Portorose è una località di mare della costa della Slovenia (una delle poche, visto che la costa slovena non è grandissima , saranno una quarantina di chilometri).
La costa è come quella a cui siamo abituati in Liguria, vale a dire con le colline / montagne a ridosso del mare. Dal nostro appartamento c’era una splendida vista del mare e del paese.
La particolarità interessante, per noi italiani italofoni che abbiamo sempre difficoltà ad esprimerci in altri idiomi è che qui vige perfettamente il bilinguismo e l’italiano è correntemente parlato da tutti. Ovviamente, essendo la Slovenia nell’area Euro, non c’è neanche il problema del denaro.
Per viaggiare in Slovenia ci vuole il bollino autostradale, la cosiddetta vignetta, che va usata anche sulle superstrade e quindi è pressoché obbligatoria. La settimanale costa 15 euro.
Portorose (in sloveno Portorož, ma come dico qui anche i cartelli sono sia in italiano che in sloveno) non ha spiagge nel senso comune del termine. Quindi niente sabbia, ma neanche niente sassi o scogli: solo terrazzoni di cemento sul mare. Ci sono quelli “liberi” dove mettere i salviettoni, ci sono quelli “a prato” con l’erba e quelli attrezzati (sono quelli degli alberghi, ma accessibili a chiunque) a pagamento con lettini ed ombrelloni. Il costo, per chi è abituati ai prezzissimi della Liguria, è irrilevante (due lettini e ombrellone costano un terzo che a Rapallo).
Il mare non è cristallino, nel senso che non è certo un posto dove vedere le barriere coralline, anzi. Però nelle spiagge private perlomeno è pulito, visto che ci sono le barriere anti-rudo. Portorose è un posto molto mondano, pieno di locali giusti per la sera.