(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: Londra Page 5 of 10

Giovedi 3 agosto 2006 ore 16:02

Oooooooohhh ci voleva, mi sono mangiato un altro panino da una simpatica signora in Seven Sister, al modicissimo prezzo di 1 Pound. L’ho scoperto oggi a pranzo con altri ragazzi italiani (Nocera, Lecce e Veneto). Sapete quei negozietti tipici di una volta, quelli che hanno di tutto, dove regna il disordine. Mi ricorda quando io e Matteo eravamo ragazzini (cioè l’altroieri) e andavamo da Isa a farci fare un panino con la coppa o il salame, i cioccolatini Kinder e una coca.

Certo che la Cirle Line e la District sono veramente pallosissime.. pochi treni e quei pochi lenti. La migliore è la Victoria, poche fermate e arrivi subito.
Domani ho un appuntamento con Mr Andy, per fare il kitchen porter a Liverpool Street. Se va male anche stavolta giuro che vado a fare la statua a Convent Garden o sotto il London Eye. A proposito, prima o poi vorrei andare a vedere la mostra di Dalì.

Adesso provo ad andare da Bain, se c’è ancora, x farmi dare il soldi di Alessandro e Filippo (e i miei).

Mi ha mandato un text Enea dicendo che il pub senza di me non è la stessa cosa. Un po’ mi rattrista, un po’ mi inorgoglisce. Dovrebbero sentirle queste cose gli stronzi che mi dicono che non so lavorare.

Giovedi 3 agosto 2006 ore 11:36

Perchè i soldati che muoiono sono sempre giovani? Oggi su Metro ci sono le foto di tre ragazzi britannici morti in Iraq. Che tristezza: quelli che decidono le guerre hanno una bella poltrona comoda sotto il culo e le tasche pieno e quelli che muoiono sono ragazzi.

Ieri seconda lezione di inglese. La ragazza turca è carina e sembra simpatica, però ha un inglese pessimo e si fa fatica a comunicare. Dopo pioveva, quindi sono tornato a casa e non sono più uscito. Grazie al telecomando universale che ho comprato a 99p ho potuto mettere i sottotitoli del televideo. Ho preso anche un rasoio allo stesso prezzo, funziona a pile, oggi lo provo.

Un salutone ad Anna e Marilena, che sono diventate due lettrici del mio blog. Specialmente a Marilena, che altrimenti dice che la nomino troppo poco.

Martedi 2 agosto 2006 ore 16:08

C’è un test infallibile qui x scoprire gli italiani: basta guardare chi indossa le Nike Air Max 97. Anche ieri a lezione c’era un ragazzo con le Silver: era di Palermo. La scuola non è male, certo che la prima volta è un casino, x fortuna me lo avevano raccontato. La prima ora è di ripasso, entra il teacher e inizia a parlare a manetta, ti fa le domande, prima velocemente e poi un po’ meno, e poi ti aiuta nelle risposte.
Nella seconda ora si usa il libro e si impara qualcosa di nuovo. Sono due ore in cui devi sforzarti al massimo di capire ciò che dicono, pertanto impari a capire, proprio quello che manca a me.

La tizia di fianco a me in metropolitana si sta facendo le sigarette col tabacco e le ripone in un pacchetto di legno. Qui è un pratica diffusissima, causa alto costo delle sigarette.

Ieri sono crollato davanti alla TV. Oggi mi sono alzato tardi e me ne sono andato da Dino’s, dove la sciura Maria (non è italiana, non fatevi ingannare dal nome, nelle catene di italiani c’è solo il nome del locale), la quale mi ha detto che il lavoro era x il pomeriggio / sera. Non posso cambiare ancora gli orari della scuola, quindi… niente. Son andato da Anna per dirglielo e sono rimasto tutto il giorno la, facendo esercizi di inglese.
Che pizza, oggi avrei voluto fare un giro. Ieri ho chiesto a Linda se ha una stanza x il Varni e il Tomasoni che vengono su, ma forse non ne ha, cercherò altrove.

