(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: March 2012

Nati con la sciarpa

Anche la sciarpa ha diversi modi per essere portata: ci sono almeno 8 differenti tipi di nodi, vediamoli:

  1. Nodo semplice: mettete la sciarpa al collo e fate un nodo: più semplice di così! Non tirate troppo perchè soffochereste. Regolate i due lembi per farla cadere bene.
  2. Giro semplice: fate fare alla sciarpa un giro intorno al collo: semplice…ma efficace!
  3. Giro con nodo: è una variante di quello precedente, dopo aver fatto un giro fate anche un nodo. La sciarpa sarà più stabile.
  4. Doppio giro: è come il giro semplice, ma, come dice il nome, prevede due giri. Occorre una sciarpa più lunga.
  5. Nodo francese: è quello che io uso più spesso (e chi se ne importa direte voi). Prendete la sciarpa, piegatela a metà nel senso della lunghezza. Mettetela al collo e fate entrare i due lembi nel cappio che si viene a formare. Et voilà, il gioco è fatto.
  6. Incrocio: è uno stile British. Mettete la sciarpa al collo e fate scendere il lembo destro a sinistra e viceversa. I due lembi vanno sotto la giacca.
  7. Il falso nodo: prendete un lembo della sciarpa e fate un nodo, poi fateci passare l’altro lembo. Otterrete un "cappio" da indossare. Appare come un nodo di cravatta ed è adatto per sciarpe di materiale leggero.
  8. Per finire inserisco il video di un ulteriore nodo: quasi complicato come fosse anche questo il nodo di una cravatta

AirDroid

Avete un dispositivo con sistema operativo Android ? Per gestirlo dal computer cosa usate? Molto probabilmente un programma scaricato dal sito del produttore del vostro aggeggino e una connessione via cavo (o al limite via bluetooth).

Adesso ci viene in aiuto questo fantastico programmino che non necessita di istallare alcunchè sul pc, quindi permette di gestire il cell/tablet da qualcunque pc con qualunque sistema operativo. Basta una rete wireless, un browser istallato sul pc e un app istallata su Android che si chiama, appunto, Airdroid.

1) Cercatelo nel Market
2) Scaricatelo
3) Istallatelo
4) Avviatelo

e fin qui è facilissimo, ma adesso sarà ugualmente facile:

5) Airdroid vi indica un indirizzo IP, simile a questo: "192.168.0.102:8888" e una password di 4 caratteri tipo questa: "qr72"
6) Ora sul pc aprite un browser (per essere il più chiaro possibile: Mozilla Firefox oppure Chrome oppure Internet Explorer -ma questo meglio di no, è indicato come "non raccomandato"- oppure Safari oppure…quello che volete)
7) Nella barra degli indirizzi scrivete l’indirizzo IP (nel nostro esempio scrivete "192.168.0.102:8888". Attenzione ai due punti prima di "8888"
8) Vi verrà chiesta una password, inserite quella letta su Android
9) Fatto !

Avete davanti a voi una specie di Desktop virtuale. Potete vedere e scaricare le foto, i filmati, le canzoni e tutti gli altri contenuti del vostro dispositivo. Potete vedere i messaggi, e utilizzare il pc per inviarli. Puoi gestire le applicazioni, i contatti, insomma tutto !

Ovviamente è possibile fare anche l’upload di file sul telefono. Veramente ben fatto. E per giunta gratuito. App da 5 stelle ! Siete a casa di un vosto amico e volete passargli le foto fatte col vostro cell, oppure lui vi deve mandare una nuova suoneria che ha sul computer? Senza istallare nulla, con airdroid è possibile!

Grazie a Manu x la segnalazione !

Miss Margherita 10

Ci sono i vegetariani che non si nutrono di cibo animale. Ci sono quelli che mangiano solo carne, quelli che mangiano solo sassi e poi c’è lei: Miss Margherita, che si nutre di sole pizze! Altro che Superman!

Dove sarà andata stavolta a degustare le sue pietanze preferite? Scopriamolo subito!

