(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: December 2016

5 anni fa

Il 2016 sta per finire, un altro anno che se ne va. Ne ho già messi in cascina un po’. Pensa a 30, 20, 10 anni fa… e anche solo a 5 anni fa, come in questa foto. Sono cambiate un po’ di cose in 5 anni. Alcune le ho perse, altre guadagnate, è la vita che bilancia le cose. Tra i guadagni c’è senz’altro la salute, che fortunatamente non mi ha (ancora) abbandonato e gli Amici. Tanti c’erano e si sono confermati tali, e questo è un guadagno consistente. Altri li ho trovati in questi ultimi anni. Ricordo sempre le parole di Francesco, che era in camera con me in ospedale nel 2014 che, facendomi notare che non passava giorno senza che qualcuno mi venisse a trovare mi disse: "devi essere orgoglioso dei tuoi amici, perché l’amicizia non si compra" Infatti l’ho scritto con la A maiuscola. C’è un’altra cosa che inizia con la A maiuscola, faccio solo presente al destino che io non ho vinto nessun iPhone all’Esselunga, né in altre lotterie di Natale, quindi se si vuol mantenere fede al proverbio mi aspetto qualcosa nel 2017. BUON ANNO A TUTTI
#bepositive

 

#oggiunagioia

Bebe Vio con le sue "gambe coi tacchi": che donna!

E voi di cosa vi lamentate? Lei ha perso gambe e braccia…. ma poi ha vinto le olimpiadi!

#oggiunagioia

3 cravatte

Questo 2016 sta per tramontare e il ricordo più bello è dato da tre pezzi di cravatta. Non sono della stessa cravatta, ma di tre cravatte diverse.
La prima è quella del matrimonio di Oriana e Fabio.
La seconda è quella del matrimonio di Michela e Matteo.
La terza quella del matrimonio di Paola e Umberto.

 

La lottatrice col velo

Turchia, la lottatrice con il velo
che non piace ai conservatori

Kübra Dagli, campionessa di taekwondo, è stata attaccata:
«Piedi nudi, testa coperta, le cosce e i fianchi esposti, sei solo una merce»

articolo del Corriere della Sera

 Il rispetto delle donne parte anche da questo. 

In Italia discutiamo sulla libertà delle donne di vestirsi come vogliono senza dover correre il rischio di essere molestate (fisicamente o psicologicamente), qui si insulta un’atleta per quello che fa.

Mi piacerebbe conoscere l’opinione delle mie amiche.

E mi fa amaramente sorridere che, girando pagina del Corriere, leggo che la Boldrini è andata a manifestare in Calabria per difendere la dignità delle donne.

Sara Credo che in alcuni stati e da alcuni religioni le donne non verranno mai rispettate. Credo che ogni donna abbia il diritto di vestirsi come crede senza timore. Ma forse é utopia. Ammiro chi ha la forza ed il coraggio di essere se stessa nonostante tutto e tutti.
 
Sabrina Una donna deve essere libera di pensare,di agire,di parlare e do vestirsi come vuole. Ma purtroppo questo non è sempre possibile causa gli usi e costumi di certi state e di certo religioni
Miky Hai chieso l’opinione delle tue amiche ma credo che questo post debba far riflettere sopratutto noi maschietti: da secoli, in ogni parte del mondo e nelle forme più svariate, molti di noi provano ad arginare, isolare, ghettizzare le donne… Credo sia la forma più triste e meschina per evidenziare la paura del nostro sesso davanti a tanta tenacia, intelligenza, bellezza e manifesta superiorità femminile…
Valeria Penso che opinioni ,insulti ,complimenti e lodi debbano essere rapportati a chi li esprime …per me uomini,se così si possono chiamare ,che pensano in questo modo non sono degni ne di un monito ne di una riflessione ….quando il livello è troppo basso direi che lo snobismo è l’unica strada da seguire …
Anita Hai chiesto l’opinione delle tue amiche ma credo che questo debba far riflettere soprattutto la categoria uomini. Quelli con la U maiuscola però! Il rispetto per le donne in certi paesi purtroppo non ci sarà mai ed è incredibile e assurdo nel 2016! Ogni donna deve essere libera di vestirsi come crede e per questo non dovrebbe essere né giudicata né rischiare violenze eppure succede. Si parla anche di parità tra uomo e donna e anche qui ancora non ci siamo basta pensare che l’ONU aveva la possibilità di nominare una donna a capo della stessa ma ha scelto un uomo..e avanti così si va solo indietro!
Barbara Io credo sia soprattutto questione di buonsenso.. e finché un velo genererà reazioni sia da una parte (pro) sia dall’altra (contro) … la strada è ancora lunga…
 

La Rovere Grossa è caduta

Ne avevo parlato in questo articolo.  E anche in questo articolo. Sto parlando della millenaria rovere che stava a Pieve di Montarsolo, frazione del comune di Corte Brugnatella (PC).
Da qualche anno aveva, come dire, l’encefalogramma piatto. Orta è proprio caduta. Che triste: ha aspettato mille anni per morire proprio nel 2016. Caduta, schiantata al suolo. Riassorbita dopo tanto tempo dal sottobosco circostante. 
Quante volte sono stato sotto i suoi rami, per una breve sosta. Era rassicurante sapere che lei era lì "da sempre". 

Foto di Gabriele Malaspina

Siro del Brallo – Puntata 16 – Pregola

Pregola un tempo era capoluogo del Comune. Siro ci racconta quando e come ci andava.

 

Il vecchio e il mare

"Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce."

