(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Tordamici

Come l’insetto nell’ambra
che vorrebbe ancora volare
come sul capo al naufrago
l’onda s’avvolve e pesa
come le stalattiti e le stalagmiti
stufe del buio della grotta
come il ghiaccio nel profondo dell’antartico
che non ha mai visto il sole
come il ferro nel cemento armato
che regge, regge, ma non regge più
come gli anelli dei tronchi
che segnano il passare degli anni
come l’ergastolano che canta
sognando di farlo sulla spiaggia
così il tuo cuore è.

Come la farfalla colorata
che era bruco
come l’astronauta
che vede la terra dall’alto
come la melodia
che era pensiero, carta ed ora suono
come il bucaneve
che fiorisce alla fine dell’inverno
come il rompicapo
una volta che è stato risolto
come l’aquila reale
che vola, fiera e felice
così il tuo cuore sarà.

Solitudine

C’è una grande solitudine. Dentro alla case, quando la porta è chiusa, dietro alle finestre. Dentro i cuori, quando il sorriso di spegne, dietro alle foto, ai selfie, quando si spegne il flash.

LEZIONI DI STILE VOL 2: TENTATIVO DI UNDERBEAT

Lezioni di stile Vol 1: RIMA BACIATA

Fatti un selfie!

mangi al selfie service
fast food: svelti, selfie
perdi i sensi
con il selfie
ci ritenti
vedi gli elfi
ti senti sexy
ma sei solo selfie
e allora senti:
fatti un selfie!

Dammi 3 parole

CARTA DI CREDITO
TI VOGLIO BENE
SEI UN PIRLA
INVERSIONE DI MARCIA
PASTA AL SUGO
HO CAMBIATO IDEA
ASPETTO UN FIGLIO
RISO IN BIANCO
DAMMI TRE PAROLE
POLITICHE DI PREZZO
VIA CAVOUR 69
I LIKE IT
QUANTO MI RESTA
BEST FRIEND FOREVER
L’AMARA VERITA’
8 MAGGIO 1821


 

 

 

La quinta direzione

a Sud ci sono già stato

il Nord l’ho già visitato

a Est i primi raggi

a Ovest solo miraggi

cerco una direzione per i miei bisogni

seguirò la quinta, quella dei sogni


Nighthawks (I nottambuli) (1942) Art Institute of Chicago

Dannata nuvola

Ma che bello è essere una nuvola.
Sei lì, per i fatti tuoi,
che fluttui nel cielo...
Ma non una nuvola di quelle grandi,
rompiballe,
che vogliono scatenare la pioggia.
Ma una di quelle nuvoline carine piccoline
tutte bianche
che sembrano uscire da un quadro.
Ti metti lì,
nel tuo angolino di cielo,
che fai la siesta.
Ah, che pace.
Poi se ti annoi,
puoi sempre metterti a pancia in giù
e osservare quello che succede nel mondo,
ma in modo molto distaccato:
tanto a te cosa te ne frega,
sei lì nel tuo mondo...


Berndnaut Smilde – "Nimbus II" – 2012 – Hotel MariaKapel, Hoorn

Dedicato a Chiara

Che dire?
Niente di nuovo sotto il sole.
Niente di nuovo, come sempre.
Quante volte l’ho già detto?
Quante volte l’ho già scritto?
Quante volte ho già scritto “Quante volte”?
Dovremmo darci una mossa?
Lo so, lo so, quante volte?
Cambierò, lo so, lo so.
Sono già cambiato, quante volte?
Spero di farcela, realmente.
Lo spero per me…
…di rivederla… quanto tempo?

(da "Randagio" – nessuno – 2004/2008 – per la cronaca "Chiara" è una persona che non esiste)


René Magritte – Les vacances de Hegel – 1958

 

Vadoavaduz

E’ lunedì, piove, non mi sento tanto bene e io vado a Vaduz.
Così incontro gente nuova, faccio spaziare il pensiero. Ma poi aspetto, troppo lontano.
Oggi è martedì, c’è nebbia. Ho un gran male di testa e vado a Vaduz.
Prendo il primo treno, vado in stazione. Ma poi non parto, ci metto troppo tempo.
Oggi è mercoledì, fischia come fischia il vento! Mi sono svegliato male e vado a Vaduz.
Guardo gli orari degli aerei, ma non ci sono troppi scali vicino. Meglio se resto.
Oggi è giovedì, anche se mi fa male la schiena e nevica, io mannaggia vado a Vaduz.
Prendo l’auto e faccio il pieno. Però non ho i pneumatici giusti, e quanto costa il gasolio!
Oggi è venerdì, finalmente vado a Vaduz, così mi passa il mal di pancia.
Chissenefrega del terremoto, tanto io parto. Oppure no. Forse no.
Oggi è sabato, è quasi festa e io vado a Vaduz.
Ma che lingua parleranno là? Io non parlo il tedesco. E mi sa che non c’è l’Euro.
Oggi è domenica, e sto ancora aspettando di andare a Vaduz.
Ma quello che cerco non è in Liechtenstein, tutto ciò di cui ho bisogno è qui.

Buonanotte (1996)

La notte è diversa.
La notte è vita,
è piena di progetti,
tutto è buono tutto è giusto.
Il mondo è tuo.
Ti togli la maschera,
vedi tutto con occhi buoni.
Non hai problemi di notte,
fai solo quello che vuoi.
La notte di pace
La notte spietata
La notte frivola
La notte assassina
Forse è solo un sogno
che ci manda la luna,
oppure è stato un bacio
che ci ha dato la fortuna.
 

