In questo periodo si fa un gran parlare di digitale terrestre. Molti non sanno bene di cosa si tratta. Ve lo spiego a modo mio, in modo che vuole essere il meno possibile tecnico, se possibile.
Iniziamo da una premessa: sapete cosa vuol dire "digitale"? Il mondo che ci circonda è "analogico". Prendiamo l’esempio dell’orologio, quello classico, con le lancette. Guardando le lancette dei secondi, come potete dire con precisione assoluta quanti secondi sono passati? In quel precisissimo preciso momento potrebbero essere passati 25 secondi, 26 secondi, oppure 25 secondi e un po’. Un po’… quanto? Nessuno può dirlo con precisione. Poi hanno inventato i computer, insomma i cervelli elettronici, per compiere le varie misurazioni. Ma i computer sono limitati, non hanno immaginazione, non gli si può dire 25 secondi…e un po’. Per un computer i secondi sono o 25 o 26. Da qui il metodo "digitale": cioè i dati sono precisi, non si può dire "...e un po’". All’inizio la tecnologia era più arretrata, e le applicazioni digitali limitate. Con tempo ci sono stati notevoli sviluppi e ormai la tecnologia digitale è dappertutto. Prendiamo l’esempio delle foto. C’erano le macchine che impressionavano la foto su pellicola, in modo analogico. Ora c’è dentro un cervello digitale che prende l’immagine in arrivo dall’otturatore e la scompone in un numero, seppur grande ma limitato, di dati (i cosiddetti "pixel" e "megapixel"). Infatti ci si ritrova al bar a vantarsi del fatto che la propria fotocamera abbia "più megapixel" di quella dell’amico. Questo perchè, come ripeto, la tecnica avanza e la qualità dei prodotti digitali aumenta, superando in vantaggi quella analogica.
Torniamo alla televisione. I canali che vediamo abitualmente sono trasmessi con metodo analogico, cioè le informazioni sono spedite secondo un metodo ormai superato. L’antenna le raccoglie e il televisiore le ritrasforma in immagini e suoni. Poi c’è un altro sistema: il digitale. Le trasmissioni sono spedite in modo codificato, cioè in un linguaggio dei calcolatori elettronici. Che vantaggi comporta? Che le informazioni in questo modo tengono molto meno "spazio" e quindi ne possono essere inviate di più. Cerco di spiegarmi meglio. I canali televisivi occupano delle frequenze, un po’ come i canali radio che siamo abituati ad ascoltare. Avete presente quando accendete la rdaio? I canali vanno da 87,5 ai 108 MHz. Quindi c’è un numero limitato di radiostazioni. La stessa cosa funziona per i canali televisivi. Ci può essere solo un certo numero di canali televisivi. Infatti quanti ne vedete? 15? 20? E poi? E poi se ne volevate vedere altri dovevate mettere la parabola, con la quale potete vedere i cosiddetti canali satellitari. Che sono trasmessi in digitale. Infatti, per vederli, anche quelli trasmessi "in chiaro", cioè visibili gratuitamente, avete bisogno di un decoder. Cos’è il decoder? E’ un apparecchio con un cervello elettronico che prende i canali digitali codificati e li decodifica (infatti non per niente si chiama decoder…)
Arriviamo finalmente al digitale terrestre. E’ una tecnologia tra le più moderne. Hanno inventato il sistema di trasmettere dei canali digitali che possono essere captati dalle normali antenne. Questo che vantaggi porta? Che nello spazio in cui venivano inviati 15 o 20 canali ne potranno essere inviati molti ma molti di più: 100, 200 ecc. Oltre a questo c’è il vantaggio che i canali (dovrebbero) vedersi meglio. Quali sono gli svantaggi? Che, anche in questo caso ci vuole un decodificatore, un decoder appunto. I nuovi televisioni hanno il decoder già integrato, per quelli vecchi dovremo comprarne uno esterno. Avremo bisogno di un decoder per ogni televisore.
I vantaggi per lo stato invece quali sono? Che prima potevano vendere solo poche frequenze, adesso ne possono vendere centinaia, e guadagnare di conseguenza…