(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: June 2010

Tannhäuser

Se dovessi salvare una sola scena di un solo film, indubbiamente sarebbe questa….

Io ne ho … viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi.

Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione …
e ho visto i raggi B, balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come … lacrime … nella pioggia.

È tempo … di morire.

 

nessuno

 

 Io sono nessuno! Tu chi sei?
Sei nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!

Che grande peso essere qualcuno!
Così volgare – come una rana,
che gracida il tuo nome – tutto giugno
ad un pantano in estasi di lei!

 

E. Dickinson

 

Babau

Provate a immaginare o, forse, a ricordare… è notte fonda e voi siete nel vostro letto, in una camera illuminata solo dal fioco alone argenteo della Luna, un pulviscolo iridescente che si posa sugli oggetti e ne disegna a malapena il contorno, lasciando tutto il resto nelle più nera oscurità. Il silenzio è assoluto, eppure nelle orecchie batte una pulsazione, come il rintocco di una campana a morto che si spegne lontano… Forse è il sangue che scorre nel corpo, forse è l’aria che entra ed esce dai polmoni, chi può dirlo? Sapete soltanto che siete stati abbandonati su quel piccolo materasso, fragile zattera al centro di un oceano di tenebra che cerca d’inghiottirvi, e che, in quell’acqua color dell’inchiostro, nuotano invisibili abominii. Come squali famelici, disegnano intorno a voi un cerchio che si stringe un poco a ogni giro. Attendono l’occasione, è solo questione di tempo. Ed è allora, quando il sudore già vi stringe in un sudario gelido e le pupille si dilatano fin quasi a scoppiare… è allora che, dall’angolo più buio della stanza, come dal più cupo e inospitale recesso dell’universo, giunge una voce rauca e profonda, che vi chiama per nome. Lui conosce il vostro, ma anche voi conoscete il suo: Babau.

L’immagine è "Il Babau" di Dino Buzzati, 1970. Il testo è di Gianmaria Contro, Almanacco della Paura 2010.

App

La stragrande maggioranza dei cellulari di oggi ha la possibilità di istallare programmi Java, oltre ai classici loghi e suonerie. Il mio non fa eccezione e pertanto ogni tanto mi dilletto a cercare qualche interessante programmino o giochino nuovo. Ho scoperto un sito ben fatto: Mobile9, dove trovare tutte queste cose.

www.mobile9.com

E’ molto comodo il fatto che puoi subito inserire il modello del tuo telefono (es: "Nokia N96"). Dopodichè possiamo navigare tra i temi, le suonerie, gli sfondi, gli screensavers, i video e tanto software Java e non.

Volete i giochini? Andate su "Java software" e selezionate "View All Java Software". A questo punto nel menu a tendina "Folder" scegliete la categoria che preferite. Ad esempio, appunto, "Games" e cliccate su "go!". Vi bastano?

Non sapete come istallarli? Beh per prima cosa dovete scaricarli sul vosto pc e poi dovete trasferirli, tramite cavetto o bluetooth, al vostro telefono. A questo punto ci cliccate sopra (sul telefono, non sul pc) e lo istallate. La procedura varia da telefono a telefono

Buon divertimento!

Tiramolla

Quando ero piccolino, ogni tanto si veniva a Voghera. Era un pomeriggio speciale, perchè, mentre mio padre faceva i suoi affari, mia mamma faceva la spesa, qualche acquisto e qualche commissione. La spesa si faceva al SuperGulliver di Via Cavour ("La Standa"… dove immancabilmente prendevo la cioccolata dalla macchinetta… a me sembrava buonissima!) e quindi passavamo sempre davanti all’edicola di Piazza Castello, dove mi aspettava il regalino: un fumetto o, come dicevo io, un "giornalino". Siccome sono abbonato a "Topolino" da tempo immemore, mi compravano qualcosa d’altro: Braccio di Ferro, Geppo, Soldino, Cucciolo o qualcosa di simile, con storie costellate da fantastici personaggi: la forzuta Nonna Abelarda, il famelico Poldo e anche… Tiramolla.

Costui è un uomo di caucciù che ha il potere di allungarsi e di trasformarsi in qualsiasi oggetto. Una specie di Mister Fantastic dei Fantastici 4, ma molto molto nostrano. A differenza dei fumetti americani, o di quelli giapponesi, quelle storie erano molto semplici, molto "per bambini". E a me piacevano un sacco. Che nostalgia…

Parole parole parole

prosopopea
figura retorica per cui si introducono a parlare persone assenti o morte, o si personificano cose inanimate o astratte.

proditoriamente
a tradimento.

cassandra
è una figura della mitologia greca. È ricordata anche da Omero come una delle figlie del re di Troia Priamo e di Ecuba. Avuto da Apollo il dono della preveggenza, prevedeva terribili sventure ed era pertanto invisa a molti. Ancora oggi il suo nome è associato a persone che preconizzano eventi nefasti.

nichilismo
la dottrina di un movimento rivoluzionario russo (secolo XIX) che, portando ad estreme conseguenze l’individualismo anarchico, si proponeva di distruggere l’ordinamento politico e sociale esistente.

sicumera
ostentata sicurezza di se.

agnato
congiunto in linea maschile

genetliaco
giorno natalizio, anniversario della nascita (in parole povere… il compleanno!)

grassatore
chi aggredisce a mano armata per derubare

orografia
distribuzione dei rilievi sulla Terra o in una data regione; anche la relativa descrizione e rappresentazione cartografica


Tintoretto – Venere, Vulcano e Marte – 1550 – Alte Pinakothek, Monaco

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