(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: May 2017

Spunta la luna

Quando spunta la luna
tacciono le campane
e i sentieri sembrano
impenetrabili.
Quando spunta la luna
il mare copre la terra
e il cuore diventa
isola nell’infinito.

Federico García Lorca

Storia delle dominazioni di Brallo e Pregola

Ai tempi dei tempi dalle nostre parti abitavano già gli uomini (e presumo anche le donne), come dimostrano diversi ritrovamenti in zona di utensili e manufatti in pietra, in bronzo e in ferro. Nel primo millennio avanti Cristo c’erano i Liguri, divisi tra varie tribù. Ad un certo punto (IV secolo a.C.) sono arrivati i Celti, in pianura, che erano sicuramente più evoluti dei Liguri, i quali sicuramente avranno assimilato innovazioni da parte di questi "Galli" . Nel secondo secolo avanti Cristo arrivano i Romani. Questi privilegiavano maggiormente l’agricoltura rispetto alla pastorizia e alla caccia, quindi fondarono numerose città lungo la via Postumia, nella pianura dell’odierno Oltrepo Pavese e dintorni: Libarna (Serravalle Scrivia), Derthona (Tortona), Iria (Voghera), Piacenza.

Caduto l’Impero Romano, la zona cadde sotto il dominio dei Longobardi (572 d.C.), che avevano come capitale Pavia e si erano convertiti al cattolicesimo. Il re Agilulfo ospitò il monaco irlandese Colombano, che poi giunse a Bobbio e vi morì (615), non prima di aver fondato il famoso monastero, che negli anni successivi divenne un vivace centro di vita religiosa e culturale.

Nel frattempo si era formato il Sacro Romano Impero e per esempio Ottone I di Sassonia rilasciava un diploma dove viene citato per la prima volta nella storia l’abitato di Pregola, scrivendo che è assoggettato proprio a Bobbio.

Più tardi comandò Oberto, marchese della Liguria Orientale, progenitore della stirpe dei Malaspina. Iniziarono a chiamarsi così a partire dal marchese Alberto verso il 1124. Avevano feudi in Lunigiana, in Val trebbia, Valle Staffora e Val Curone. Sia Federico Barbarossa, che Federico II che Carlo IV confermarono ai Malaspina i loro privilegi e i loro possedimenti. Con la divisione del casato tra Spino Fiorito e Spino Secco, i Marchesi di Pregola furono tra i più importanti di quest’ultimo.

Nel frattempo tutta la Lombardia, e quindi anche l’Oltrepo e il Bobbiese, passarono sotto la dominazione del ducato di Milano dei Visconti e degli Sforza. Condividendone le sorti, passò quindi sotto la dominazione francese e poi, nel 1589 con la Pace di Cateau-Cambrésis, sotto quella spagnola.

Ad un certo punto, con il Trattato di Utrecht del 1713 Pregola finisce sotto sotto l’Austria, ma ci rimane poco perchè col trattato di Worms del 1743 si trasferisce finisce sotto casa Savoia (mentre da Pavia in su rimane territorio austriaco). Scusate queste mie imprecisioni: non sono uno storico, solo un dilettante: il primo trattato pose fine alla guerra di successione spagnola, il secondo rimescolò un pochino le carte per aggiustare gli attriti. Il trattato di Aquisgrana ribadì le stesse cose.

A questo punto venne istituita la provincia di Voghera che comprendeva l’Oltrepo Pavese e il Bobbiese, nonchè la parte bassa dell’attuale provincia di Alessandria e un pezzo di Liguria. Per capirci da Busalla a Cantalupo Ligure. Dopo la parentesi di Napoleone, nel 1815 viene istituita la provincia di Bobbio. Da Godiasco in su è tutto il territorio di questa provincia. Ne ho parlato in questo articolo: clicca qui.

La provincia di Bobbio e quella di Voghera nel 1859 sono inglobate nella nuova provincia di Pavia, ma nel 1923 c’è un riassetto e alcuni comuni finiscono nella provincia di Genova (come Fontanigorda e Gorreto), altri nella provincia di Piacenza (come Bobbio, dove ci fu un sollevamento popolare, perchè i bobbiesi non volevano assolutamente esser soggetti a Piacenza)) e altri rimangono in quella di Pavia, come Pregola.

E siamo quindi arrivati ai giorni nostri, Pregola fa parte della Repubblica Italiana e nel 1958 il comune ha cambiato denominazione, aggiungendo il nome del Passo del Brallo a quello di Pregola diventando comune "di Brallo di Pregola"

Ecco un mio articolo sul COMUNE DI PREGOLA
Ed un altro sul cambio del NOME DEL COMUNE

Teomondo Scrofalo

 Asta Tosta. È lui o non è lui? Ceeeerto che è lui: il dipinto dell’esimio maestro Teomondo Scrofalo !

