(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: pensieri

Fiore

Perchè il mio cervello viaggia sempre a mille all’ora? Non riesco a smettere di pensare. E’ un turbinio di flash che si accavallano. Qualcosa che mi sfugge? No, non credo. Solo la mia velocità di pensiero che a volte supera il 100%. Che caldo, se c’è una cosa che non sopporto è il caldo, l’umidità, mi dà un fastidio insopportabile. Strano Luglio, ormai da tanti tanti anni sono abiutuato ad avere il negozio chiuso. I primi anni ho provato a tenere aperto in questo mese, ma con scarso successo. Negli anni successivi chiudevo a fine Giugno per poi dedicarmi all’avventura estiva di gestire il bar Castello Malaspina. Da qualche anno non lo apro più io, ma il negozio lo chiudo lo stesso, perchè non rende…faccio dell’altro. Quest’anno ho fatto un esperimento: apro solo il venerdì e sabato, e nei rimanenti giorni mi industrio nel fare dell’altro, ritagliandomi comunque un sacco di tempo libero. Però mi fa strano essere a Voghera, "vivere" il Luglio in questa cittadina che mi ospita da tanti anni e che ormai sento mia.

Ma fa parte del mio sperimentare, mi piace inventare, scoprire cose nuove, provare nuove strade. A volte cercando le idee più strane, a volte imboccando le strade più ovvie. A volte seguendo i consigli di chi mi sta vicino. Perchè, anche se magari non lo dimostro, mi fa piacere quando qualcuno mi dà dei consigli, perché è uno splendido modo di dimostrare amicizia, affetto e amore. Eh già, io sono criticone di natura e subito trovo le controindicazioni, vedo i problemi, sembra che non accetti lo sforzo di chi mi vorrebbe aiutare. Ma poi ci penso più o meno seriamente e se un’idea mi pare valida, o perlomeno percorribile, ci provo.

Che bella che è la vita. La verità è che le cose più vere sono sempre quelle che sembrano più banali, e quindi anche quello che ho appena scritto può essere tacciato di parer amorfo, anodino, insignificante, insipido, abusato, comune, brutto, impersonale, insulso, irrilevante, irrisorio, mediocre, modesto, ovvio, pedestre, piatto, povero, prosaico, scialbo, scontato, squallido, superficiale, trascurabile, anonimo, artigianale, semplice, usuale, normale, di poco conto, piccolo, convenzionale, dozzinale, grossolano, ordinario, prevedibile, semplicistico, trito, triviale. Ma è, semplicemente, quello che penso.

E quando sono solo, davanti a questa tastiera, a volte, come ora, le dita scorrono veloci. Non sanno neanche loro cosà andrò a scrivere e io lo so ancor meno. Ma è una cosa che mi piace, buttare su carta, pardon su computer, i miei pensieri alla rinfusa. Chissà perchè, chissà come mai ho quest’ambizione di voler scrivere un blog. Cosa vorrò mai dire? Narcisismo? Solitudine? Egoismo? Non lo so, però mi fa piacere che voi, 40 manzoniani lettori mi seguiate, anche fosse solo per dire "chissà che pirlate avrà partorito oggi". Però è bello avere dei riscontri, sapere che ci siete. Me lo dite quando vi incontro di persona, via email, nei commenti, negli sms. Complimenti e critiche (che sono comunque una velata forma di complimenti). Vi annoio? Pazienza, come ho scritto penso altre volte: "Vendere o no non passa tra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso" (Guccini, ovviamente).

Chiudo e vado a nanna, a vivere un’altra giornata. Stavolta nei sogni, e come sempre in compagnia della persona a cui dedico questo fiore. E’ già suo, è stato il primo che le ho regalato. Quanti bei regali ci siamo fatti. No, non sto parlando di quelli, sto parlando di momenti, foto, promesse, baci, canzoni, risate, tenerezze, sorrisi, sguardi, pensieri, sogni, barzellette, discorsi, giochi, immagini, parole. Già, e pensare che io prima non credevo alle parole. Alle sue ci credo, anzi di più, dire "ci credo" fa sembrare quasi che potrei non crederci, ma sarebbe come non credere al mare o alle nuvole, alla neve o al sole. Buonanotte a tutti.

