Mi arriva un sms di mia sorella che mi dice che deve scrivere una giustificazione per mia nipote (cioè sua figlia) per la scuola e mi chiede se, secondo me, si scrive FAMILIARI oppure FAMIGLIARI.
Io farei così: se dovessi usare l’aggettivo nel senso di "qualcosa che riguarda la famiglia", metterei la GL, e quindi famiGLiari. Se invece intendessi dire "ben noti, abituali", scriverei con la L, quindi famiLiari. A questo punto, dopo aver sparato la mia cazzata del giorno, cerco di informarmi su internet. Non prima di aver suggerito una scappatoia a mia sorella: scrivere "DI FAMIGLIA" !
Tralasciamo yahoo anwser, dove ognuno dice la sua, trovo sul sito del Corriere della Sera una riflessione a firma di Ivana Palomba, che dice che le due espressioni sono altrettanto valide, anche se la prima è forse più usata e più corretta (quella con la L). Fa anche dei riferimenti a vari scrittori che volutamente tralascio perchè, vivaddio, io nel 2012 non voglio certo scrivere come Manzoni. Mi spiego meglio per non sembrare impudente con questi paragoni: ognuno vive, e scrive, nel tempo in cui si trova. Manzoni è uno dei creatori dell’italiano moderno, ma la lingua è una cosa viva e oggi si parla e si scrive in modo diverso. La grammatica non è matematica, per fortuna. (Detto questo: nei Promessi Sposi vengono utilizzate entrambe le forme).
Elisa mi dice invece che le sue maestre le hanno sempre insegnato che si scrive famiLiari, con la L, e che la grafia con la GL sarebbe stata cassata ed evidenziata con una bella matita rossa. Cosa ne dice in proposito l’Accademia della Crusca?
Per prima cosa spiega il perchè delle due forme. Il latino non aveva la G, e la parola FAMIGLIA si scrive con la G perchè deriva dalla lingua parlata, che adotta la versione palatale. FAMILIARE invece è una parola più "dotta" che deriva dalla lingua scritta e discende direttamente dal latino. Nel tempo tuttavia, è apparsa anche la versione più volgare FAMIGLIARE che è comunemente accettata. Pertanto non si può discutere di "giusto" o "sbagliato", ma consiglia comunque di utilizzare la versione "dotta", che fa più figo.
Stessa sorte per le parole FILIALE o FIGLIALE, la prima è la più dotta, cionondimeno (che si può scrivere anche ciò nondimeno) la seconda è stata utilizzata anche da Goldoni, Foscolo, Nievo, D’annunzio… E qui si può chiudere la discussione con un bel: e chi se ne frega ! :-)