Garibaldi è li che osserva. Il suo busto è posto su una piccola colonna, rivolta verso la stazione. La primavera, in netto anticipo, ha riempito i giardini di margherite. Ci sono i piccioni svogliati, che saltellano qua e la alla ricerca di qualcosa che attiri la loro attenzione. Qualche pensionato che approfitta di questa splendida giornata di sole, un paio di clochard che si ritemprano scaldandosi le ossa, magari dopo un’altra notte passata in qualche riparo di fortuna. Una cricca di nordafricani sfaccendati, intenti a sfumacchiare e bere birra. Alcuni ragazzini già usciti anticipatamente da scuola che urlano e ridono, un signore col cane… e tutto intorno un viavai inarrestabile di automobili.
La sonnecchiosa provincialità di Voghera è tutta qui. Al mattino la stazione è diversa, gente che parte… alla sera gente che arriva e cammina con molta fretta, hanno tutti voglia di arrivare alla sweet home il + velocemente possibile.
E Garibaldi sempre lì che osserva, un po’ sciupato dal tempo.
Ora vado a casa a pranzare.
Month: February 2007
Ecco altre frasi che ho sottolineato sul solito libro di Fabio Volo. Ecco le puntate uno due tre.
"Ma è possibile che ogni volta che parlo di un’ambizione o di un sogno ci deve sempre essere qualcono che dice: Sì vabbè… però alla fine del mese c’è l’affitto da pagare. C’è sempre qualcono che ti guarda e sembra che dica: diventa grande.
E per quelli diventare grande vuol dire non credere più di essere una ballerina, un poeta, un musicista, un sognatore, un fiore.
Non li sopporto."
"Nel frattempo, continuo ad amare Magritte, l’occhio con il cielo dentro (Il falso specchio) le scarpe con le dita dei piedi (Il modello rosso), la tela e la finestra (La condizione umana) e tutti i suoi meravigliosi cieli azzurri.
Continuo a ricercare la capacità di sognare senza per forza dover andare a dormire, quella stessa capacità che avevo da bambino.
Chissà se quando ero bambino mi rendevo conto di quanto stavo bene? O magari sono io che adesso ricordo di più le cose belle."
"Quando mi compro un quaderno o un bloc-notes nuovo, sono sempre molto eccitato. Mi fa impazzire vedere quelle pagine nuove bianche e divento curioso. Curioso di sapere come le riempirò, con quali parole, come se venissero da lontano e diventassero mie solamente nel vederle scritte. Divento curioso di me. Capita che a volte rileggo cose che non ricordavo più di aver scritto. Mi piacciono e penso: cazzo ma l’ho proprio scritto io?"
Considerazioni sparse su questa crisi di governo:
- Tenteranno di sicuro un Prodi-bis. Il problema è la maggioranza… che non c’è. Potrebbero incamerare qualche transfuga, si fa il nome di Follini o di Lombardo.
- Certo che, dopo tanti bei discorsi sui ribaltoni, sono tutti disposti ad accogliere chiunque, basta salvare la poltrona. E il programma? E’ ovvio che se incamerano qualcun altro, quel qualcuno non ha "giurato fedeltà" al programma dell’Unione.
- Solo in Italia ci sono così tante crisi di governo. Sarebbe meglio che chi avesse anche un solo voto in più fosse messo nelle condizioni di governare per una legislatura. E poi, eventualmente, fuori dai maroni.
- Alternative? Un altro governo politico? Come quello di D’Alema del 1998? Beh se hanno un po’ di rispetto per quello che dicono non possono farlo. Di sicuro non con D’Alema, dopo quello che ha detto l’altro giorno.
- Di chi è la colpa di questa caduta? Dei due senatori comunisti? Ma non fatemi ridere… sabato scorso a Vicenza ci sarebbe stato anche il maggior esponente del PRC, nonchè ex segretario, se solo non fosse stato presidente della camera… E adesso, dopo pochi giorni, criticano chi non è d’accordo sul ministro degli esteri che vuol fare la base di Vicenza? Ma secondo me non si rendono conto di quello che dicono. Predicano bene ma razzolano malissimo.
- Di chi è la colpa allora? Di Andreotti? Pininfarina? Cossiga? Ma non fatemi ridere, un governo non può pensare di sopravvivere grazie ai senatori a vita.
- Chi mi fa più ridere? Giordano, segretario di rifondazione. Fino a ieri blambanava (non trovo verbo più appropriato) e adesso che si è scoperto senza poltrone è pronto a fare accordi anche col Papa piuttosto che andare a casa…
Questa è la seconda puntata della mia avventura al Baratta. La prima puntata la potete trovare cliccando qui.
Quella che sto per scrivere è una puntata speciale, che esula dagli argomenti che mi ero messo in testa di scrivere. È una puntata tutta dedicata ad una mia compagna di classe: Emiliana Brandolini.
Un anno, forse in seconda, ero sempre stato “spintaneamente” convinto a rimanere al primo banco (ci sono rimasto fino in terza, poi il mio compagno di banco Fabio ha pensato bene di non studiare più una mazza e quindi farsi bocciare, pertanto sono passato nelle retrovie). Dicevo… dietro di noi c’erano due ragazze: la Sara e la Emi. Eravamo abbastanza diversi come carattere. Per prima cosa perché noi due davanti parlavamo di argomenti “da maschietti” cioè computer, videogames, e altre cazzate simili e poi perché eravamo abbastanza stupidotti (come quasi tutti a 15 anni), mentre loro cercavano di darsi un atteggiamento un po’ più “maturo” della loro età. Però si era creato un bel feeling. Gli avevo dato due soprannomi presi dai cartoni animati: Sandy (diminutivo di Sandybell) e Haidi. Loro hanno tentato di chiamarmi Capitan Harlock, ma la cosa è caduta lì, io invece imperterrito ho continuato a chiamarle così anche ad anni di distanza. Infatti ancora adesso il numero di cellulare della Emi ce l’ho sotto il nome “Haidi”.
E sì perché Haidi era Emiliana, detta anche “la Brando”. Il nome Haidi gliel’avevo affibbiato perché aveva un viso da cartone animato, coi capelli lisci e neri e due occhioni grandi. Me la ricordo gli ultimi anni di scuola, quando entrambi eravamo negli ultimi banchi. Io ero nella fila centrale, proprio in fondo, e davanti a me avevo Stefano, Marco e Gianluca. No, non erano in tre, erano solo due, ma erano talmente massicci che era come fossero in tre. Componevano un formidabile scudo tra me e i professori, tant’è che, grazie anche alla solida fama di “bravo ragazzo” che ero riuscito a racimolare negli anni precedenti, ero libero di fare quello che volevo senza essere scoperto: leggevo fumetti, scarabocchiavo il banco, giocavo a battaglia navale con Giancarlo, ecc.
La Emi e la Cinzia si incazzavano sempre. “Ma perché noi studiamo e veniamo sempre interrogate e poi nei compiti in classe andiamo male e Tordi che non fa mai un cazzo non lo chiamano mai fuori e poi nei compiti prende 6 e mezzo o 7??? Grrrr”. Ogni tanto la Emi si girava verso di me e mi smadonnava dietro silenziosamente perché lei davanti aveva il libro aperto, mentre io il Dylan Dog di Andrea…
Ovviamente non si arrabbiavano seriamente, era un gioco di prese in giro. La Emi poi ha sempre avuto un sacco di autoironia.
Dopo le superiori ci siamo persi un po’ di vista, abbiamo ripreso i contatti qualche anno fa, grazie alle nostre mitiche cene di classe. È sempre la solita Emi, anzi è migliorata. Una donna felice, si è sposata da 2 o 3 anni, ha un bel lavoro che la soddisfa, è persino migliorata nella forma fisica. L’anno scorso le ho dato un gattino, per una ragazzina che conosceva lei a Sannazzaro. Ogni tanto ci sentiamo via email, ci giriamo qualche stronzata di quelle che ti mandano gli amici. E poi ci vediamo alle solite cene. Venerdì ho acceso il telefono solo nel pomeriggio e ho visto un po’ di chiamate perse da parte di amici del Baratta, e qualche messaggio…
Che vi devo dire… immagino che dal tono di questo post l’avrete già capito. Emiliana se n’è andata, in un modo molto simile a quello di Cinzia (vedi questo post). Non sono bravo a tessere lodi, mi va solo di ricordarla per come la conoscevo, e per come sempre rimarrà per me.
Lei che è così solare, spero che mi perdoni questa tristezza che ho addosso ora.
Ma per chi hanno votato
quelli che sono andati
a manifestare a Vicenza?
14 febbraio 2004
Spesso, per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di viaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.
E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell’azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.
Com’è goffo e maldestro, l’alato viaggiatore!
Lui, prima così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L’altro, arrancando, mima l’infermo che volava!
Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell’arciere;
Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
per le ali di gigante non riesce a camminare.
L’Albatro- C.Baudelaire
In un comunicato stampa dell'ADUC (Associazione dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) si legge: Ci sono giunte migliaia di segnalazioni (*) in cui sono descritti i metodi intimidatori e talvolta truffaldini con cui la Rai cerca di costringere i cittadini a pagare il canone/tassa anche quando non si e' in possesso di un apparecchio tv. Secondo la Rai, non e' credibile che vi siano cittadini senza la televisione, ma solo cittadini che evadono le tasse. Ecco i metodi piu' comuni con cui, talvolta, si e' anche costretti a pagare malgrado non si possiede la tv.
