Sono le 2153
Tag: treno
L’altro giorno riflettevo su questo fatto: ero in treno e la voce registrata annunciava di non pensarci neanche a mettere le mani addosso al bigliettaio, in quanto pubblico ufficiale, altrimenti sarebbe stata un’azione passibile di denuncia in quanto reato. Tempo dopo vedevo un cartello su un bus che spiegava che andare in giro senza biglietto non era cosa buona e giusta. Altri cartelli ongi tanto spuntano e qua e là, indicando al passante di non compiere atti spregiudicati. Mi fanno venire in mente l’avviso, un po’ ironico e un po’ sarcastico, che avevo apposto anni fa vicino agli occhiali da sole che vendo e che erano (e forse sono) uno degli oggetti più taccheggiati nel mio negozio, che recitava più o meno così: "Si prega di non rubare gli occhiali".
Ora, dico io, ma è mai possibile che sentiamo il bisogno di dire esplicitamente che fare resistenza ad un pubblico ufficiale è un reato? Cioè, dai! E’ un po’ come il mio "non rubate gli occhiali" ! E’ ovvio che non si dovrebbe fare. O meglio, dovrebbe essere ovvio. Evidentemente non è così. Segno dei tempi. A quando i cartelli "vietato stuprare", "vietato rapinare", "vietato fracassare le teste con le mazze da baseball"?
Piccola conclusione (già mi sento i commenti: "fascista"). Ma invece di dire l’ovvietà che picchiare il capotreno è un reato, e poi permettere che lo si faccia impunemente, non si potrebbe non dirlo, ma prendere a randellate sui denti chi lo fa, chi viaggia tranquillo e impunito senza biglietto, chi sporca, infastidisce, ruba, e fa i cazzi suoi sui treni, perchè tanto sa benissimo che il povero dipendente Trenitalia non si prende (giustamente) la briga di dirgli alcunchè, per evitare di prendersi una manica di botte? Invece di suggerire a questi signori di comportarsi bene e basta, non sarebbe meglio, nel caso trasgredissero, usare la loro stessa moneta? Ah no scusate, poverini, hanno già i loro problemi (sono apolidi –leggasi zingari– oppure clandestini, oppure delinquenti abituali, oppure matti, oppure sanguinari omicidi, vittime di soprusi, vicini di Erba, tossici, semplici cialtroni, insomma tutti motivi che per il sistema legislativo/giudiziario italiano ne fanno dei martiri, delle vittime e una categoria da proteggere) e quindi è giusto, o perlomeno comprensibile, il loro comportamento. A me sembra una forma molto antipatica di razzismo nei MIEI confronti che devo rigare dritto mentre questi fanno quel cazzo che vogliono.
…anzi molto cara!
Ieri volevo andare al mare a Rapallo a trovare mia sorella e la mia nipotina. Sabato notte, tornato a casa, da buon internet-dipendente ho acceso il piccì e ho controllato i treni…. mmm per dormire almeno qualche ora, ma senza arrivare là troppo tardi sceglo il treno delle 8:51 e pago con carta di credito:
10,18 euro
va beh… pagamento via internet, prenotazione obbligatoria del posto, ecc ecc.
Al ritorno invece ho preso l’ultimo treno disponibile (che è un po’ prestino: 20.36, altrimenti ti tocca passare lì la notte). A genova Principe ho anche dovuto cambiare:
12,31 euro !
Ma come? al ritorno, dove la prenotazione obbligatoria era solo da Genova a Voghera e perdipiù ho anche dovuto cambiare… ho speso di più?? Misteri di Trenitalia.
Risultato: 22,49 euro.
Adesso, facciamo finta che fossimo stati in tre persone: avremmo speso 67,47 euro!!!!!
E poi ci chiediamo perchè la gente prende l’auto? Anche con la benziana a 4 euro al litro sarebbe ancora più conveniente!!!!
Inoltre: vado e vengo quando voglio, mi fermo quando voglio, ascolto la musica, ho l’aria condizionata regolata come voglio io, e mi siedo dove mi pare. Adesso con questa storia della prenotazione obbligatoria se capita (come è capitato ieri a me) di doversi sedere vicino a persone che forse avevano sudato un po’ troppo… non c’è scampo!!!