Quiz Trova il gatto 🐱
Livello DIFFICILE (con soluzione)
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PUESIA
Ho letto questo libro, dell'amico Valerio Gasio.
Innanzitutto vanno i miei complimenti a Valerio, perchè, da scrittore non profesisonista, ha tirato fuori proprio un bel racconto. Lui ha già stampato diversi libri, come questo: Ci vediamo a Voghera, ma si trattava di raccolte di foto o di brevi aneddoti e curiosità, questo invece è un vero e proprio romanzo.
La lettura è piacevole, scorre veloce, è avvincente e adeguatamente dosato nelle rivelazioni, nella suspance e nei colpi di scena. Il genere è quello horror e infatti sono chiari i riferimenti al maestro del genere, citato anche nel libro sottoforma di un personaggio della storia, cioè quello Stephen King che è nato e vive proprio nel Maine, luogo in cui è ambientato "Moneghan Island", e dove King ha ambientato diversi suoi successi.
C'è da dire che, come il Maestro, anche l'allievo Valerio si è molto ben documentato: l'isola di Moneghan esiste realmente, così come gli altri luoghi da lui citati, le strade, i villaggi, ecc. E infatti ti porta subito nell'atmosfera statunitense con citazioni che vanno dai The Rascals a Jack Kerouac alla Clarice de "Il Silenzio degli Innocenti", e io ci vedo anche un riferimento al losco hotel di Norman Bates, il killer di "Psycho" (stesso cognome di due dei protagonisti, tra l'altro). Poi, vabbè, mi cita anche Edward Hopper, grandissimo!
I luoghi dove ambientare un horror ci sono tutti e così come i personaggi, compresa una strana gatta. Davvero ben realizzato, considerando che è la sua opera prima è proprio un bel lavoro. Perfettibile, ovviamente, soprattutto nello stile a volte troppo descrittivo e meno d'azione, ma rimane comunque una bomba!
Purtroppo per me, a circa metà racconto ho avuto un'intuizione su come sarebbe andato a finire, ma mi sono gustato lo stesso la lettura, non certo priva di colpi di scena. Consigliatissimo.
E ogni volta che non c'entro, ogni volta che non sono stato ogni volta che non guardo in faccia a niente e ogni volta che dopo piango. Ogni volta che rimango con la testa tra le mani e rimando tutto a domani
Oggi Siro ha incontrato il suo amico Gerardo, detto Gerry,
Quiz livello 4. Trova Milli
#dilloconunacanzone
Parte Sting cantando "I want my MTV", un attimo di attesa e poi viaaaaaa col riff di Mark Knopfler e… fare soldi senza far nulla.
Quiz Livello SUPERFACILE:
Trova Milli
Vedi tetti e case e grandi le periferie. E vedi quante cose sono solo fesserie.
E da qui, e da qui, qui non arrivano gli angeli con le lucciole e le cicale. E da qui, e da qui, non le vedi più quelle estati lì, quelle estati lì…
Questi sono i miei bisnonni materni, vale a dire i nonni di mia mamma. Teresa Borrè, nata il 2 maggio 1865 (la capitale d'Italia era Firenze) e morta il 7 marzo 1950 (i miei non erano ancora sposati). Lorenzo Rebolini, nato il 29 marzo 1856 (sotto il Regno di Sardegna, presidente del consiglio Camillo Benso e re Vittorio Emanuele II) e morto il 15 giugno 1938 (mia mamma aveva 9 anni). Mio zio Renzo prese il nome dal nonno, mente mia mamma prese un nome dalla nonna, infatti all'anagrafe era Maria Teresa, anche se detta Rita.
Anni '80. Una sconsolata Rita stende i panni mentre osserva i lavori per la parziale demolizione del balcone sopra al negozio.
Non mi troverete…MAI!
In questa intervista il pioniere del commercio ci parla di Colleri, frazione del comune di Brallo di Pregola.
Non sono un vuoto a perdere, nè uno sporco impossibile, nè un marchio registrato, nè un prodotto di mercato. Non sono un punto fermo
nè una realtà di base, nè un dato di fatto, nè un dato per perso. Ho un codice segreto, ho un codice cifrato. Non cerco centri di gravità permanenti. Non sono una pratica evasa, non sono una vertenza chiusa: sono come tu mi vuoi. Non sono un vicolo cieco: sono come tu mi vuoi. Nè un pozzo senza fondo: sono come tu mi vuoi.
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