(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: December 2019

Le Belle Addormentate

Antonio Mocciola, anni fa, scrisse questo libro dedicato ai borghi perduti di un “Italia dimenticata“.

Chissà quanto tempo ci ha messo per visitare queste 82 località che sono state, per un motivo o per l’altro, abbandonate.
Antonio le racconta queste località, ma non in modo pedissequamente descrittivo, tutt’altro. Raccoglie la poesia, la favola, la magia di ciascuno di quei luoghi, che può essere una veduta, un tramonto, una leggenda, una speranza.

In ogni pagina, in ogni descrizione, nasce la voglia di visitare quel posto, prima che definitivamente scompaia, per imprimere nella memoria, spesso l’unico modo possibile, le ultime immagini, le ultime sensazioni che quel luogo ci può dare.

E’ un poeta, il mio amico.

Regali meravigliosi

Il Signore ogni giorno mi fa dei regali meravigliosi che talvolta fatico ad apprezzare, preso dalla fretta, dalla quotidianità, ma per i quali non dimentico mai di ringraziare. Sono fortunato.

Il giornale dei gatti

I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull’ultima pagina
la ‘Piccola Pubblicità’.
‘Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda’.
‘Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria’.
‘Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio.’
‘Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio’.
I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un’oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.

Gianni Rodari – Il giornale dei gatti


Trova cane

Quiz: trova Pisaré. Nonostante il fuoco di sbarramento per non salire sul divano il furbo animale è riuscito nel suo intento… Dove si trova?
(clicca per ingrandire)

Povery

Non serve che rimproveri
Si nasce signori, si muore da poveri.
Non è che se metti un montgomery sei Sean Connery

Artemio

Eh be’ insomma, il treno è sempre il treno, eh.

La voce della luna

Del resto, è solo la curiosità che mi fa svegliare la mattina.

Santa Maria presso San Satiro

Andate in Piazza Duomo a Milano. L’avrete fatto un milione di volte. Prendete Via Torino. L’avrete fatto un milione di volte.
Bene, appena dopo un famoso negozio di scarpe sportive (no, purtroppo non sto parlando di Piazza Affari) c’è uno spiazzo, spesso occupato da un venditore ambulante di fiori e, appena dietro, una chiesa.
Magari non ve ne siete mai accorti e difficilmente l’avrete visitata. Fatelo. E’ la chiesa di Santa Maria presso San Satiro. La frenesia, il rumore, la fretta, scompariranno in un attimo, lasciandovi qualche minuto di penombra, silenzio e, se ci credete, preghiera.

Ma cos’ha di particolare questa chiesa? La storia è questa: c’era una chiesa dedicata a San Satiro, ma Gian Galeazzo Sforza pensò di costruirvi al suo posto una chiesa dedicata alla Madonna, e il progetto fu proseguito da Ludovico Sforza (il famoso “Moro”). Per la realizzazione pare fosse stato interpellato nientepopodimeno che Leonardo Da Vinci, ma poi i progetti furono affidati a Donato Bramante (non il primo pirla che passava, dunque). Iniziano i lavori, passa il tempo e alla fine ci si accorge che dietro l’altare doveva essere realizzato un abside per il coro, ma per farlo sarebbe stato necessario abbattere le costruzioni retrostanti… e non si poteva.
Occaspita! E adesso? Tranquilli, ci pensa il Bramante, che ne inventa una davvero bella.

Entrate in chiesa, e vedete il coro, in fondo. Avvicinatevi, lo vedete ancora. Adesso spostatevi di lato, in una delle due navate e raggiungete il fondo della chiesa. Tah-dah ! Il coro… non esiste! E’ un trompe l’oeil, è appena abbozzato. Fantastico, vero?

E voi siete passati sempre di fretta in Via Torino senza mai vedere questa meraviglia? Male, dal duomo in neanche 5 minuti ci siete. La prossima volta fateci un salto, ma attenzione, gli orari di visita sono molto ristretti.

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