Stavolta sono partito da Garbagana, anzi per la precisione dalla frazione San Vito, e mi sono diretto fino a Castellania, paese natale del Campionissimo: Fausto Coppi.
Ecco il video della mia “avventura”
Stavolta sono partito da Garbagana, anzi per la precisione dalla frazione San Vito, e mi sono diretto fino a Castellania, paese natale del Campionissimo: Fausto Coppi.
Ecco il video della mia “avventura”
Welcome to San Leo, in provincia di Rimini.
(giusto per spiegare a quelli che ancora pensano che mio figlio non si chiami LEO)
Qui si sta molto bene, e a Voghera che si racconta?
Ho riletto, con piacere “I Malavoglia” di Giovanni Verga, tra l’altro nell’edizione delle scuole medie che ha quelle preziosissime note che aiutano il lettore a capire meglio parole e locuzioni siciliane.
Quelli che me l’hanno visto leggere hanno esclamato “che noia, che barba, come fai a leggerlo“. Eppure a me piace ed è piaciuto anche questa volta. Mi piace per come è scritto, per quello che racconta, per la storia, la tragedia. Mi piace l’ambientazione, la lingua, lo stile. Mi piace tutto.
Ma anche stavolta, una volta arrivato all’ultima pagina, ho avuto quel senso di sconforto, di malinconia, di rabbia, di tristezza per la storia dei “vinti” Malavoglia.
Il vero problema è confrontarsi con sé stessi
O mia bela Madunina che te brillet de lontan
Tuta d’ora e piscinina, ti te dominet Milan
Sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man
Canten tucc “lontan de Napoli se moeur”
Ma po’ i vegnen chi a Milan.
Ho letto questo libro di Tiziano DJ e Giorgio Macellari, Il “mio” Tucano 185.
Un tuffo nel passato, che io non ho vissuto perché fa parte della generazione precedente alla mia, ma di cui spesso ho sentito parlare.
La nascita di un locale all’avanguardia, che ha cavalcato il sogno di una generazione di giovani, ma che sapeva far ballare e divertire anche i meno giovani con una formula completa che accontentava tutti i gusti musicali e tutte le età.
Oltre ai dischi, al Tucano giravano anche tanti gruppi musicali e tanti artisti famosi, dei nomi talmente altisonanti che adesso ce li scordiamo proprio, qui in zona.
Leggendolo, ci si trova immersi in questa bella avventura che ha coinvolto gli ideatori, i proprietari, i baristi, i dj, i cantanti, ma soprattutto i tanti avventori.
Complimenti agli autori per aver ricordato tutto questo e per aver tenuto tante belle foto, manifesti e locandine e soprattutto tante emozioni nel cuore.
Questa è una di quelle cose che: “sono qui vicino, ma (probabilmente) nessuno conosce”.
Siamo stati al Museo Kosmos – Museo di storia naturale dell’Università di Pavia. E’ in centro, in piazza Botta, di fronte all’ex monastero di San Felice, dove c’è la facoltà di Economia (e altre, ma io ho fatto -anche- Economia e quindi ricordo quella), ma se non lo sai potresti anche non accorgertene.
C’è sempre da imparare nei musei, e quindi per sillogismo anche in questo museo abbiamo imparato e scoperto qualcosa di nuovo. Se capitate a Pavia, prendetevi un’oretta per perdervi nelle sale di Kosmos, ne vale la pena.
Cosa troverete? No, nell’era dello spoiler non vi dico niente, altrimenti che gusto c’è?
Tutto è zuppa, tutto è zuppa !!!
Vostra maestà, tocco il naso con la terra, resto in piedi ai vostri ginocchi, mi dichiaro augusto servitoreeeee della vostra umiliiiiiiissima maestà, comandatemi e vi ubbidirò. E quando maestà vostra comanderà dicendo “ordine comando e voglio” facendo così con lo scettro….così con lo scettro vedete? E dirà: ORDINO ! COMANDO! E VOGLIO! E VOI…. SUDDITI! CANI !!!!! MI DOVETE OBBEDIRE, ALTRIMENTI VI FARO’ IMPALARE!
Soprattutto tuuuu ! Con quella barba e quella faccia da vecchio rimbambito !!!!!!!!!!!!!
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