Il duomo: quante volte ci siamo passati davanti? E’ indubbiamente il centro di Milano.
Una volta era il capolinea di tutte le linee di tram. Da fuori è meraviglioso. Avete mai fatto un giro competo, tutto intorno, osservandone bene tutti i lati? Avete provato a contare tutte le statue, statuette e statuine? E tutte le guglie?
La cattedrale si chiama "Santa Maria Nascente", è scritto davanti, e anche bello grande, ma quanti lo hanno mai notato?
E ci pensate anche a quanto marmo è servito per costruire quest’opera? Non avevano camion, tir o treni, ma solo corsi d’acqua (i Navigli). E niente gru.
Per rispondere alla domanda sulle statue: sono oltre 3000, e se l’esterno è così favoloso, l’interno (più snobbato) non è da meno. Ha una capienza di 40000 mila persone. Si avete letto bene, non quattromila, bensì quarantamila. Come mezzomeazza.
52 enormi colonne sostengono la volta e 39 sono i finestroni decorati.
Ok, la Sagrada Familia è magica e fantascientifica, ma il Dom l’è ‘l Dom.
In ogni caso è inutile ch’io stia qui a spiegarvi i mille particolari, li trovate in qualunque guida.
Il bello è, per una volta, passare davanti senza gaurdarlo di sfuggita, ma ammirandolo bene. Ti senti davvero piccolo davanti alla maestosità di quest’opera.
Chissà se è stato edificato per il senso del bello, per cercare di guadagnarsi la benevolenza del Signore in questa o nell’altra vita, o veramente in onore alla magnificenza del Signore. Probabilmente per tutte queste tre cose insieme.
Non dimenticatevi però di fare un paio di cose.
La prima: non avete voglia di andare fino in cima al duomo ad osservare la Madonnina? Oppure ritenete che anche lì sarà troppo lontana? Allora recatevi in fondo al Duomo: c’è una copia identica, identicissima a quella lassù in alto. Vi sembra di averla già vista? Ma certo, è quella che era all’Expo.
La seconda: scendete nell’area archeologica. Eh già, perchè in piazza Duomo, prima del Duomo, c’era altro. Le chiese di Santa Tecla, col battistero di San Giovanni alle Fonti, e Santa Maria Maggiore, col battistero di Santo Stefano alle Fonti (qui Sant’Ambrogio battezzo Sant’Agostino). Una scaletta vi porterà sottoterra ad osservarne i resti.