W la democrazia (forse)

Evviva la democrazia.
La democrazia è bella!
La democrazia è fondamentale.
La democrazia è progresso.
Occorre rispettare la democrazia.
In Italia siamo democratici.
In Europa siamo democratici.
In Occidente siamo democratici.
L’Unione Europea è basata sulla democrazia.
Il popolo è chiamato alle scelte.
Il popolo ha sempre ragione.
La maggioranza determina le scelte.
Evviva la democrazia.
L’arma del popolo sta nel voto democratico.
Nel Regno Unito c’è chi vorrebbe uscire dall’Unione Europea.
Ah ah ah che ridere.
Tanto non ci riusciranno mai.
Comunque che ci provino.
Facciano un referendum.
Siamo in democrazia.
Toh lo fanno veramente.
Tanto non vincono.
Toh hanno vinto.
Escono dall’Unione Europea.
Populisti.
Ignoranti.
Non capiscono un cazzo.
Snob.
Gli inglesi sono gente strana.
Non si meritano niente.
Di sicuro la loro economia andrà male.
Perle ai porci.
Evviva la democrazia.
Per fortuna che in USA ci sarà un presidente donna.
E democratico.
Trump non ha scampo.
Chi ha un minimo di sale in zucca vota Clinton.
E noi sappiamo che in democrazia vince chi prende più voti.
Cioè la Clinton.
Ehi ha vinto Trump.
Impossibile.
Ma chi lo ha votato?
Razza di ignoranti.
Bifolchi.
Populisti.
Capre!
Avranno ciò che si meritano.
Dovrebbero togliere il voto a certe persone.
Ma dico io, ma come si fa a votare Trump?
Inconcepibile.
Li avranno drogati.
Li avranno circuiti.
Adesso l’economia avrà un tracollo.
Ma non pensiamoci.
Pensiamo a casa nostra.
Pensiamo all’Italia.
Fortuna che qui si fanno le riforme.
Come dice una canzone:
"Riforme ci vogliono….riforme!"
"Perchè il partito ti può aiutare…"
L’Italia è proiettata verso il futuro.
Con questa riforma.
Magari è perfettibile.
Ma meglio farla che non farla.
Gli italiani di sicuro vogliono fare un passo avanti.
Sarebbe inconcepibile la servile accondiscendenza alla vecchia politica votando no.
Quindi è sicuro.
Vincerà il si.
Anche perchè altrimenti.
Crollano le borse.
Si vota.
Vince il no?
Assurdo.
Ci vergognamo di essere italiani.
Ignoranti.
Populisti.
Arraffoni.
Mafiosi.
E’ stato un voto personale.
Senza entrare nel merito.
E’ stato un voto "contro".
Non è giusto.
Li avranno ingannati.
La gente non si informa.
Vota per simpatia.
A certa gente non dovrebbero neanche permettere di votare.
Buzzurri.
Se ne pentiranno.
Evviva la democrazia.


Vignetta di "Vignette di AGJ" http://vignetteagj.blogspot.it/2016/06/imbecilli.html

Gran Premio del Passo del Brallo

Rime

Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Cinquantunesima puntata (le altre le trovate guardando qui)

Uno strumento molto utilizzato è stato quello dei cartelli in rima. Si tratta di cartelli che hanno come scopo principale quello di illustrare il prezzo della merce, ma per farlo utilizzano una breve frase in rima. Questo strumento è stato molto apprezzato dalla clientela, che si incuriosisce davanti a questi cartelli e si sofferma davanti alle vetrine, o all’interno del negozio, per leggerli, anche se l’articolo esposto non è di loro interesse. L’iniziativa dei cartelli in rima è nata prendendo spunto da un’idea molto simile che mia mamma Rita aveva utilizzato per molti anni nel proprio negozio, ed ha avuto talmente successo che è diventato un punto fermo della politica d’immagine di Piazza Affari. 

I cartelli in rima attirano l’attenzione della clientela potenziale 

Il passante, o il cliente, si diverte a leggere queste frasi e rimane più facilmente impressionato dagli oggetti in vendita.
Ecco riportati alcuni esempi di scritte apparse ultimamente su questi cartelli:

  • La felpa della Kappa a questo prezzo non mi scappa.
  • Sulla neve sono un portento e con il prezzo non ti spavento.
  • Per la montagna e la città qui costa quasi la metà.
  • Senza rimpianto: costo poco e valgo tanto !
  • Che colore interessante, ed il prezzo è invitante.
  • Il modello Peuterey piace a lui e piace a lei.
  • A scuola di bellezza son promossa, son giacca calda bella e rossa.
  • Il cappotto è proprio bello ed il prezzo è sempre quello.
  • Il maglione è caldo ma leggero, non mi sembra neanche vero.
  • La manica è staccabile, il piumino è formidabile.
  • Per comprarmi spendi poco denaro, sono bello e poco caro.
  • Il maglione morbidino, costo solo un ventino.
  • La giacca è molto bella, costa meno della mortadella.
  • Ma che linea elegante, un modello che piace a tutte quante.

Un caro amico, Giovanni, dice sempre che a suo parere la particolarità di questi cartelli non sta tanto (o non solo) in quello che c’è scritto, ma sul dove sono stampati: quasi sempre carta riciclata, che rende ogni foglietto davvero unico. L’espressione usata è "fogli della focaccia", per intendere che sull’altro lato potrebbero realmente esserci pagine di qualunque tipo.

Emozioni

Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore. E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c’è. Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi…emozioni

Il mitico Rolling Stone

Che onore!

Andate sul sito www.rollingstonemilano.com

e scendete in basso fino a dove inizia con "…UN ALTRO MITO CHE SE NE VA’.

è riportato un articolo che avevo scritto nel febbraio del 2009, questo:

www.fabiotordi.it/blog/?p=674

 

 

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