Auguri a Daniele, oggi è il suo compleanno!

Martedi 1 agosto 2006 ore 17:23

Oggi ho fatto del movimento. Sono stato da Bain, ma anche oggi nulla. Dice che ad Agosto c’è pieno (di aspiranti lavoratori). Ho sentito Anna x raccontarle di ieri sera e mi ha detto di andare la. Esco e vado nuovamente in Seven Sister Road, fermata di Finsbury Park della Victoria e della Piccadilly Line.
Mi trova da fare il lavapiatti, evabbè meglio di niente. Si parte oggi dalle 3 e mezza alle 11 e mezza. Nooooooo, e la scuola? Allora vado alla Callan School e mi metto d’accordo x il mattino a partire da domani. Torno ancora a casa, pranzo , mi preparo psicologicamente e vado al ristorante pizzeria Dino’s, a Earl’s Court, qui vicino (3 fermate di Tube, linea District). Solo che la manager Maria non c’è e al suo porto trovo Arturoportoghese, il quale, ovviamente, non sa nulla di nullaArieccoci! Esco, chiamo l’agenzia, ritorno la e ci mettiamo d’accordo per domani alle 10, così trovo Maria. Chiamo la scuola, mi faccio spostare al pomeriggio. Ritorno a casa. E adesso sono pronto x la mia prima lezione, vado.

In questi giorni di lunghe attese… ho imparato a fare il Sudoku. Io che in Italy l’ho sempre snobbato, adesso non vedo l’ora di avere la mia copia di "Metro" col sudoku quotidiano. Ecco a cosa serve venire a Londra!!!

Martedi 1 agosto 2006 ore 9:40

 Le 10 regole d’oro per trovare lavoro a Londra nel campo del catering / bar / ristorazione.

1) Avere culo
2) Avere esperienza. Nell’ordine: cuoco, pizzaiolo (se sei tra questi trovi subito) e poi cameriere, barista.
3) Inglese. Se lo parli bene puoi fare molti lavori che non richiedono esperienza (non sto parlando di lavapiatti)
4) Spirito di adattamento, specialmente per il primo lavoro. Può darsi che non trovi proprio il lavoro che cerchi, oppure vicino a casa, oppure per gli orari e i tempi che vuoi tu.
5) Cercare. Ovunque: lasciando curricola, sfruttando le conoscenze, job centres, agenzie, ecc.
6) Essere donna e/o polacco e/o intorno ai 25 anni
7) E’ più facile se non avete: capelli lunghi, dreds, piercings, tatuaggi in vista.
8) Abbigliamento. Per l’interview è meglio quello da "bravo ragazzo", per il lavoro portatevi camicia bianca, pantaloni (o gonna, per le donne) neri, scarpe e calze nere. L’abbigliamento nero, deve essere nero, non grigio, come hanno fatto alcuni che hanno perso il lavoro per questo motivo. Poi potete portarvi una camicia nera, un gilet nero e una cravatta nera (alcuni vogliono queste cose).
9) Venite a settembre, quando pare che tutti gli avventurieri tipo me se ne vanno e i locali sono in cerca di personale. Oppure in altre stagioni, ma se potete evitate l’estate, quando tutti gli avventurieri (sempre io) sono a caccia di lavoro (e siamo in tanti, credetemi)
10) Cercate una casa dove si spende poco e/o dove si paga l’affitto settimanalmente. Potrete iniziare coi lavori pagati poco, per poi magari trasferirvi.

Dimenticatevi la favola del "a Londra si trova tutto il lavoro che vuoi e subito". Gli stessi italiani che sono qui da anni confermano che le cose sono cambiate. Ieri sera me lo hanno detto in faccia: a parità di esperienza nel lavoro io prenderò un polacco rispetto a un italiano perchè lavora di più, lo pago di meno e quando lo sgrido non risponde.
Chiaro no?

