(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: corriere

DHL

E’ da qualche mese che utilizzo DHL come vettore per le spedizioni. Come mi trovo? Per alcune cose benissimo, per altre male.

Il costo per le spedizioni nazionali è leggermente superiore di un 10-15% rispetto agli altri corrieri che utilizzavo di solito, ma il servizio è migliore: più puntuali, più veloci, più competenti, più efficienti. Le spedizioni arrivano mediamente il giorno dopo, ma questo succede a onor del vero anche con gli altri corrieri. Mediamente, ho detto. Per le spedizioni internazionali è abbastanza conveniente, soprattutto in Unione Europea (basta non sbagliarsi: alcuni Paesi, seppure in UE, hanno dei costi molto più alti degli altri). La rapidità, invece, è stupefacente. Mantiene la media del giorno di consegna. In parole povere: vengono a ritirare nel primo pomeriggio e il mattino dopo consegnano a Berlino (Madrid, Londra, Parigi, ecc.). Non male, veramente!

Ogni volta che ho avuto un problema ho sempre trovato persone disponibili e soprattutto gentilissime dall’altra parte del telefono. Anche questo è un fattore che mi ha stupito parecchio, ormai siamo abituati a operatori sgrabati.

La nota negativa è data dal reparto contabile: finora mi hanno mandato 4 fatture e in ognuna di queste fatture c’era almeno un errore (sempre a loro favore, ovviamente). Ecco. se il reparto amministrativo fosse come quello logistico sarebbe una società di spedizioni perfetta ! Invece ogni volta devi chiamare il numero a pagamento…. Però devo dire che hanno sempre risolto senza fare storie, anche questo è positivo…

Chi compra cosa?

Mi sa che il titolista del Corriere si è sbagliato…

Eugenio

L’errore di confondere la genialità con l’intelligenza
di Francesco Alberoni
tratto da Corriere della Sera del 21 settembre 2009

Come abusiamo della parola genio! Un bravo avvocato, un bravo medi­co, un bravo manager, un bravo affari­sta, un bravo conduttore vengono subito considerati dei «geni». No, il genio non è un uomo più intelligente o più abile de­gli altri, ma uno che pensa in modo diver­so e fa cose che essi non potrebbero mai fare. Alcuni eccellono in un solo campo, per esempio la musica, come Mozart o Beethoven, altri in diversi campi, come Michelangelo, che era scultore, pittore ed architetto. O Leonardo, che si poneva problemi inimmaginabili nella sua epo­ca, o Galileo, che ha rivoluzionato la fisi­ca e l’astronomia.

I geni militari fanno mosse che agli al­tri non verrebbero mai in mente perché guardano dove guardano tutti. Napoleo­ne a Tolone con un colpo d’occhio ha vi­sto che spostando l’artiglieria in un luo­go diverso, la flotta inglese sarebbe sta­ta sconfitta. Cesare a Fàrsalo ha lancia­to un attacco da un punto così impreve­dibile che l’esercito nemico è fuggito nel panico. Spesso essi hanno anche una grande versatilità. Napoleone ha rifor­mato i codici e l’urbanistica, Cesare era un bravo ingegnere e un grande scritto­re, Alessandro un fondatore di città.

Non sempre queste straordinarie ca­pacità portano ad una personalità armo­nica. I grandi uomini compiono anche azioni sconcertanti, esagerate, o errori grossolani. Alessandro beveva in modo smodato, Napoleone si è fatto intrappo­lare a Mosca, Cesare ha licenziato la sua scorta appena prima di essere ucciso. E tutti e tre avevano spaventosi eccitamen­ti nervosi che sfociavano in crisi epiletti­che. Ma è sbagliato associare genio a sre­golatezza. La sregolatezza è più frequen­te nei mediocri che si abbandonano ad eccessi, esagerano per differenziarsi da­gli altri, per apparire originali. I veri ge­ni invece sono capaci di progetti a lungo termine, sono estremamente rigorosi e si prendono cura anche dei minimi detta­gli perché non sopportano ciò che non è perfetto.

Un’altra caratteristica del genio è che riesce sempre a vedere la soluzione più semplice, più diretta, quella che, succes­sivamente, gli altri troveranno ovvia. Ma che sia ovvia lo vedono solo dopo, prima la ritenevano irrealizzabile, assur­da. Il giudizio che soprattutto i colleghi e gli addetti ai lavori danno del genio è per­ciò quasi sempre sbagliato: prima lo con­siderano troppo fantasioso, poi banale. E nemmeno il conclamato riconoscimen­to li rende obbiettivi perché se prima lo deridevano, dopo lo invidiano.

Varie

Saluti & Baci. Il professor Prodi si è crucciato di non aver ancora ricevuto una telefonata da Bush. Ma come? Ma dalla sua parte politica non è visto come il Babau? E adesso cosa si aspetta? Mah…

TAV. Ma allora Prodi ci dica: la TAV la fa o no? E quando?

Omologazione. Tra i "preferiti" del mio programma di navigazione ho sia il sito del Corrierone, sia quello della Repubblica, solo che ormai sono diventati uno la fotocopia dell’altro: stessi titoli, quasi stessa impaginazione, stessi commenti… inutile leggerli entrambi.

Roma ladrona. Spero vivamente che i signori che adranno ad occupare le stanze dei bottoni si ricordino che la parte settentrionale non li ha votati, o meglio ha ha votato in maggiornaza l’altra parte politica. Pertanto, e va tutto a loro interesse, spero che abbiano riguardo anche di queste zone, tra l’altro le più produttive del paese. Vedremo la loro ricetta economica.

Onori e oneri. Quando saranno finiti i tempi delle celebrazioni dovranno iniziare quelli del governo, anche se sarà dura. Perchè, com’è naturale che sia, è molto più facile fare opposizione che governare. Per contestare basta prendersela con la parte avversaria e col suo operato, ma per governare bisogna tirare fuori le idee e trovargli applicazione. Per esempio: e facile lamentarsi di alcuni ritardi che l’Italia ha nei confronti del resto d’Europa, ma sarà difficile realizzare alcune infrastrutture necessarie (per esempio strade e ferrovie ad alta velocità) visto che una parte della maggioranza le ha sempre avversate a priori.

L’Italia va avanti? Altra domanda: il ponte sullo stretto? Ormai è un progetto avviato, cosa si fa? Si dice: signori, avete capito male, scordatevi tutto e tornate a casa? Oppure si realizza e si dice: l’ha fatto il Professore, evviva! E le centrali nucleari? RIcordo che sono state abbandonate dopo il referendum del 1987, passato dopo l’onda emotiva della nube radioattiva di Chernobyl del ’86. A mente fredda adesso l’Italia cosa fa? Dice sempre no? Anche se tutti gli stati intorno a noi usano queste fonti energetiche? Ma allora i ritardi con il resto d’Europa? Anche qui staremo a vedere se questi "progressisti" lo sono solo di nome o di fatto.

Povero Bobo. Che smacco: Stefania Craxi eletta quasi in sordina nelle fila della CdL e Bobo Craxi, passato con squilli di trombe sotto l’ala protettiva di D’Alema e Fassino, non siederà in parlamento. Ora vuole un ministero… Qaulcuno, non ricordo chi, l’ha definito la caricatura di suo padre…

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