(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: greenwich

Domenica 23 luglio 2006 ore 22:40

Anche il parco di Greenwich è immenso. Qui c’è tantissimo verde, a Londra fan le cose in grande. Anche qui hanno abitato re, che meglio controllavano le navi in arrivo e la flotta armata.

Sono andato fin sulla collina dell’osservatorio, dove è segnato il meridiano 0.
Un altra caratteristica dei parchi è che son sempre puliti, anche se sono pieni di gente. C’era un angolino fantastico, il flowers garden, con fiori siepi alberi, scoiattoli… Angolino si fa per dire, ma rispetto al parco…

Tornato in paese ho preso x la prima volta la DLRDocklands Light Rail, la ferrovia leggera automatica costruita dopo il riutilizzo delle Docklands. Sono quelle aree che fino agli anni 60, quando c’era ancora il porto, contenevano magazzini e strutture x il carico e scarico e che a partire dagli anni 80 sono stati oggetto di una colossale opera di recupero. La ferrovia è passata sotto il Tamigi e mi ha portato nella penisola stretta nell’ansa del fiume conosciuta come "Isle of Dogs".
Ho fatto un giro: bello, moderno, ma un po’ spettrale, girava poca gente. Da proprio l’idea di essere una zona portuale. Tra l’altro c’è pieno di canali che probabilmente permettevano alle imbarcazioni l’accesso ai docks. Tutti i ponticelli ti danno la sensazione di essere ad Amsterdam, o a Venezia se volete, a parte il panorama e l’atmosfera, ovviamente!

Poco più a nord ci sono quei grattacieli di cui parlavo prima, che poi sono quelli che vedevo domenica scorsa dalla Parliament Hill. Anche qui un’atmosfera strana. Palazzoni altissimi in vetro e acciaio, la DLR che passa rialzata… mi ricorda Bladerunner.
Se siete a Londra, prendete la Jubilee e uscite dalla stazione di Canary Wharf: lo "spettacolo" vale la strada. Pare New York. Una delle innumerevoli facce di Londra che passa dalle residenze reali coi turisti, alla City e le sue cravatte, alle vie residenziali piene di immigrati…

Un’altra cosa da dire sull’italiese. Quando si usano parole inglesi, in italiese cambia la pronuncia. La parola "bakerloo" ad esempio, si pronuncia beik’lu in inglese e bacherlù in italiese.

Domenica 23 luglio 2006 ore 17:00

Sono le 5. Ora di Greenwich naturalmente. A Londra c’è veramente tanto da vedere, a costo zero, o meglio avendo del tempo, che al giorno d’oggi è una risorsa preziosa. Ok fare il turista, ma speriamo che domani la situazione si sblocchi, ho chiuso il negozio il 24 giugno e da allora dinero non ne è più entrato in tasca.

Un problema sapete qual’è? L’età. Anche se tutti qui mi dicono che ne dimostro meno (grazie, grazie), appena sanno che ho 32 anni… non vado più bene. Alla mia età non danno "lavoretti" come comis waiter. Quindi ho fatto bene a sfruttare l’ultima occasione che avevo di venire qui così, all’avventura. Dovessi tentare un’esperienza simile mi devo prima procurare un lavoro "serio", altrimenti niente!

Anche oggi mi son fatto il mio bel museo. Il National Maritime, il museo nautico più grande del mondo. Ci sono quadri, reperti, modellini, prove pratiche (ad esempio provare come vede e si muove un sommozzatore), mappe, pezzi di nave. Ti fa veramente pensare a quanto coraggio devono aver avuto gli antichi esploratori. Affrontare il mare a bordo di quei legni… era come mettersi nelle mani di Dio.
La sala degli oggetti recuperati in fondo al mar mi ha invece fatto riflettere su quanta gente ha finora abitato la Terra. Quante vite, quante storie, quante avventure. C’era un disco. Il proprietario di quel disco probabilmente oggi non sentirebbe più questa città come "sua": non c’è più il grande porto, nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuove ferrovie. E nuova gente.

Leggevo che storicamente gli stranieri in maggior numero son sempre stati gli irlandesi. Ora invece sono i polacchi. E su Time c’è scritto che gli indiani in Uk sono un milione.

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