Lunedi 31 luglio 2006 ore 23:00

Ultimo giorno di luglio.
Stamattina Mr. Bain non ha fatto il miracolo. Però ha un sistema più giusto: ti fa andare alle 8, ma se entro le 10 e mezza circa non ti ha trovato lavoro, manda tutti a casa e si scrive i numeri di telefono, così nel caso ti chiama.

Dopo sono andato…. indovinate dove? Ecco, da Anna. Ormai ci ho messo le radici. Mi ha trovato un appuntamento, così mi è saltata l’iscrizione alla Callan.
Ristorante italiano a West Hampsted, qui vicino (mezz’ora). Cercavano un aiuto in cucina, che sapesse perlomeno tagliare una cipolla. Eccomi. Come al solito mi facevo i miei filmini. Si lavora solo alla sera, dalle 6. Bene, ho tutto il giorno libero. E poi è abbastanza vicino. La zona è tranquilla, il posto è piccolo, così non c’è casino. I proprietari due ragazzi italiani di Caserta, avranno la mia età o forse meno. Benissimo.
Invece subito doccia fredda, cercano uno con esperienza. Mi hanno fatto provare lo stesso, non facendomi fare in realtà nulla di quello che dicevano: ho grattugiato formaggio e lavato pentole. E poi mi hanno fatto andare. Perlomeno stavolta ho cenato gratis e non mi hanno preso per il culo più di tanto, solo 3 ore.

Un saluto a Davide, che è a Brallo da solo e non gli passa.
Un saluto al maestro (anzi Teacher) Michele, che mi ha assegnato tanti punti per il blog e un saluto a Eva che dice di aver trovato la donna della mia vita.

Domenica 30 luglio 2006 ore 17:17

Hilghbury Park…un nome simile, a sbevazzarmi una lattona di Budweiser. Ma come faranno… bere birra in lattina al parco mi da proprio dell’ubriacone, ma qui è normale. E poi gira la leggenda che non si potrebbe bere x strada. Non so se è vero o no, cartelli non ce ne sono.

Brixton non mi è sembrato un quartieraccio, anzi è pieno di negozi (il mercatino non l’ho visto). La particolarità che ho notato è che è un quartiere a maggioranza negra. Occhio, se uso il termine "negro" e non "nero" o "di colore" è perchè io amo chiamare le cose col loro nome, senza vergogna e senza che gli altri debbano vergognarsene. Mi spiego meglio: per me "negro" non è x niente un insulto, è una parola. Se poi, per paura di parlare chiaro, hanno inventato il termine "di colore" non è affar mio, anzi penso che così facendo sì che si discrimina. Spesso il politically correct serve solo a nascondere un cinismo perbenista camuffato da "volemosebbene". Quanto odio queste falsità. Scusatemi non volevo finire in questo discorso ma non riesco a non dirlo: lo sapete chi sono gli inventori di questo? La sinistra (ecco: l’ho detto), che pensa di essere la paladina assoluta della solidarietà e dell’uguaglianza sociale, poi si vergogna (vergogna) di chiamare cieco un cieco e allora lo chiama "non vedente". Questo sì che è ghettizzare, cara la mia sinistra. Aprite gli occhi voi che credete alle favole che vi propinano, oppure teneteli chiusi perchè è più bello così, ma con la coscienza di sapere che sono favole. Ok, basta con questo.

Brixton, dicevo, è un po’ terrone, in quanto passano i giovanotti atteggiandosi a rapper di L.A. e le macchine hanno i vetri giù e la radio a manetta. Tutto qui (insomma, sarebbe il mio posto).
Poi ho cambiato completamente zona e me ne sono venuto a Angel. Qui ho trovato una zona carina, chiamata Camden Passage (a Londra, forse l’ho già detto, hanno zero fantasia nel dare i nomi, li ripetono sempre. Questo Camden non c’entra nulla con Camden Town, anche se non è lontanissimo) dove in altri giorni c’è un mercatino di antiquariato.

