(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: July 2009

Ruolo dell'industria e dei grossisti

Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Decima puntata

La nascita e lo svilupparsi di nuove tendenze interessa sempre più anche e soprattutto le imprese industriali. Quelle che non si adegueranno all’evoluzione in atto in maniera concreta e propositiva, potrebbero venirsi a trovare in una situazione di grande vulnerabilità visto che i rapporti di forza tra sistema produttivo e distributivo continueranno a sbilanciarsi a favore di quest’ultimo. Un processo molto utilizzato dalle imprese è quindi l’integrazione a valle, con l’apertura di punti vendita, grandi e piccoli che siano, gestiti direttamente. I principali fattori che inducono le imprese ad integrarsi a valle sono (E. Sabbadin, “Vertical branding e innovazione dei format distributivi”, Università degli Studi di Parma 2004): comunicare il valore della marca, servire nuovi segmenti di clientela, avere una relazione diretta col consumatore, superare l’arretratezza della distribuzione indipendente, utilizzare i punti vendita come laboratori di marketing, ridurre i costi di distribuzione, internazionalizzarsi, sfruttare il prestigio dato dai negozi in vie importanti, difendere il valore della marca dalla contraffazione, raccogliere informazioni sulla clientela.

Con il sopravvento della grande distribuzione e della distribuzione organizzata, del franchising, della vendita diretta da parte del produttore (negozi di proprietà monomarca, corner nei grandi magazzini, angoli presso punti vendita di media grandezza), si ridimensiona la figura del grossista, anche se la sua funzione resta insostituibile visto che altri se ne devono fare carico (stoccaggio, dilazioni di pagamento, forniture e consegne su richiesta, servizio, ecc.); il grossista perde progressivamente il suo ruolo istituzionale, cioè di essere a disposizione di un dettaglio polverizzato (piccoli dettaglianti e ambulanti). Per il futuro è difficile dire se il grossista sarà una figura destinata ad essere soppressa, certamente però non lo sarà il suo ruolo fondamentale. 

Non ci credo!

Non credo nei prestiti: quando presti qualcosa, fa’ che non sia molto importante, perchè molta gente non ritiene così importante il prestito e non te la restituirà. Quindi mai prestare soldi, specialmente ad un amico: è il metodo milgiore per perdere l’amico.

Non credo nelle assicurazioni: quando c’è da pagare il premio sono bravissimi e ti lisciano, cercando di ingabolarti, poi quando si tratta di pagare ti fanno notare gli asterischi e le righe piccole…e ovviamente non ti pagano mai.

Non credo nella pensione. Sono conscio del fatto che se un giorno ci arriverò, non mi basterà di sicuro per sopravvivere e quindi inutile farci affedamento.

Non credo nelle superstizioni: tutte cazzate e quindi mi diverto a fare l’esatto contrario. E poi è così divertente vedere le reazioni degli altri….

Non credo all’oroscopo. Tutte cazzate… pensate che a volte lo legge anche mia mamma !!! Non ho parole…. la fine del mondo è vicina!

Non credo alle taglie dei vestiti. Vedi questo post.

Non credo ai Testimoni di Geova. Cioè, non è che non ci credo, ma non me ne frega niente. Vi prego, quindi , di non insistere

Non credo nelle banche: sono quasi perfide come le assicurazioni, quindi cercano sempre e comunque di metter… di spillarti dei soldi facendoti anche credere che lo fanno per il tuo bene. Poi, ovviamente, se hai i soldi te li prestano, se non ce li hai… col cazzo che te li prestano.

Non credo nei metronotte.

Non credo all’impossibile. Talvolta i sogni, anche impossibili, si avverano.


Andy Warhol – "Gianni Agnelli" – 1972

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