Marinella di Ponte Nizza (PV)
Pizza
: sostanziosa e dolci casalinghi
Locale: folkloristico con tocco ruspante
Personale: autoctono
In una parola: CASERECCIA

Che mezzo utilizzerà la misteriosa Miss Margherita per le sue peregrinazioni culinarie? Per me usa la moto:

Da Cecco di Milano (MI)
Pizza
: ricca, conforme ai canoni della pizza napoletana
Locale: tipico e avvolgente
Personale: cordiale e prof
In una parola: BELLE EPOQUE

Nettuno di Rapallo (GE)
Pizza
: nella norma
Locale: ottima posizione
Personale: variegato
In una parola: MARITTIMO
(Maggiormente consigliato per il pesce)

L’Ancora di Casteggio (PV)
Pizza
: farcitura abbondante
Locale: pulito e ben tenuto
Personale: cordiale
In una parola: AMALFITANA
(Nota positiva: bruschetta offerta dalla casa nell’attesa della pizza)

—-

Vedo che tutto sommato stavolta le recensioni sono abbastanza positive: sarà stata la fame o sono stati bravi i pizzazioli? Un giro in collina, uno nella metropoli, un salto al mare e infine ancora in Oltrepo Pavese. Ottima scelta Miss, arrivederci alla prossima ! E speriamo di non dover aspettare tanto come il cliente qui sotto:

Siro del Brallo – 4

Un’intervista a Siro del Brallo, fatta a febbraio, proprio il giorno del suo compleanno. Nelle prossime videointerviste dobbiamo migliorare l’audio, promesso!

Ne approfitto per segnalarvi che è on-line il nuovo sito che contiene tutte le interviste:

www.sirodelbrallo.eu

e la pagina su Facebook: clicca su "mi piace" !

www.facebook.com/sirodelbrallo

Siro del Brallo, che all’anagrafe è Ciriaco Tordi, nasce a Ponti, piccolissima frazione dell’allora Comune di Pregola (attualmente Comune di Brallo di Pregola) il 5 febbraio 1930.

Già da ragazzino viene iniziato al commercio dal padre, Michele. A quei tempi si comprava e vendeva qualunque cosa: dai generi alimentari, alle stoffe, fino alle sigarette. Il giovane Siro si appassiona di quel lavoro e inizia a viaggiare per i paesi della zona, vendendo i suoi prodotti porta a porta, come si usava allora.

Negli anni ’50 si sposa con Rita, che fa la maestra e vive a Zerba, un paese dall’altra parte del monte Lesima. La coppia di sposini si trasferisce a Brallo, paese che stava proprio allora acquistando importanza per via della strada appena inaugurata, tant’è che ben presto diverrà sede comunale. Siro prova ad aprire un piccolo negozio, ma i tempi non sono ancora maturi: la gente non è abituata a recarsi negli esercizi, il sistema di vendita più utilizzato è ancora quello a domicilio.

Negli anni ’60 il grande salto: l’inaugurazione del negozio nella sede attuale, l’abbandono di altre tipologie di prodotti per il solo settore dell’abbigliamento e dello sport. Nasce “Il Negozio del Risparmio” ed è subito boom di vendite. Il proverbio dice che i flussi di commercio sono come l’acqua, che dal monte scende a valle. Siro invece riesce a stravolgere anche questo assioma e porta dalla pianura fino al Brallo gente a frotte, fiumane, maree, ondate, schiere, caterve, turbe, torme, branchi: gruppi, folle e moltitudini! Tutti si inerpicano per le strade di montagna per raggiungere il negozio di Siro del Brallo.

Negli anni ’70 e ’80 i clienti aumentano vertiginosamente, grazie alla politica dei prezzi più che bassi rispetto ai negozi tradizionali, all’aumento dei praticanti nelle varie discipline sportive e all’affermarsi dei prodotti di marca, che Siro propone a prezzi molto inferiori a quelli esposti nei negozi delle città.

Come nasce questa intuizione? Siro ha un vastissimo giro di conoscenze nel settore e un grandissimo fiuto negli affari. Grazie a queste doti riesce a trovare continuamente articoli di qualità a prezzi ridotti, sia perché i fornitori sanno che lui compra in grandi quantità, sia perché hanno piena fiducia in lui: un uomo d’altri tempi, uno per il quale la parola data è come un impegno firmato col sangue. Siro è abile nelle trattative, dopo una pluridecennale esperienza riesce sempre ad ottenere forti sconti. Inoltre adotta una politica che sostiene “guadagna poco ma vendi tanto”: lui si accontenta di un piccolo margine di guadagno e in questo modo riesce a esaurire grandi quantità di merce in poco tempo.

