(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: fascismo

Reati annunciati

L’altro giorno riflettevo su questo fatto: ero in treno e la voce registrata annunciava di non pensarci neanche a mettere le mani addosso al bigliettaio, in quanto pubblico ufficiale, altrimenti sarebbe stata un’azione passibile di denuncia in quanto reato. Tempo dopo vedevo un cartello su un bus che spiegava che andare in giro senza biglietto non era cosa buona e giusta. Altri cartelli ongi tanto spuntano e qua e là, indicando al passante di non compiere atti spregiudicati. Mi fanno venire in mente l’avviso, un po’ ironico e un po’ sarcastico, che avevo apposto anni fa vicino agli occhiali da sole che vendo e che erano (e forse sono) uno degli oggetti più taccheggiati nel mio negozio,  che recitava più o meno così: "Si prega di non rubare gli occhiali".

Ora, dico io, ma è mai possibile che sentiamo il bisogno di dire esplicitamente che fare resistenza ad un pubblico ufficiale è un reato? Cioè, dai! E’ un po’ come il mio "non rubate gli occhiali" ! E’ ovvio che non si dovrebbe fare. O meglio, dovrebbe essere ovvio. Evidentemente non è così. Segno dei tempi. A quando i cartelli "vietato stuprare", "vietato rapinare", "vietato fracassare le teste con le mazze da baseball"?

Piccola conclusione (già mi sento i commenti: "fascista"). Ma invece di dire l’ovvietà che picchiare il capotreno è un reato, e poi permettere che lo si faccia impunemente, non si potrebbe non dirlo, ma prendere a randellate sui denti chi lo fa, chi viaggia tranquillo e impunito senza biglietto, chi sporca, infastidisce, ruba, e fa i cazzi suoi sui treni, perchè tanto sa benissimo che il povero dipendente Trenitalia non si prende (giustamente) la briga di dirgli alcunchè, per evitare di prendersi una manica di botte? Invece di suggerire a questi signori di comportarsi bene e basta, non sarebbe meglio, nel caso trasgredissero, usare la loro stessa moneta? Ah no scusate, poverini, hanno già i loro problemi (sono apolidi –leggasi zingari– oppure clandestini, oppure delinquenti abituali, oppure matti, oppure sanguinari omicidi, vittime di soprusi, vicini di Erba, tossici, semplici cialtroni, insomma tutti motivi che per il sistema legislativo/giudiziario italiano ne fanno dei martiri, delle vittime e una categoria da proteggere) e quindi è giusto, o perlomeno comprensibile, il loro comportamento. A me sembra una forma molto antipatica di razzismo nei MIEI confronti che devo rigare dritto mentre questi fanno quel cazzo che vogliono.

 

Targa al castello di Voghera

liberamente tratto da una mia discussione in chat avvenuta mercoledì scorso…

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a mio avviso
come spesso succede
la verità sta nel mezzo
durante la 2 guerra mondiale
e sopratuttto dopo il 8/9/43
in italia c’e’ stata innegabilmente una guerra civile
c’era un esercito "ufficiale"
e chi combatteva x questi esercito lo faceva
o perchè credeva in quello che faceva
o perchè cmq riteneva giusto e/o opportuno seguire la strada regolare
che certo NON era cmq "facile"
poi c’era un esercito irregolare
i cosiddetti partigiani
e anche qui c’era gente che lo faceva per credo
oppure per opportunità
io ho un esempio personale
c’è chi
è stato partigiano
ha vissuto anni sulle montagne
ma l’ha fatto
x convenienza
e allora
e col fucile in mano si sentiva forte spavaldo
insomma faceva un po’ il gradasso
e tutte le leggende nelle quali i partigiani facevano ANCHE razzie
sono vere
d’altronde dovevano mangiare!!!!
io ho uno zio che ha fatto il partigiano
il fatto che abbiano combattutto per la libertà
soprattutto la LORO libertà
mi sembra sacrosanto e innegabile
il fatto che non fossero molto diversi
nei modi e nei gesti
dai repubblichini
mi sembra altrettanto innegabile da chi ha vissuto queste esperienze
la guerra è una brutta cosa
soprattutto tra connazionali
anzi no questa è una pirlata
è sempre brutta e basta
nei paesi dei miei genitori
circolavano alcuni gruppi di partigiani
alcuni "chiedevano" di aiutarli
coi viveri
altri che li "pretendevano"
e dire di no a un gruppo di 30 persone giovani e armate è difficile…
detto questo
i partigiani hanno fatto sicuramente delle nefandezze
e i repubblichini pure
era guerra ahimè
e si ammazzavano l’un l’altro
quindi mi sembra giusto che nel 2010
a così tanti anni di distanza
si possa convenire a un rispetto di TUTTI i morti
perchè i morti ricordati dalla targa del castello
possono anche essere stati degli assassini, questo non lo so
ma quelli che li hanno fucilati a guerra finita lo sono sicuramente
io non so giudicare la convenienza di mettere questa targa…

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Un commento finale: dicono che accomunare i morti della RSI a quelli della Resistenza sia una bestemmia. A mio avviso invece i morti sono morti e in certo qual modo meritano rispetto. I buoni e in buona fede c’erano da una parte e dall’altra. I cattivi idem. La storia la scrive chi vince, ma questo non garantisce il fatto di poter avere la coscienza così pulita da poter scagliare la prima pietra. Così come ci sono tanti monumenti e targhe a ricordo di quei giovani italiani uccisi da altri italiani, non trovo così aberante una targa a ricordo di altri italiani, uccisi da altri italiani….

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