(raccolta molto sparsa di pensieri)

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Il tutor

Sapete cos’è il Tutor? E’ quel famigerato sistema che controlla la velocità media in autostrada. E’ un marchingegno ideato e sviluppato dalla Società Autostrade, che poi ha messo a disposizione della Polizia (in quanto i privati NON possono fare controlli sulla velocità).

Funziona più o meno così: nei tratti controllati ci sono dei sensori "annegati" nell’asfalto (vale a dire nascosti sotto la strada) che si accorgono del passaggio di un veicolo e di che tipo di veicolo si tratta. Lo fanno tenendo conto degli "assi", cioè in sostanza di quante ruote hanno e a che distanza (per capire se si tratta di una moto, un’auto, un camion, ecc, che ovviamente hanno limiti di velocità diversi). Fanno scattare una fotocamera che "fotografa" la targa del veicolo e la memorizza insieme all’orario. Dopo un certo numero di chilometri (10, 15, 20, …) c’è un altro di questi sensori che fa scattare un’altra foto. Un software confronta le targhe e gli orari e calcola quanto tempo ci ha messo il veicolo a fare quel tratto di strada. Se la velocità media è superiore al limite… zak! scatta la multa!

In questo modo nessuno può dire: "ero in sorpasso, normale che ero un po’ sopra ai limiti", perchè qui si sta parlando di velocità media per tanti chilometri…. Questo meccanismo ci costringe quindi a rispettare i limiti se non vogliamo multe e perdita di punti della patente.

Nella brochure di Autostrade ci sono altre informazioni su questo sistema, per esempio:

  • Il Tutor funziona anche di notte, con la nebbia e con la pioggia (potente l’amico spione, eh?)
  • Il limite di velocità può essere tarato in base alle condizioni del tempo (infatti per la pioggia il limite previsto è di 110 mk/h)
  • Come già detto, rileva le infrazioni in base alla categoria di veicolo.
  • Alcune leggende dicono che il Telepass influisce positivamente o negativamente sul Tutor. Leggende, appunto.
  • Non provate a passare sulla corsia di emergenza, vi sgamano lo stesso e perdipiù rischiate il ritiro immediato della patente.
  • Sulla tratta controllata ci deve essere un unico limite di velocità. Per evitare complicazioni, non viene controllato un tratto che presenta cambi di limite di velocità.
  • Non sono sempre attivi (e per fortuna, dico io…, tanto basta la loro presenza come deterrente)
  • Se venite pizzicati più volte sulla stessa autostrada vi possono arrivare più multe. Però poi vi consiglio di prendere l’autostrada per Lourdes.
  • Siete preoccupati per la privacy? In teoria le targhe dei veicoli che non infrangono i limiti vengono cancellati, ma ormai non mi stupirei più di nulla….
  • Questo ingegnoso meccanismo NON sarà esteso a tutta la rete autostradale.
  • Come per gli autovelox c’è una percentuale di tolleranza del 5%  Quindi fino a 136,5 km/h siamo a posto…
  • A proposito di autovelox, anche il tutor può calcolare la velocità istantanea, ma non viene quasi mai usato in quel modo. Quasi mai non vuol dire mai.

Detto questo, il Tutor ha fatto diminuire gli incidenti. Quindi, come direbbe chi so io, è una cosa "good".

Ausiliari del traffico

Sulla "Provincia Pavese" di questi giorni c’è un articolo sulle multe comminate ai vogheresi. Anche ieri a Pavia ho visto due signorine, con il loro bel gilerino giallo fosforescente che staccavano qualche multarella per quelli che avevano lasciato "un minutino" l’auto in divieto nelle vie del centro.

Alcune considerazioni sparse. Primo: in Italia non c’è la cultura della legalità (è questo è risaputo). Leggevo su Focus che la condanna sociale delle varie trasgressioni non è uguale dappertutto. In Italia infatti parcheggiare in divieto è considerato una cosa normale, anzi spesso una cosa di cui vantarsi. Per questo poi ci sentiamo vessati se fioccano le multe per divieto di sosta. In Olanda al contrario la sosta selvaggia è una cosa di cui vergognarsi (come e peggio di viaggiare senza biglietto) e nessuno mai se ne vanterebbe. Arrivati a questo punto non so se la "tolleranza zero" sia il metodo migliore per far cambiare idea agli italiani, soprattutto perchè i soldi rapinati incassati con le multe non si sa dove vanno a finire. Sarebbe bello un bilancio comunale in cui si dica: abbiamo raggrannellato 500 mila euro di multe (a Voghera pare che le contravvenzioni siano state più di 12 mila lo scorso anno, fate voi i conti… io sono stato al ribasso) e li abbiamo spesi per… che ne so… nuovi parcheggi magari?? Non sarebbe male. Acquisto di un nuovo autobus?? Non sarebbe male. certo che se scorprissi che le multe servono solo ad aumentare stipendi mi incazzerei anche io "un attimino"…

 


(dal sito Molfettalive.it)

Seconda considerazione, puramente linguistica: leggo sul De Mauro – Paravia che "ausiliario" come aggettivo significa "che è di aiuto, di sostegno, che ha una funzione di supporto: truppe ausiliarie, soldati ausiliari | impianto a., secondario" mentre come sostantivo "chi viene assunto per coadiuvare il personale effettivo con mansioni non di responsabilità: agli ausiliari è affidato il compito della pulizia delle stanze | bidello: la scuola ha due nuovi ausiliari ". Ecco ora chiedo a voi attenti lettori: ma perchè sulle pettorine gialle (o arancioni) c’è scritto "Ausiliari del traffico" ?? Che ausilio danno al traffico? Nessuno. Potevano chiamarli "Ausiliari delle multe" visto che è il loro unico scopo dichiarato. Volevano un nome più altisonante? Io proporrei un esotico "Multeur", che fa molto finto-francese. À bientôt

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