Incipit

Come al solito il comandante del Millenium Falcon si richiuse nella sua stanza per la notte, solo. Scorrevano tanti pensieri nella sua testa. Si rivedeva bimbo quando aiutava zio Hakab a riordinare le reti da pesca sul molo.  Prese un libro a caso dallo scaffale e provò a leggerne qualche riga. Era un romanzo, di quelli che sembrano tutti uguali. I suoi occhi scorrevano le parole, ma i pensieri volavano per conto loro.  Chiuse le pagine e appoggiò il libro, girandosi nella sua cuccetta. Non prese sonno molto presto. Ripensava a quella volta che cercò di intuire cosa si nascondeva dentro gli occhi di quella donna e gli venne in mente quella strofa della canzone: “io ti cercherò negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi…” . In effetti gli era capitato, a volte, di rivedere negli sguardi delle altre donne quegli occhi color acciaio.

Quella notte dormì un sonno breve ed agitato. In fondo era contento di avere poco tempo per se, così non poteva pensar ad altro che al suo lavoro. Era il comandante e la responsabilità sull’equipaggio e sull’andamento della missione ricadeva sulle sue spalle. Sognò sua figlia, piccola creatura che aveva potuto veder solo pochi istanti, prima di essere allontanato. Dopo quel giorno gli fu vietato di vederla e mesi dopo si iscrisse all’accademia navale. Dove sarà  ora? Ha dodici anni, dodici come le fatiche di Ercole. Come saranno le sue mani e di che colore i suoi capelli? Chi chiamerà Papà? Il capitano si alzo con un misto di nostalgia e malinconia per questi suoi pensieri. Ad un tratto suonò l’allarme. Non perse tempo ad abbottonarsi la protocamicia e si diresse di tutta fretta verso la sala comando. Stavano per incrociare un branco di baledonti, enormi esseri viventi che viaggiano ad una velocità prossima a quella della luce. Ormai era troppo tardi per virare. Accidenti, chi era di turno allo spaziosonar? Avrebbe punito duramente il responsabile di questa negligenza, ma ora non c’era tempo, dovevano prepararsi all’impatto. Diede disposizioni di azionare le tute protettive a cercare di raggiungere le scialuppe. Mentre si dirigeva verso la sala dei sottoufficiali, la tecnonave venne scossa in modo violentissimo dallo scontro con uno di quei bestioni. Non fece in tempo a rialzarsi quando un altro colpo lo fece barcollare, e poi un colpo ancora, e ancora un altro: ormai il Millenium Falcon si era spezzato in più punti.

"Solo, la pa loiya Solo!"
"Bone duwa pweepway?"
"Han, ma bookie, keel-ee calleya ku kah."
"Wanta dah moolee-rah…"
"Mon kee chees kreespa Greedo?"
"Han, ma kee chee zay."
"Hassa ba una kulkee malia…"
"Lude eveela deesa…"
"sloan dwa spasteega el was nwo yana da gooloo?"
"Han, ma bookie, baldo nee anna dodo da eena."
"See fa doi dee yaba…"
"Dee do ee deen."
"Ee ya ba ma dookie massa…"
"Eek bon chee ko pa na green."
"na meeto do buny dunko la cho ya."
"Boska!"

 

T'immagini

T’IMMAGINI
la faccia che farebbero
se da domani davvero
davvero tutti quanti "smettessimo"!!
T’IMMAGINI
quante famiglie sul lastrico
altro che crisi del dollaro
questa sì che sarebbe la Crisi del Secolo!!!

T’IMMAGINI
se fosse sempre DOMENICA
tu fossi sempre libera
e se tua madre fosse meno "nevrotica"!!!

A meno che
non siate già tutti d’accordo con me
che c’è qualcosa che…
QUALCOSA che non va…
NON SO…PERÒ…MAH!

Secondo me
qui c’è qualcuno che ha sbagliato mestiere…
non voglio mica dire che sia in mala fede…per carità….
pero’…pero’ qui qualche cosa NON VA!!!

Fantasie, fantasie che volano libere
fantasie che a volte fan ridere
fantasie che credono alle favole…

T’IMMAGINI
la fregatura che han preso
quelli che son partiti
tutti di corsa, tutti quanti per il Messico…

T’IMMAGINI
se fosse sempre Domenica
tu fossi sempre libera
e se tua madre fosse meno Nevrotica!!!

Fantasie, fantasie che volano libere
fantasie che a volte fan ridere
fantasie che credono alle favole…
….favole, favole, favole, favole,
favole……FA! FA! FAVOLE!!!!!

Estate degli anni '90

Poi le cose presero un’altra piega
Rigoni comprò a credito del materiale rubato
Non pagò
e non credo avesse intenzione di farlo
Piombarono di notte a casa i creditori
ubriachi fradici
Sfondarono la porta d’ingresso a calci
e lo massacrarono di botte
Perse del sangue
l’uso della mandibola per qualche giorno
e per un paio di settimane
la voglia di vivere
Ma quell’estate era stata formidabile
Eravamo al massimo della forma
Io e Leo avevamo portato a casa una cassa di champagne
trovata in qualche angolo durante lo sgombero di una cantina
Bottiglie già scadute
che andavano alla testa appena dopo due sorsi
Passavamo i pomeriggi in cucina
Il sudore ci colava addosso
Rigoni teneva banco
le guance infuocate
Eravamo la cornice di un romanzo medievale
Noi
gli eletti

riuniti in una casa che cadeva a pezzi
immersi nel silenzio dei pomeriggi d’agosto
e fuori
fuori la peste

(erano i Massimo Volume – Stagioni. Ma potremmo essere stati noi…)

nessuno è qui (1992)

Io non sono nessuno
e sono contento
perché so di poter essere
migliore di molti
che sono qualcuno
perché so di essere
migliore di molti
che si credono qualcuno
perché so di esistere
al contrario di qualcuno
 

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