Esiste l’omicidio perfetto, perché non il suicidio perfetto?
C’è chi è rimasto a buttar giù la cicuta, e perché invece non buttarsi giù dal sesto piano?
No, perché il monossido fa male e il cappio rovina la pelle.
Non ho il porto d’armi e poi non so sparare, a chimica sono stato rimandato due volte e quindi non ci so fare.
Della corrente elettrica ho un po’ paura, buttarsi giù da un ponte non è cosa sicura, il sacchetto di plastica ha un odore strano, e poi mica mi posso strangolare con la mia mano!
La Chiesa mi manderebbe all’inferno, e se uscissi nudo nella neve d’inverno?
La ghigliottina, che strana invenzione, dicono che la testa nel cesto sia viva ancora per qualche istante.
Potrei gettarmi dalla scogliera di Camogli, saltando sopra a quei sassi assassini, potrei attraversare il deserto armato solo di una bottiglia di Tabasco.
E un lancio senza paracadute? Un giro nella gabbia dei coccodrilli?
Una passeggiata nella curva dell’Inter con tatuato lo stemma della Juve?
Chi si butta sotto al treno fa perdere tempo ad un sacco di gente.
Chi si lascia andare d’inedia.
Potrei pungermi con tante puntine fino a dissanguarmi, ma cavoli ci vorrebbero proprio tante puntine.
Oppure ascoltare Il Volo in loop. Aaaaaah, troppo complicato, meglio lasciar stare.
E poi, il mio cuore non batte più da tempo.
Sarà per quello che ho smesso di avere paura, non ho più paura di nulla.