(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: repubblica

Parole Parole Parole

Che sfrontatezza: si riempiono la bocca di paroloni e anatemi contro quelli che osano toccare la costituzione… e poi?

Vi racconto: ieri, 22 giugno 2006, intanto che aspettavo in un Autogrill a Saronno, ho comprato la Repubblica. E cosa ti trovo? Un trafilettino che parla di un’iniziativa di un Senatore del gruppo "Insieme con l’Unione Verdi – Comunisti Italiani". Lo leggo e lo rileggo… ma è proprio li nero su bianco. Mi chiedo: ma come? su un giornale che di sicuro non è filoberlusconiano hanno il coraggio di scrivere queste cose?

Vi spiego brevemente: questo Senatore della Repubblica ha avuto la sfrontatezza di presentare un disegno di legge che porti alla modifica dell’articolo 79 della costituzione, che riguarda la deliberazione a maggioranza assoluta di amnistia e indulto.

QUI trovate l’articolo e QUI la richiesta del DDL

Ma come? Dopo tutte queste fregnacce sul fatto che non si possa modificare la costituzione, adesso questo qui vuole farlo?

E sapete perchè? Sempre sulla Repubblica (incredibile!) si dice che il provvedimento, oltre a promuovere la concessione di amnistia e indulto per una vasta tipologia di reati commessi fino a tutto maggio 2006, compresi quelli maturati nel contesto di lotte sociali, recepisce gli esiti del dibattito in atto da tempo nei movimenti sulla necessità di depenalizzare i cosiddetti reati sociali.

Hai capito il furbetto? Stiamo parlando dei fatti stile g8 di Genova, se non avete capito!
Ragazzi, qui c’è gente che predica bene ma razzola come al solito malissimo!!!!! La costituzione la vogliono sì cambiare, ma come pare a loro, altro che larghe intese!!!!

Varie

Saluti & Baci. Il professor Prodi si è crucciato di non aver ancora ricevuto una telefonata da Bush. Ma come? Ma dalla sua parte politica non è visto come il Babau? E adesso cosa si aspetta? Mah…

TAV. Ma allora Prodi ci dica: la TAV la fa o no? E quando?

Omologazione. Tra i "preferiti" del mio programma di navigazione ho sia il sito del Corrierone, sia quello della Repubblica, solo che ormai sono diventati uno la fotocopia dell’altro: stessi titoli, quasi stessa impaginazione, stessi commenti… inutile leggerli entrambi.

Roma ladrona. Spero vivamente che i signori che adranno ad occupare le stanze dei bottoni si ricordino che la parte settentrionale non li ha votati, o meglio ha ha votato in maggiornaza l’altra parte politica. Pertanto, e va tutto a loro interesse, spero che abbiano riguardo anche di queste zone, tra l’altro le più produttive del paese. Vedremo la loro ricetta economica.

Onori e oneri. Quando saranno finiti i tempi delle celebrazioni dovranno iniziare quelli del governo, anche se sarà dura. Perchè, com’è naturale che sia, è molto più facile fare opposizione che governare. Per contestare basta prendersela con la parte avversaria e col suo operato, ma per governare bisogna tirare fuori le idee e trovargli applicazione. Per esempio: e facile lamentarsi di alcuni ritardi che l’Italia ha nei confronti del resto d’Europa, ma sarà difficile realizzare alcune infrastrutture necessarie (per esempio strade e ferrovie ad alta velocità) visto che una parte della maggioranza le ha sempre avversate a priori.

L’Italia va avanti? Altra domanda: il ponte sullo stretto? Ormai è un progetto avviato, cosa si fa? Si dice: signori, avete capito male, scordatevi tutto e tornate a casa? Oppure si realizza e si dice: l’ha fatto il Professore, evviva! E le centrali nucleari? RIcordo che sono state abbandonate dopo il referendum del 1987, passato dopo l’onda emotiva della nube radioattiva di Chernobyl del ’86. A mente fredda adesso l’Italia cosa fa? Dice sempre no? Anche se tutti gli stati intorno a noi usano queste fonti energetiche? Ma allora i ritardi con il resto d’Europa? Anche qui staremo a vedere se questi "progressisti" lo sono solo di nome o di fatto.

Povero Bobo. Che smacco: Stefania Craxi eletta quasi in sordina nelle fila della CdL e Bobo Craxi, passato con squilli di trombe sotto l’ala protettiva di D’Alema e Fassino, non siederà in parlamento. Ora vuole un ministero… Qaulcuno, non ricordo chi, l’ha definito la caricatura di suo padre…

hahahaha

mmmm… qui c’è qualcuno che predica bene e razzola male…

Tratto da "la Repubblica":

La moglie del leader dell’Unione replica alle accuse "La cifra ben lontana dal limite proposto dal centrosinistra"
Flavia Prodi: "Donammo 860mila euro. Non pagammo tasse ma è la legge" (di Berlusconi ndblogger)


Flavia Prodi insieme al marito

BOLOGNA – Dal pubblico al privato: la polemica sulla tassa di donazione che divide il centrosinistra dalla Casa delle libertà si trasferisce dalle piazze d’Italia al salotto di casa Prodi. Il professore e sua moglie sono stati accusati dai rivali politici di aver donato 860 mila euro ai due figli senza pagare un euro di tasse. "Prodi tassa gli altri, ma lui ha già donato" titola stamane il Giornale, quotidiano del fratello di Silvio Berlusconi.

"E invece quella fu una decisione del tutto corretta": Flavia Prodi convoca una conferenza stampa "prima che stasera cessi la campagna elettorale e finisca la possibilità di replicare". E allora spiega la moglie del leader dell’Unione: "Tre anni fa, dopo che i nostri figli si sono sposati, abbiamo dato loro il denaro per comprare due appartamenti: circa 430 mila euro a testa, frutto dei nostri risparmi e della vendita di un immobile posseduto da anni. Abbiamo fatto un atto pubblico di donazione di fronte ad un notaio, come richiede la legge: è tutto corretto. Se la maggioranza della gente non la fa, è perché non lo sa".

Si dice "amareggiata" la moglie del Professore per la strumentalizzazione politica che alcuni hanno fatto della loro decisione di genitori: "Anche il ministro Tremonti in televisione ha riconosciuto che abbiamo rispettato la legge. Siamo stati caso mai particolarmente scrupolosi. Tra l’altro, le cifre in questione – ha ribadito Flavia Prodi – sono lontanissime da quei parecchi milioni di euro indicati come soglia oltre la quale il centrosinistra propone di introdurre l’imposta sulle donazioni e sulle successioni".

 

Tratto da "il Giornele":

IL FURBETTO DELL’UNIONE  – di Mario Giordano –
Chi fa ricche donazioni – dice nei comizi – deve pagare le tasse. Lui ha fatto ai figli una donazione da 870mila euro e non ha pagato un centesimo di tasse. Come è possibile? Semplice: Romano Prodi ha sfruttato una legge approvata dal governo Berlusconi. Ma non una legge qualsiasi: no, proprio una di quelle leggi che l’Unione si propone di abrogare al più presto. Ma certo: a che serve ormai? La famiglia Prodi è sistemata. Il resto dell’Italia, pazienza: può beccarsi la stangata.
Sia chiaro: il Professore non ha fatto nulla di male.  
 Da buon economista, ha solo fatto economia. E ha risparmiato un po’ di quattrini. I figli hanno incassato l’eredità con anticipo e senza versare un soldo all’erario.

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