In quegli anni Siro inizia a diventare un nome che travalica i confini del territorio del pavese montano: i clienti iniziano ad arrivare, grazie solo ed esclusivamente al passaparola, da Voghera, Pavia, Vigevano, da Bobbio, Piacenza, da Tortona, Novi, Alessandria, da Genova, da Milano, da località ancor più lontane. Tutti sanno che salendo al Passo del Brallo c’è un negozio speciale, quello di Siro, pieno zeppo di articoli di qualità a prezzi ottimi.

Nel frattempo si affermano sempre più gli sport invernali, e anche nella zona aprono impianti sciistici: a Cima Colletta, sul Monte Penice, a Casamatti, al Pian del Poggio, a Caldirola e anche a Brallo. I turisti accorrono da tutte le parti e molti si fermano nel negozio di Siro a fare spesa: sci, attacchi, scarponi, giacche, pantaloni, maglioni. Siro Sport offre allo sciatore un’attrezzatura completa che gli fa risparmiare tanti bei soldini: lo sci diventata a portata di tutte le tasche.

Una delle caratteristiche peculiari del negozio è la porta di ingresso chiusa: per entrare occorre suonare il campanello, mentre alla cassa di formano delle lunghe file in attesa di pagare e accaparrarsi l’affare del momento. Non di rado, nell’attesa, la gente approfitta di qualche altra occasione e il sacco di nylon trasparente (un altro “marchio di fabbrica” di Siro) all’uscita diventa sempre più grande. Da Siro passano tutti: dai nonni ai nipoti, intere generazioni di clienti sono arrivati fino a Brallo per respirare aria pura, fare un giro nella natura, pranzare in qualche locanda tipica e soprattutto per fare un fruttuoso giro nel Negozio del Risparmio.

A partire dagli anni ’80 si afferma anche il primo figlio di Siro, che con l’insegna “Ivo del Brallo”, apre negozi a Voghera, Casei Gerola, Cervinia e, ovviamente, a Brallo, seguendo le orme del padre offrendo articoli di marca a prezzi più che vantaggiosi.

Una decina di anni dopo anche la figlia, Cinzia, si butta nel settore aprendo col futuro marito Daniele i negozi “Pianeta Sport” a Brallo e Voghera, proseguendo la tradizione di famiglia.

Infine negli anni 2000 il terzogenito Fabio gestisce per qualche anno “La Favola”, sempre al Passo del Brallo, e inaugura il negozio “Piazza Affari”, a Voghera. Tutti i figli ora gestiscono in modo indipendente i loro negozi,  sempre seguiti dall’occhio vigile, amorevole e prodigo di consigli del padre.

Ma Siro, il vecchio leone, siede sempre stabilmente al posto di comando nel suo negozio, con la collaborazione preziosa di donna Rita e l’aiuto di centinaia di commessi che si sono succeduti negli anni, di cui diversi hanno intrapreso a loro volta una via imprenditoriale: alcuni hanno continuato a fare l’addetto alle vendite in altri esercizi, altri gestiscono o sono proprietari di punti vendita, altri ancora sono diventati rappresentanti, o grossisti, c’è stato anche chi ha aperto una catena di negozi di articoli sportivi a livello nazionale.

Eh si perché Siro, oltre che per i suoi figli, è stato un maestro per tante altre persone che hanno in qualche modo hanno avuto a che fare con lui (commessi, clienti, fornitori, amici) e che da lui hanno carpito le tecniche di vendita, le politiche di acquisto, la gran voglia di lavorare e di accontentare sempre il cliente, il sapersi accontentare con umiltà, la felicità di vedere uscire sempre i clienti col sorriso. Il metodo Siro ha avuto tantissimi seguaci lungo gli anni e da sempre il nome Siro, per tutti gli operatori del settore ha sempre voluto dire onestà, lealtà e garanzia. Parole che, purtroppo, indicano qualità sempre più rare.

Il Cavaliere della Repubblica Siro (onorificenza conferitagli negli anni ‘90) ha passato gli ottant’anni, ma per lui è sempre fondamentale ancora oggi riuscire a presentare ai propri clienti prodotti sempre nuovi a prezzi ancor più concorrenziali di una volta. Se volete andarlo a trovare vi aspetta sempre a braccia aperte nel suo negozio, unico, inimitabile, in Via della Pineta a Brallo, dove cercherà di soddisfare esigenze di tutti anche se, come dice lui:
non è facile ! 