Domenica 30 luglio 2006 ore 15:12

Stamattina un bel girellone nei due parchi vicino a casa. Poi un bel pranzo e infine ho accompagnato Rita alla stazione Victoria, dove poco fa ha preso il coach x l’aeroporto.

A me sembra normale, perchè ci vivo assieme, ma a pensarci bene quante donne di 77 anni suonati riuscirebbero ad arrivare qui dall’Italia da sole? Viaggio aereo (check-in, controllo bagagli, imbarco) e viaggio in corriera fino a qui. In aereo ha già viaggiato (con me, a Bruxelles e a Budapest), ma da soli è un’altra cosa.

Oggi Gianluca, che non lavora, ha preparato la pasta x la pizza che farà stasera. Sophie, la cinese, era estasiata dal fatto di avere un cuoco in casa e gli ha chiesto se prima o poi le fa una pasta italiana che ha mangiato una volta e che non riesce più a trovare in nessun ristorante: gnocchi.

Ora me ne sto andando a Brixton, x vedere questo famigerato quartiere e, se c’è, il suo mercatino.

Sabato 29 luglio 2006 ore 23:45

Houses of Parliament, London Eye, Passeggiata sul Bankside, Tate Modern, Blackfirars, Millennium footbridge, St Paul’s. Poi in metro e il DLR nelle Docklands fino al parco di Greenwich.Tutti posti già visti e descritti.
Al ritorno tutto in bus, così da vedere i negozi del centro.

Certo che se ci penso è strano stare qui. Però mi sembra quasi normale. Pensa in futuro, potrò dire di aver fatto due mesi a Londra, non è da tutti. Da vecchio (se ci arrivo) potrò raccontare di quando ero un barista sulle barcone del Tamigi (e tutti: si nonno, ce l’ha raccontato 1000 volte, basta!)

Mentre in Italia si dipana questa estate. Che si farà a Brallo? Nei prossimi 20 giorni ci sarà il clou dell’estate. E al Malaspina? Dove ho passato 6 delle ultime 7 stagioni estive. Si faranno ancora le 6 del mattino osservando le stelle cadenti? Oppure mangiando un panino, chi un’altra birra, chi un’ultima sigaretta. Brindo da qui, con la mia Bud in mano.

E ci sarà chi si diverte, chi si conosce, chi litiga, chi si ama, chi si ubriaca… E i ragazzi del centro tennis? E i mister e gli amici del Milan? E tutti gli amici e le amiche? Chissà.
Chissà se è bello, spero di si.
E spero che ci sia sempre qualcuno, quando il bar chiude, con le luci spente, che si fermi su una seggiola, ascoltando il silenzio ed osservando il buio. Che buio non è perchè ci son sempre le stelle.

L’anno prossimo, chissà, magari ci sarò pure io.

Sabato 29 luglio 2006 ore 11:48

Stamattina, appunto, turismo. Covent Garden, Leicester Square, Chinatown, Piccadilly Circus, Regent Street, St James Park, Buckingham Palace, Westminster Abbey.
Tra l’altro in giro c’è pieno di turisti.

Il Corriere dice che Di Pietro è contro l’amnistia. Giusto. Ributtiamoli a mare, altro che liberi. Poi quando succedono le disgrazie tutti a piangere.
Spero che gli stranieri xlomeno li ricaccino al loro paese. Se io dovessi compiere un reato qua prima mi menano, poi mi schiaffano dentro. Se la cosa non è molto grave ti mettono sul primo aereo e… a casa! Se ti comporti bene sei il benvenuto, altrimenti via.
Eccheccazzo: abbiamo già tanti criminali nostrani, dobbiamo anche importarli?

Venerdi 28 luglio 2006 ore 23:30

Sono a pezzi, ma come succede quando sei troppo attivo, non ho sonno, ho suxato quel periodo.

