennio di indipendenza, fu occupata durante la guerra franco-austriaca di fine 1700e finì nel regno Lombardo-Veneto fino all’annessione all’Italia nel 1866.

La prima cosa da vedere, appena arrivati, è sicuramente l’Arena, il celeberrimo anfiteatro romano. Se è tuttora in buono stato, nonostante tanti disastri naturali (alluvioni, terremoti) lo si deve anche a Teodorico: e poi parlano male dei barbari. Anche Dante passò di lì a vedere uno spettacolo e Palladio ne studiò l’architettura. Fu sempre usata per attività ludiche (e non): spettacoli, giostre, incontri, persino esecuzioni. Ci fu l’esposizione di un rinoceronte nel 1751, la caccia ai tori (una specie di corrida) e attualmente è teatro di rappresentazioni di opere liriche. Personalmente la ricordo come sede storica della finale del Festivalbar, perdonatemi la bassezza, ma per me lo spettacolo di Vittorio Salvetti era un’istituzione.

Le vie centrali di Verona traboccano di negozietti e boutiques di grandi firme. La centralissima via Mazzini vi porterà fino alla già citata Piazza delle Erbe, dove una volta vi era il foro romano e sede di storici e begli edifici. Da li potete iniziare la vostra visita seguendo uno degli innumerevoli itinerari che vi portano a scoprire le bellezze della città: i suoi angoli, le sue chiese, le sue case medioevali, i suoi scorci sull’Adige.

Oltre a questi classici luoghi riscontrabili più o meno in molte città italiane, ci sono i luoghi diventanti famosi tramite un’attenta politica di promozione turistica del culto di Giulietta e Romeo. I due innamorati, personaggi inventati, sono i protagonisti di una storia che Shakespeare ha raccolto, rinnovato e resa leggendaria. Circa un centinaio di anni fa i veronesi hanno incominciato a propagandare la "Casa di Giulietta" (pare fosse realmente la casa della famiglia dei Cappelletti, storpiata dal sommo drammaturgo in "Capulet" e re-italianizzata in Capuleti), la "Tomba di Giulietta" (non esistendo Giulietta non esiste neanche la sua tomba, ma la storia è talmente avvincente che vale la regola "non è vero ma ci credo") e la "Casa di Romeo" (casa dei Montecchi, famiglia veronese molto importante)


Acquasantiera della chiesa di Sanr’Anastasia

(continua domani)