Fabiobook

Dopo 4 anni questo blog cambia grafica. Devo dire che a me la grafica precedente piaceva molto (e poi negli anni l’avevo personalizzata parecchio), ma per motivi anche un po’ tecnici coi quali non sto a tediarvi, ho deciso di cambiare. Vi dico solo che, visto l’alto numero di modifiche che avevo apportato, non era quasi più compatibile con le nuove versioni di WordPress, il "motore", su cui gira fabiotordipuntoit. Già in versione beta ho ricevuto critiche sul fatto che il nuovo stile fosse troppo facebook-like, ma sinceramente a me la cosa non spiace: è più pulita.

Spero che possa piacere anche ai miei lettori, visto che io scrivo per me stesso, ma anche per voi: è divertente e piacevole incontrare ogni tanto qualche amico o conoscente che mi dice: leggo il tuo blog ogni tanto / spesso / sempre. Negli ultimi tempi mi capita spesso, è un buon segno.

Fatemi sapere se vi piace e datemi suggerimenti, idee, consigli, critiche!!!

Riserva rosa

Ogni tanto i giornalisti tirano fuori la solita storia delle "quote rosa": in politica, nelle aziende, ecc.

Si discute sul fatto che ci siano poche donne nei posti di potere e si vorrebbe far si che, per legge, alcuni posti siano riservati alle esponenti del gentil sesso.

A me sembra una stupidata.

Addirittura a Milano hanno osservato che ci sono molte più vie intitolate agli uomini che alle donne e si propone di fare una rivoluzione toponomastica.

Io dico: ma veramente le donne sarebbero d’accordo con questo? Non sarebbe umiliante? Io non sono né maschilista né tantomeno femminista. Ritengo che le donne e gli uomini siano diversi, che ognuno svolga un proprio ruolo nella società che non si confonde con l’altro sesso. E questa è una cosa positiva. Ci sono cose "da uomini" e cose "da donne", oggettivamente. Poi ci sono le eccezioni, come è naturale che sia, ma è bello quando una donna è "donna" e un uomo è "uomo".

Intendiamoci: non sto parlando di lavori, professioni, o ruoli: una donna è "donna" anche quando è presidente di un CDA di una grande azienda. Sto parlando di stile, di modo di fare, di essenza.

Per tutto il resto, sono assolutamente convinto che le donne e gli uomini siano assolutissimamente identici, entrambi potenzialmente pronti per posti di comando di qualunque tipo. Ma questi posti vanno conquistati, a mio parere. Le quote rose non servono a niente.

Vi faccio un esempio: nell’ultimo governo Berlusconi c’erano tante ministre. La Gelmini mi sembrava qualificata per fare il ministro, altre magari un po’ meno, quindi avrei preferito che al loro posto ci fosse stato qualcun altro, donna o uomo che fosse. Quindi è inutile "imporre" per legge le donne, sarebbe per giunta molto dequalificante: sarebbero sempre sospettate di essere lì in quanto donne e non in quanto persone valide, e questo non lo trovo per niente giusto.

Un po’ come fossero create delle "riserve indiane", per dare un contentino. Insomma, un’ennesima follia partorita dal "politically correct" (politica che io odio fortemente, se non si fosse ancora capito, e che invece la sinistra ama tanto… chissà poi perchè, pensano forse che il fatto che inizino i loro comizi con "italianE e italianI" li faccia apparire migliori di quanto siano?  La solita supponenza del primato morale alquanto campato per aria….)

PVN – News e notizie dalla provincia di Pavia

PV News, l’aggregatore di notizie di Pavia e provincia, si è rinnovato. Abbiamo lavorato per rendere il sistema di ricerca notizie più efficiente e una grafica che mostra le notizie più recenti inserite in una griglia.

In questo modo con un rapido colpo d’occhio potete avere un’idea di cosa è successo nella nostra provincia, in base alle notizie delle testate on line.

A proposito: se avete altre testate locali da suggerire da utilizzare come fonti di notizie scrivete a redazione@pvnews.it

Connectify

Mi capita di navigare col pc portatile usando una chiavetta TIM. Mi sono chiesto: posso sfruttare la connessione anche con un tablet o con lo smartphone? Se avessi un Mac non ci sarebbe problema, il sistema operativo permette di condividere la connessione. Ma con Windows? La risposta è Connectify, un simpatico software che fa quello cercavo.

Lo si trova qui: www.connectify.me
L’ho istallato, ho scelto un nome per la rete, una password e l’ho avviato: fatto! E adesso quando sono connesso col netbook sono connesso anche col cell :-)

Molto comodo, no?

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