Stamattina, seguendo le indicazioni di mister Bain, mi sono recato all’appuntamento x il lavoro: era sul barcone "Millenium of Peace" che gironzola sul Tamigi carico di turisti, da Greenwich a Westminster.

Che bel lavoro, perdinci. Per prima cosa è interessante perchè giri sul fiume. Poi hai poche cose da servire: coca, diet coke, acqua, caffè (uno schifo: nescafè + acqua calda), tè, patatine, Kit-kat, Mars e poco altro. Pensate che le lattine vengono vendute a £1, il caffè (?) a £1,25 e l’acqua £1,50 !!

Seconda cosa: non c’è casino, perchè la gente sale x fare un giro, stare di sopra e vedere la città. Pochi venivano giù al bar. Inoltre la maggioranza era di stranieri, pertanto parlano chiaro x farsi capire.

Ci sono due bar, l’altro è x gli alcolici (birra, vino e liquori). La tipa dell’altro bar (che è quella che comanda, simpaticissima) e la tipa del mio bar non hanno fatto quasi nulla. Erano sempre sedute con tramezzini, dolcetti, cocacola… bella vita.

Dopo 5 minuti ero padrone del bar, cassa compresa. Inoltre quando ho detto che sarei dovuto andare via prima: nessun problema, mi hanno sbarcato alle 4 alla London Tower, ma sul foglio ha scritto che ho lavorato fino alle 7. Mitica.

Un salto a casa, una spesa alla Tesco con mamma Rita, un cambio di camicia (da bianca a nera) e sono andato al ristorante Strada, vicino a Regent Street. Dalle 5 e mezza alle 10 e mezza.
Bello, carino, bella esperienza, non incasinato come Fiori in Leicester, un lavoro che mi dava buone sensazioni. Invece non mi hanno preso, dicendo che il mio inglese non va bene e che non so fare il lavoro bene. Sull’inglese le ho dato ragione (alla manager, donna, razza africana, età stimata circa la mia, bella gnocca), sul lavoro no. Infatti faccio notare che gli unici stronzi che hanno lasciato la mancia ai baristi sono stati due italiani che ho servito io e quando sono andato a salutare i miei due colleghi baristi, c’era un francese, che ho servito io, che se ne stava andando e mi fa: X essere il primo giorno sei in gamba, vedrai che migliorerai. Tiè!

Domani ferie. Domenica anche.
Lunedi vedremo.

Giovedi 27 luglio 2006 ore 20:53

E per la serie: Carramba che sorpesa! dalla lontana Italia mia mamma Rita è quiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Stamattina, dopo due ore e mezzo il signor Bain mi ha trovato un lavoretto x domani. Non contento, me ne sono andato fino a Finsbury Park (Bain è in Notting Hill Gate, chi conosce Londra può capire la distanza) dalla cara Anna a passare oltre 2 ore in compagnia. Ormai sono affezionato (o forse assuefatto??)

Dopo l’una sono andato a Victoria Station a recuperare la mamma, in arrivo da Stansted. Siamo andati a casa, abbiamo fatto un giro fin da Carmelo in Pembridge Road a bere un caffè. Volevamo andare al parco ma iniziava a piovere.

Per telefono ho sentito Sabrina, che mi ha passato la Nico.

Ve lo ricordate il giornale milanese "La Notte", che usciva al pomeriggio? Qui c’è ancora, si chiama "Evening Standard" ed esce dopo mezzogiorno.

Un’altra cosa che ho notato è la bassa % di anziani. Se ne vedono pochi rispetto all’Italia, specialmente sui mezzi e in centro.

Giovedi 27 luglio 2006 ore 8:40

Per prima cosa: tante felicitazioni e auguroni a Nicoletta e Roberto che oggi si sposano: evvivaaaa!!!

