(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: October 2017

Honey sun

Where’s the heaven in this party where the children’re dressed like angels? I’m confused, they’re wasting their kisses in drinks.

Hones sun, where are you? You’re so lovely so pretty, so precious. I wanna go away, escape to a wide open space.

Silly don’t you think it’s so rude? While I’m crying for you under the moon. Silly you’re just wasting your time.

Honey sun. Love cannot be just for dancers, honey sun.
Do you know what’s the right and safe answer? I think nobody knows what true love is, but it grabs your heart and it can save you.. I’m so fed up

There is no one here to give me some hope for a chance.

Parliamo di Milano

Ti accorgi che Milano non è provinciale già dalle scarpe. Io, per deformazione professionale, faccio sempre caso alle scarpe che indossa la gente. A Voghera uno su due calza scarpe di marca. A Milano, in metro, sui marciapiedi, uno su dieci. Qui non si conoscono tutti, e non hanno nulla da dimostrare agli altri passeggiando per via Emilia. 

La campagna è bella, il mare meraviglioso, la montagna è stupenda, ci sono nato. La città ha il suo indiscutibile fascino. Soprattutto nei giorni feriali. C’è di tutto: il turista, l’impiegato in ritardo, l’operaio in pausa, il ragazzino sfaccendato, il taxista che fuma, il cameriere che si destreggia tra i tavolini. Gente stilosa, antropologicamente interessante. E poi i rumori, così diversi, così particolari. A Milano, per esempio, l’inconfondibile e fastidioso stridio del tram che sferraglia sulle rotaie. 

A Milano puoi trovare il locale chic, alla moda, la superlibreria attrezzata e futurista, ma anche il mercatino o il barbiere di una volta, come quello in via Gonzaga (https://goo.gl/maps/BBrz57rKceD2), vicino a Piazza Diaz.

Ricordo quella volta che cenai in Piazza Diaz. Ci si arriva facilmente in auto e quando ci sei capisci di essere in centro, ma ad un occhio poco allenato o poco avvezzo alle gite milanesi puoi ancora nascondere il fatto che ti trovi praticamente ad un passo dalla Madonnina. Esci dal ristorante e la vedi là in alto, nel cielo, sopra a Palazzo Reale. Non male, no? Ovviamente il parcheggio mi è costato quasi più della cena, ma li vale tutti.

La Storia di Voghera

Un libro di Daniele Salerno e Fabrizio Bernini.
Scorre gli avvenimenti successi nella città iriense, a partire dalle tribù liguri in poi.
Sapevate che l’imperatore Ottone II passò di qui?
E che Bovo di Noyers, prima di diventare santo, fu un guerriero?
E che invece il corpo di San Rocco fu fatto rubare dal doge di Venezia?
E il pittore Paolo Borroni dove è sepolto?
Sapevate che sulla Luna (addirittura) c’è un cratere che prende il nome da Giovanni Plana e ci fu un’occupazione russa nel 1799?
Il primo servizio di pulizia delle strade (dallo sterco dei cavalli) fu istituito quando ancora non c’era un sindaco, ma un "mairie", e Arturo toscanini stette un mese e mezzo a Voghera a dirigere "l’Aida" e "La Favorita".
Come si chiamava la famosa "piccola vedetta lombarda" e perchè Carlo Gallini ideò delle banconote?
Tutti conoscono Maserati, ma magari a qualcuno è sfuggito Luigi Callegari o Franco Quarleri.
E infine i più anziani si ricorderanno bene del disastro ferroviario, quelli di mezza età il "caffè alla vogherese" di Sindona, quelli più giovani la sfilata di Valentino e i successi di Flash Parisi, per finire con l’arciere Nespoli.
Insomma, in questo libro c’è veramente di tutto e di più, per capire, per ricordare, per sapere.
In questo modo, quando si transita in piazza Meardi, si va alla piscina Dagradi, o si passa in via Dal Verme, abbiamo coscienza dei personaggi a cui sono state intitolate.

Mille miglia

Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo (Lao Tse)

#smile #bepositive

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