Incontri ravvicinati

E centomila occhi si voltarono
a guardare il cielo
con un sospiro leggero,
da quella parte sì, e da quella parte che
sarebbero venuti, loro

 


La via longa

LA VIA LONGA
Lunghezza itinerario: km 18
Dislivello in salita: m 1803 – dislivello in discesa m 1712
Difficoltà: EE
Segnaletica: FIE due triangoli blu – CAI (bianco-rosso)
Periodo consigliato: primavera, estate e autunno Cartografia consigliata: 1:10.000 – CTR Regione Lombardia 

Dalla cima del Monte Penice, dove si può visitare il Santuario di Santa Maria, si scende verso il Passo della Scaparina, attraversando per un breve tratto le verdi radure che si trovano su questa vetta; inoltrandosi poi in una abetaia, si imbocca il sentiero, discretamente impegnativo, caratterizzato inizialmente da un forte dislivello. Giunti al Passo della Scaparina si prosegue sulla SP 89 per circa 1,5 km per poi deviare a sinistra ed immettersi in uno stretto sentiero che attraversa una pineta in cui si possono osservare anche alcuni Cedri del Libano (Cedrus libani), conifere alloctone originarie dell’Anatolia, della Siria e del Libano. Si arriva sulla strada asfaltata che porta al paesino di Ceci, si attraversa e si prosegue imboccando il sentiero che si inoltra dentro la faggeta fino a raggiungere il Piano della Crocetta. Si scende nuovamente sull’asfalto e si raggiunge il paese di Brallo in cui si può approfittare per fare una sosta utilizzando i punti di ristoro offerti da questa ridente località. Sempre seguendo la strada asfaltata, si prosegue verso Bralello e appena prima di entrare nel paese si imbocca il breve sentiero (circa 500 m) sulla sinistra che sale deciso verso la frazione Bocco. Arrivati a Bocco si attraversa il paese, si raggiunge la grossa fontana, un tempo usata come abbeveratoio per il bestiame, e si risale imboccando il sentiero 109. Anche questo tratto di strada sterrata è abbastanza impegnativo perché caratterizzato da un discreto dislivello e da un fondo non proprio agevole. Si sale seguendo il sentiero che attraversa una fresca faggeta e si arriva fino al crinale circondato da prati e da cui si può godere di uno spettacolare panorama sulla valle Staffora e la valle Avagnone. A un certo momento comparirà un bivio, evitando di scendere verso sinistra (sentiero che porta ai Piani di Prodongo), si prosegue dritti e si continua a salire verso il Monte La Colla e il Monte Terme fino a incrociare la stradina che conduce al Monte Lesima, una volta attraversata, si segue la curva di livello alternata da radure e da boschi di faggio, fino a raggiungere il Colle di Pej, dove incontriamo nuovamente la strada asfaltata che in circa 10 minuti ci porta al passo del Giovà.

Pensione

Dunque, nel 2043 avrò (sempre se ci arrivo, il che non ha alte probabilità) 69 anni. Sono esattamente 20 anni che verso contributi, e me ne mancano ancora 26. Tra l’altro immagino che €1178 non saranno proprio tantissimi nel 2043.

Va beh, un altro motivo per prendere la vita positivamente, tanto non cambia nulla.
#bepositive

Siro del Brallo – Puntata 18 Bralello

Oggi il cavaliere ci parla di….BRALELLO !

Bralello è un paese dell’Appennino Pavese a poca distanza dal Passo del Brallo

Drogato drogato drogato

"che bella giornata, non bado alla gente che guarda sconvolta, ormai ci sono abituato, sono vaccinato, sono controllato, si pensa ormai addirittura in giro, è chiaro che sono drogato"

This is your life

Questa è la tua VITA. Fai ciò che ami, e fallo spesso. Se non ti piace qualcosa, CAMBIALA. Se non ti piace il tuo lavoro, smetti. Se non hai abbastanza tempo, smetti di guardare la TV (o navigare su internet)

Se stai cercando l’AMORE della tua vita, FERMATI; arriverà quando inizierai a fare le cose che ami. 

Smetti di analizzare, LA VITA E’ SEMPLICE. Tutte le emozioni sono belle. Quando mangi, apprezza ogni boccone come fosse l’ultimo. APRI LA TUA MENTE, le tue braccia e il tuo cuore alle nuove idee e alle persone, sono le differenze che ci uniscono. Chiedi alla persona che ti è vicina qual è la sua passione, e condividi il tuo sogno con lei.
VIAGGIA MOLTO; perderti ti aiuterà a trovare te stesso. Alcune opportunità vengono UNA VOLTA SOLA, coglile. La vita è fatta dalle persone che incontri e le cose fatte con loro, quindi esci e inizia a creare. Vivi il tuo SOGNO, e condividi la tua PASSIONE. 
LA VITA E’ BREVE.

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