Sono alla Bain, ho compilato il super questionario e sono in attesa. Mmmmmmm, sembra una sensazione già vista. Però perlomeno qui non paghi l’iscrizione e l’attesa dura fino alle 11. Se il lavoro arriva bene, altrimenti a casa! Di italiani neanche l’ombra in questo scantinato. Certo che da Anna ho trovato proprio dei tipi strani. Ieri il tipo di Cecina che gestiva un pub e adesso è qui da 5 mesi in ostello. Ma come fai???

Ieri leggevo le nuove sentenze sul calcio. L’Italia non si smentisce mai, è il posto dove i furbi vincono sempre. Non lamentiamoci se poi qui all’estero siamo visti così male. Un ragazzo mi raccontava che quando hanno letto sul suo curriculum che era italiano glielo hanno ridato indietro. Con questi sconti di fine stagione hanno accontentato un po’ tutti ed è finita come sempre a tarallucci e vino. Che delusione. E che teatralità, prima lo spauracchio di pene severe, poi una sentenza con pene meno severe e infine una semi amnistia x tutti. Hanno perso credibilità.

Qui il gioco del golf è molto seguito. nei giorni scorsi c’era un importante torneo e la quasi totalità delle pagine sportive era dedicata a questo sport. Un po’ quello che succede da noi x il calcio. Sulla BBC2 addirittura lo facevano vedere in prima serata.

Mercoledi 26 luglio 2006 ore 18:30

Stamattina mi chiama Filippo  dicendo che l’agenzia li paga giovedi prossimo, quindi mi ha chiesto se posso andare io a ritirarli. Domattina passo, così mi presento (ovviamente ha i miei dati) e gli chiedo anche x lavoro.

Oggi nulla come al solito. Mi sa che ho buttato 50 pound, ma soprattutto 2 settimane. Eppure vi giuro che anche oggi un po’ di lavori sono andati. Ma vedi qual è il problema? O sanno fare BENE il loro lavoro (barista, cameriere, per non parlare di pizzaiolo o cuoco) oppure parlano bene inglese oppure accettano lavoracci sottopagati. Oggi un gruppo di napoletani li ha mandati a distribuire panini in bicicletta a 5P all’ora, 3 ore al giorno, 5 days @ week. Sono 3 x 5 x 5 = 75 P a settimana, io ne pago 95 solo x la stanza.
Appena vedo Linda le chiedo cosa succede se me ne vado via prima, e mi cerco un altro posto.

Dopo l’ufficio sono andato a vedermi il nuovo stadio dell’Arsenal. Bello, moderno. Pensa se l’Inter ne avesse uno così. La megascritta in cemento INTER, il superlogo sulla fiancata con la scritta Football Club Internazionale Milano 1908 e poi la scritta "PIRELLI STADIUM"

Adesso me ne vado in giardino a navigare in internet, aggiornare il blog, leggere le email e telefonare con Skype. Grazie ai preziosi consigli di Christian sono riuscito a farlo funzionare anche dal mio PC

Mercoledi 26 luglio 2006 ore 10:20

Rimbalzati anche a Londra, e vai! Ieri sera sono uscito col trio, per salutarli visto che domani se ne vanno. Dopo una sosta al Burger King dove loro si sono sfamati, era già troppo tardi x una birra. Allora siamo andati allo "Sport". Dopo mezz’ora di coda non ci hanno fatto entrare perchè non siamo studenti inglesi. A Soho ci han dato i biglietti x un locale gay. X farci due risate volevamo andare, ma anche li non ci hanno fatto entrare perchè "si vede che non siete gay". Beh, per fortuna. Alla fine siamo andati al Cheers in Regent Street, ma anche li rimbalzati perchè non eravamo accompagnati da tipe.
Sono riuscito a tornare alle 2 facendo un cazzo.

E così rimango "da solo". Mi spiace che se ne vadano. Beh la loro esperienza l’hanno fatta: hanno visto Londra, hanno lavorato, hanno conosciuto gente, e adesso hanno ancora un mese di estate.

Io sono in eterna attesa.

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