(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: truffe

Eni

Stamattina entrano tre baldi giovanotti incravattati e azzimati dentro il loro bel vestitino, con tanto di spilletta e cravatta con logo aziendale. Che azienda non è dato sapere, visto che non l’hanno rivelato. Si sono presentati con larghi sorrisi, strette di mano, dicendo di essere "inviati del comune". Eh già, come no: qui mi han fatto girare le scatole. Poi mi hanno fatto presente che in zona molte attività come la mia hanno ancora vecchi contratti con fornitori di energia privati, e non tutti sono passati alle tariffe statali calmierate (ma dove?). Io rispondo che non ho capito molto del loro discorso (anche se in realtà avevo capito benissimo, cioè avevo capito dove volevano andare a parare, ma è troppo bello fare il finto tonto per vedere cosa dicono). Loro sono più diretti: "ma lei con chi ha il contratto di fornitura del gas ed elettricità?". Io rispondo che, se effettivamente sono inviati dal comune, lo sanno già !! Loro si infastidiscono di questa mia reticenza, iniziano a fare un discorsone dove dicono che tutti gli operatori privati prendono l’energia da Enel Distribuzione e poi la rivendono, quindi per forza di cose ci devono aggiungere il loro guadango e quindi al consumatore costa di più. Loro invece, che sono i Santi Apostoli di Enel Energia (ma scusa, fino a un attimo fa non erano di ENI ?) mi farebbero risparmiare un sacco di soldi. Bene, dico io, più finto tonto che mai, fatemi la vostra proposta. Il tizio che sembra comandare attacca col suo discorso "Lei pagherebbe 7 centesimi a…", ma io lo blocco subito: "Eh no, signori cari, non accetto una proposta a parole, voi mi lasciate un bel foglio scritto, io lo leggo, ci penso, confronto e vi faccio sapere". Lui, un po’ intimorito, ma ancora non troppo, replica così: "Ma va, basta un timbro, una firma, ed è tutto fatto. Se lei ha qui una bolletta ASM le faccio vedere io".
"Eh no ragazzi, se volete fare affari con me non ci si comporta così: mi lasci un foglio scritto e mi dai tempo di valutare, adesso non ho nè tempo nè voglia di firmare nessun contratto, sto lavorando"

I duei bravi che stavano alle spalle del "capo" a queste mie parole escono dal negozio sbuffando, senza salutare, ma dicensosi a vicenda "Questo lo dobbiamo segnalare" "Eh si, dobbiamo proprio segnalarlo". Ma che ca…volo fai brutto cretino, minacci??

Il boss, che farebbe a mio giudizio meglio a togliersi il pirsing dall’orecchio che stona un po’ col gessato che indossa, tenta di prendere l’ombrello e uscire anche lui sommessamente, quando lo frego e gli porgo la mano, in modo che lui deve tornare indietro e salutare come si deve. Lo show è finito, andate in pace.

p.s. secondo me non erano dipendenti ENI, però avevano i contratti pronti da firmare con il logo ENI. Probabilmente erano venditori di una qualche società intermediaria (quella del logo sulla cravatta)

Suoneria no grazie

Come molti di voi sapranno, visto che ogni tanto ne parlo anche sul blog, leggo settimanalmente Topolino. Una cosa che mi fa un po’ arrabbiare è la continua pubblicità su questo giornale, ma non solo su questo, di suonerie e affini. Anche in TV, soprattutto al pomeriggio durante i cartoni e le trasmissioni per gli adolescenti, ci sono parecchi spot che promuovono queste iniziative. Dove sta l’inghippo? Sta nel fatto che quasi sempre dietro la richiesta di un servizio (suoneria, logo, videogioco o altre furbesche invenzioni) si nasconde molto subdolamente un abbonamento, ovviamente a pagamento. Così il ragazzino fa la richiesta, spinto dall’ingenuità, e si ritrova a pagare settimanalmente per un servizio non richiesto espressamente. Oltretutto non sono ben chiare (ma strano eh?) le modalità per disattivarsi e così finisce che uno paga e stop.
Bella stronzata.

I costi? videogioco 5 euro, suoneria 3 euro, sfondo 3 euro, ecc. Uno sfondo 3 euro? Quando te lo potresti trasferire dal PC col cavetto o col bluetooth aggratisssse??

 

Volete farvi da soli una suoneria? Qui c’e’ s critto come:
www.megalab.it/articoli.php?id=763&pagina=1

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