Notte di marzo

E’ da poco passata mezzanotte di questo giorno di Marzo. Nei giorni scorsi sembrava essere arrivata di brutto la primavera, ma il tempo pazzerello da copione ci ha fatto lo scherzetto e abbiamo tirato fuori ancora i piumini dall’armadio. Un anno fa ero in dirittura d’arrivo per la laurea in economia. Giorni fa un’amica mi ha detto, parlando di studi universitari: "tu hai già data, e forse fin troppo"… boh, senza false modestie che non mi sono congeniali (perlomeno in questi discorsi notturni tra me e me)… a me non sembra. Cioè io ho sempre fatto quello che mi sentivo di fare, non mi sembra di aver fatto mai l’impresa eccezionale (quella di cui parla J Ax degli Articolo31 in questa canzone.. qualcosa di "unico e di grande"). Boh… Elisa mi dice che sono più forte di quello che penso di essere, può darsi.. Io non dico che non ho fatto nulla nella mia vita, tuttaltro, a me sembra di aver fatto un sacco di cose, tantissimissime. E altrettanto tantissimissime vorrei farne ancora, anzi mooooooooooooooooooooolte di pù (ma mooooooolte). E’ che… beh forse è proprio questo il punto. Per quella strana convenzione sociale, quel abituale modo di pensare, le "imprese eccezionali" sono, appunto, eccezionali e quindi soggette ad eccezione. Io non la penso così: ci sono tante cose che si possono fare semplicemente utilizzando un modo di pensare diverso dal solito. "Think different", ci dice quel genio di Steve Jobs. E perchè lui è un genio? Proprio per quello, perchè lui riesce a vedere le cose anche dove non ci sono, ad utilizzare le cose in modo diverso. Il lettore mp3 è già stato inventato? E lui inventa l’iPod, un concetto differente di ascolatare gli mp3. Il telefonino l’ha inventato guglielmomarconiitalianopremionobelnelmillenovecentonove? E lui lo reinventa con l’iPhone, che non è un telefonino, è un concettonuovo. Io non pretendo e non sono certo un genio, ma mi piace moltissimo questo approccio alla vita che mi circonda: think different. Vuoi fare una cosa? Falla. Non è fattibile attraverso i canali tradizionali? Inventati un "hack". Sapete cos’è un hack? E’ un "trucco", o meglio è un metodo per un diverso utilizzo delle cose. E’ da quel termine che deriva la parola "hacker". Gli hackers sono persone che utilizzano strumenti (solitamente o prevalentemente  informatici) in modi per i quali non erano stati pensati. Un po’ come faceva mecgaiver nei telefilm. E a me piace vivere così: mi viene un’idea? Vedo se riesco a realizzarla, sfruttando quel po’ di fantasia che Madre Natura mi ha regalato per trovare soluzioni alternative. Se riesco bene, altrimenti non mi cruccio: sto benissimo già come sto.

E due anni fa? Beh nel 2007 ero preoccupato per cosa fare nella stagione estiva, visto che avevo deciso di non ripetere l’esperienza all’estero del 2006 (per nmila motivi). nel 2006 mi preparavo ad andare in Inghilterra (contavo di non andare a Londra dove invece poi sono finito), nel 2005… boh? forse pensavo agli esami dell’università. And so on… E nel quipresente 2009? Beh ragazzi, innanzitutto diciamo che sono una persona felice. Si felice, in fin dei conti ho tutto ciò che una persona potrebbe desiderare. Ho l’ottimismo (Giannniiiiiiii l’ottimismo volaaaa). Ho la salute. Ho la mia famiglia. Ho i miei amici. E ora ho anche Elisa. Cazzo ragazzi (e scusate il turpiloquio, ma quando devo sottolineare una cosa mi viene quasi spontaneo) ora ho proprio tutto.

Con questo non dico che mi sento appagato. O che non ho obiettivi da raggiungere. Tuttaltro. Io mi sento sempre stimolato, sempre col desiderio di raggiungere qualcosa. E oggi ancor di più. Ho altri obiettivi sempre nuovi da raggiungere. Alcuni importanti ed altri meno. E quelli meno importanti, anche se magari più appariscenti… come al solito… se li raggiungo bene, altrimenti… fa lo stesso. Ma è troppo divertente avere degli stimoli e delle idee sempre nuove… e poi mi piace pensare differente

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén