Sono anni che non gioco più seriamente ad un videogame. Fino a quando avevo circa 25 anni non ne potevo fare a meno. Quando mi appassionavo di un gioco non riuscivo a mollarlo. Prima, quando ero alle superiori, conoscevo tutto i videogiochi in uscita e provavo almeno una volta quelli più importanti (sono stato una accanito lettore prima di Zzap!, poi di TGM e infine di K). Voglio quindi ricordare quali sono state le mie pietre miliari (i fan di Pro Evolution Soccer inorridiranno, ma la mia classifica si ferma a parecchi anni fa, ahimè) Sono in ordine sparso, non è una classifica.
Super Mario Bros (Nintendo). Lo reputo IL coin-op per eccellenza. Quando per me i videogiochi erano solo quelli da bar (anni 80) non so quente monetine da 200 lire ci ho buttato dentro. Il mio platform preferito (vedete che ancora uso questo slang da addetti ai lavori? coin-op sta per "videogioco da bar", platform invece è una tipologia di gioco, quelli con gli omini che saltano su "piattaforme", come Super Mario, appunto)
Dragon’s Lair. Quando è uscito mi sembrava un miracolo. Era un cartone animato su laser disc. Anni luce di distanza dalla grafica semplice semplice dei videogiochi di allora. Era piuttosto difficilino (e monotono) da giocare, ma faceva colpo. E’ stato il mio primo gioco per Commodore 64. Ovviamente la grafica non era neanche parente di quella del coin-op.
Nebulus. Questo è sicuramente poco noto, ma mi piaceva tantissimo. Era una via di mezzo tra un platform e un rompicapo. Eri un nasone extraterrestre che doveva scalare torri evitando ostacoli… che nostalgia….
The Great Giana Sisters. Altro gioco che amerò per sempre. Praticamente è il clone di Super Mario Bros. infatti si è beccato diverse denunce da parte della Nintendo. L’ho giocato per anni e anni e anni..
Turrican. Un gioco immenso. Nel senso che non finiva mai: il protagonista si muoveva in un mondo veramente senza fine… Mi ricordo che ci giocavo d’estate, incominciavo la partita prima di pranzo, mettevo in pausa per una veloce pastasciutta e poi mi precipitavo ancora sul joystick, perchè altrimenti non sarei riuscito a terminare la partita per il primo pomeriggio, quando uscivo con gli amici.
Kick Off. Il gioco che ha rivoluzionato il calcio. Fino ad allora i giochi del pallone erano tutti bidimensionali. Dino Dini (programmatore di chiare origini italiane) inventò il gioco visto dall’alto. Altra importante caratteristica: finalmente i tiri erano più realistici e c’era il passaggio, il pallonetto, il tiro. Non riuscivi a staccarti, una partita via l’altra.
Rainbow Island. Era il seguito di Bubble Bobble. Ma il gioco era completamente diverso, era un platform a scorrimento, come Mario Bros per intenderci. Le caratteristiche che aveva ereditato dal gioco dei due draghetti erano quelle che il protagonista (un bambino cicciotto) lanciava arcobaleni (anzichè bolle) e il gioco scorreva in verticale. Carinissimo. Con sottofondo musicale "Over the Raimbow", la canzone del film "Il mago di Oz"
Sensible Soccer. Ad un certo punto, quando tutti pensavano che nessun gioco avrebbe scavallato Kick Off dal cuore deti tifosi-giocatori, arrivò questo videogame (succederà anche nel futuro con FIFA e con PES). Era ancora più bello, più giocabile e più completo. Anche a questo gioco ho giocato per anni e anni. Non riuscivo a staccarmi dal joystick. Ho smesso solo perchè ho comprato il PC e quindi non ho più usato l’Amiga.
Worms. L’unico gioco a cui ho giocato veramente di brutto sul PC. Una serie di vermiciattoli che si combattono l’un contro l’altro con bombe a grappolo, lanciamissili, ecc. Simpaticissimo divertensissimo. Mi faceva ridere un casino. Come quando un vermino moriva e faceva "Ciaociao" (nella versione in italiano).
Zak Mrc Kracken and The Aliens MindBenders e Monkey Island. Le due avventure grafiche della LucasFilm (adesso LucasArts) che mi hanno accompagnato per luuuuuuuuughi pomeriggi. La prima in realtà fu Maniac Mansion, ma fu Zak il vero eroe. Col suo sorrisetto da ebete ma la sua intelligenza fuori dal comune ti risultava subito simpatico. Dopo arrivò Indiana Jones, ma l’altro grande eroe fu Guybrush Threepwood, altro stupido ma simpatico perdaballe che voleva diventare pirata ( "Sono Guybrush Threepwood, temibile pirata") e combatteva i duelli a suon di battute. Ci voleva un bell’intuito per andare avanti… ma che soddisfazioni!!!
Duke Nukem. Mi stavo dimenticando che sul PC ho fatto tanto giocare anche a questo gioco. Avevo provato Doom, il capostipite di questo tipo di sparatutto in prima persona, ma Duke Nukem mi ha preso per la sua velocità, violenza e scenografia malinconica, lugubre e paurosa. Ero in un’altra dimensione.
Sono 11, ma non potevo eleiminarne nessuno di questi. Non riesco a trovare nella memoria un altro titolo a cui abbia giocato così a lungo o così con passione come con questi. Potrei nominarne altri 1000 che mi hanno divertito, come Prince of Persia, Ninja Mission, Ghost’n’Goblins, Pac-Man, R-Type, Shadow of the Beast, ecc ecc ecc…..