Signor Gorbaciov, se lei cerca la pace, se cerca prosperità per l’unione Sovietica e l’Europa dell’est, signor Gorbaciov venga a questa porta, apra questa porta e abbatta questo muro.
(Ronald Reagan)
Signor Gorbaciov, se lei cerca la pace, se cerca prosperità per l’unione Sovietica e l’Europa dell’est, signor Gorbaciov venga a questa porta, apra questa porta e abbatta questo muro.
(Ronald Reagan)
Quello che mi da fastidio nella storia degli strupri di Colonia è il silenzio o peggio ancora l’arrampicarsi sugli specchi dei soliti imperterriti giustificatori (che così facendo diventano negazionisti). Gli stessi giustificatori che, quando gli fa comodo, diventano di colpo intransigenti. Per la carità, non è che dicono "hanno fatto bene", usano armi lessicalmente più complesse e per questo ben più pericolose.
Discorsi del tipo: "non dobbiamo confondere la criminalità con l’immigrazione", oppure "non è un discorso politico". Eh già, quando non gli fa comodo non è più un discorso politico. Sono ovviamente d’accordo anche io a dire che quelli erano criminali e che hanno compiuto un crimine e pertanto dovranno essere giudicati e condannati. Se ci ragioniamo un attimo, però, potremmo dire: se non ci fossero stati non sarebbe successo. O no? O il mio è un discorso totalmente campato in aria? Ma per una volta scendete dai piedistalli, uscite dalle vostre cotonate case, dai vostri ovattati uffici da pensatori snob e misuratevi con la realtà e cercate di mettervi nei panni delle persone che hanno subito delle violenze. Dovrebbero liquidare il tutto dicendo: "può succedere, peccato che sia successo a me?". Non sarebbe forse meglio prendere provvedimenti? Cercare di arginare il fenomeno? E come, dicendo alle donne di Colonia di non andare in giro troppo scollacciate? Ma per favore, basta ipocrisie e buonismi del piffero. Se voi siete i buoni allora io non sono buonista, non sono politicamente corretto e ben fiero di esserlo. Le donne di Colonia, così come quelle di Piacenza, di Brindisi, di Valencia e di Oslo, le loro madri e le loro nonne, hanno lottato per riuscire ad affermare i propri diritti, il costume nei secoli si è adeguato, la civiltà è andata avanti e adesso sono e devono sentirsi libere di andare in giro come meglio credono (nei limiti della decenza, ma questo rientra nel concetto stesso di libertà che arriva fin dove non lede la libertà altrui). Non ci posso credere che qualcuno suggerisca di tornare al medioevo per PAURA, per non OFFENDERE qualcun altro. Come se una persona venisse a casa mia, non invitata, e si lagnasse anche del fatto che il mio pigiama è fuori moda. Pazzesco.
Va beh allora voi che la sapete lunga, mettete o fate mettere il velo allo vostre donne. Date l’esempio. No? Allora la vostra è e rimane sempre IPOCRISIA.
E detto tra noi il mio pigiama è bellissimo.
Leggetevi questo articolo:
www.linkiesta.it/it/blog-post/2016/01/09/lorda-la-notte-di-san-silvestro-a-colonia/23718/
da cui traggo una domanda: "È questa l’idea di integrazione che hanno in mente le campionesse dell’umanitarismo scenografico?"
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