(raccolta molto sparsa di pensieri)

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Trieste

Che dire di Trieste…la sua storia la potete trovare sui siti di turismo, io posso dirvi che mi è piaciuta molto. Ci ero già stato, oltre 20 anni fa, ma non la ricordavo molto. E’ una città di mare, coi monti alle spalle (e sono monti molto ripidi), anche se il centro è tutto in piano. E’ stata ed è un porto molto importante, lo sfogo del Centro Europa sul Mediterraneo,  l’ingresso verso il vecchio continente delle merci in arrivo dal sud. E’ una città piena di storia, con radici romane e bizantine (e quindi sempre romane), per poi essere stata bloccata nella sua crescita da quella ingombrante vicina di casa, Venezia. Il periodo d’oro sotto Maria Teresa d’Austria che ne ha intuito la posizione strategica e l’ha trasformata, da paese in disarmo di quattromila anime alla fine del ‘600, a terza città dell’Impero Asburgico con oltre duecentomila. E’ una città del caffè, di cui rappresenta uno dei principali importatori, di cui i triestini sono i maggiori consumatori nazionali (e quindi, presumo, del mondo). Qui ci sono importanti venditori della nera bevanda e molte caffetterie storiche frequentate da artisti. E’ una città d’arte, che ha accolto scrittori, poeti e pittori.
Per scoprirla, dovete visitarla. Potete inerpicarvi fino al colle di San Giusto per vedere i resti del foro romano e la cattedrale omonima, girare nelle viette, vedere i negozi storici, passeggiare sul lungomare. Sicuramente andrete in Piazza Unità d’Italia. Se ci arrivate di sera, quando è tutta illuminata,vi consiglio di passare dal mare, per vedere i palazzi illuminati. Se ci arrivate di giorno invece passate dall’entroterra: quando davanti a voi vi si aprirà la piazza sul mare sarà un colpo d’occhio incredibile.


 

Redipuglia

Fogliano Redipuglia è un comune della provincia di Gorizia, vicino all’aeroporto friulano di Ronchi dei Legionari. Ospita il più grande monumento ai caduti italiano (e uno dei più grandi d’Europa), fatto costruire in epoca fascista, per ricordare i caduti della Grande Guerra.

E’ un’enorme scalinata che occupa un’intera collina. Ogni “scalone” (alto più di una persona) contiene le spoglie di una parte dei soldati morti durante il conflitto, ricordandoli con una lapide. In totale pare siano circa 100.000 (si avete letto bene, centomila ragazzi morti), anche se il monumento ricorda idealmente tutti i caduti della guerra, che furono più di seicentomila. E’ stato inaugurato da Mussolini e ogni anno, il 4 novembre, presenzia il presidente del Senato in vece del Presidente della Repubblica che è all’Altare della Patria a Roma. Alla base della scalinata c’è anche la tomba del Duca d’Aosta Emanuele Filiberto, che aveva combattuto in guerra e aveva chiesto di aver l’onore di essere seppellito, alla sua morte, insieme ai commilitoni.
Le scalinate contengono le salme di circa 40.000 caduti identificati, la maggior parte con nome, cognome e reggimento di appartenenza, alcuni con solo il nome o solo il cognome (es. “Soldato Pietro … “). Alla sommità la fossa comune di sessantamila militi ignoti. Sessantamila!!!! Numeri impressionanti.
Sopra a tutti i gradoni campeggiano le scritte “PRESENTE”.
Nei dintorni del sacrario ci sono altri musei dedicata alla memoria della guerra, e nel parco sono conservate mitragliatrici, cannoni, munizioni inesplose e quant’altro.

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