I. Visita a domicilio di un funzionario Rai. Questi chiede di entrare in casa per controllare se esistono apparecchi televisivi. Alla fine della visita consegna un cedolino per il pagamento del canone/tassa e chiede una firma per ricevuta. Ma attenzione: quella firma non e' per ricevuta del cedolino, ma una vera e propria dichiarazione in cui si ammette di avere una Tv. Sulla base di questa firma, la Rai intimera' il pagamento del canone, con minaccia di pignoramenti, fermi amministrativi, ecc. Come difendersi 1. il funzionario Rai non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino. Lo possono fare solo le forze dell'ordine su mandato dell'autorita' giudiziaria. Pertanto, si potra' invitare il funzionario Rai ad andarsene. Se insistesse, chiamare il 113. 2. Non firmare MAI tutto cio' che e' offerto da un funzionario Rai. Ritirare eventualmente il cedolino, qualora il funzionario insistesse, e farne l'uso che si crede (segnalibro, carta da riciclare, ecc.). 3. Per i cittadini piu' indignati. Se possibile, invitare un testimone ad assistere alla conversazione con il funzionario. Quando e se chiedera' la firma "per ricevuta" del cedolino (nascondendo il fatto che in realta' vi spinge con l'inganno a firmare un'autodichiarazione di colpevolezza), fare un esposto alla Procura della Repubblica (il testimone potra' corroborare questa versione dei fatti).
II. Invio annuale del cedolino per il pagamento del canone/tassa per posta, con tanto di lettera intimidatoria, nonostante si sia gia' inviata in passato una lettera raccomandata (o una diffida) in cui si e' dichiarato di non avere la tv. Se ogni anno non si risponde per raccomandata, cominciano ad arrivare lettere della Rai sempre piu' intimidatorie, come la minaccia di un fermo amministrativo dell'auto se non si paga il canone entro 20 giorni. Come difendersi 1. Inviare alla Rai la diffida "Non ho la tv e non vi pago" (**) 2. Ogni successiva missiva della Rai, se consegnata per posta ordinaria, puo' essere ignorata. 3. Se vi fosse recapitata una ulteriore richiesta di pagamento del canone/tassa per raccomandata, rispondere subito con una diffida come sopra (**). In questa sede, formulare anche una richiesta di risarcimento del danno (costi della raccomandata, perdite di tempo, ecc.). III. Dopo aver risposto per lettera raccomandata o con una diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa, la Rai contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' con cui si dovrebbe dichiarare di “non essere in possesso di alcun apparecchio atto od adattabile alla ricezione di programmi televisivi, compresi personal computer, decoder digitali ed altri apparati multimediali”. Come difendersi: 1. prima di tutto, non e' necessaria alcuna dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta'. Basta una lettera raccomandata in cui si dichiara di non avere la tv (**). Quello della Rai e' solo un tentativo di sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza. 2. Contrariamente a cio' che dice la Rai, il canone/tassa lo si deve pagare solo per il possesso della televisione o di un computer con scheda Tv (ovvero, dove vi sia una scheda che permette l'allaccio diretto dell'antenna tv al computer). Ignorare pertanto la richiesta per il possesso di un computer solo perche' connesso ad internet, di un videofonino, et similia. 3. Se la lettera della Rai e' stata recapitata per posta ordinaria, si puo' ignorarla. 4. Se la richiesta dell'atto di notorieta' giungesse per raccomandata, rispondere con una diffida (**).
(*) Pubblicate sul sito: http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=canone+rai&tipo=cara
(**) http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=40167
La settimana scorsa ho visto il film di Giovanni Veronesi, Manuale d’amore 2 (capitoli successivi). Non male. Io sono particolarmente critico coi film italiani, di solito mi annoiano. Invece questo non sarà un film imperdibile, però ti fa passare una bella serata al cinema. Sono quattro episodi che narrano 4 storie d’amore, quattro momenti particolari: Eros (io l’avrei chiamato anche "Il tradimento"), Maternità (titolo alternativo "Isterica rompicoglioni"), Il matrimonio (gay), L’amore estremo (cosa ci sia di estremo non lo so… io l’avrei chiamato ironicamente "L’amore da infarto"). Voto: 6,5 Questa settima ho visto invece "Step Up". Film musicale dove c’è un ragazzuolo un po’ sbandato e amante del ballo "street" (una specie di break dance per capirci), Tyler, che per punizione viene messo a lavorare in un istituto d’arte, dove finisce per ballare con Nora, bella gnacca, danzatrice in teoria classica (in realtà balla danza moderna). I due stili si mischiano e i due ovviamente si innamorano.Piacevole. Voto: 7 In divx ho visto " Van Helsing". Talmente brutto che mi ricorda il film più brutto che abbia mai visto, cioè "La leggenda degli uomini straordinari". Voto: non qualificabile. In videocasseta invece "Voglia di Tenerezza", vincitore di 5 premi oscar. Sono d’accordo solo con quello a Jack Nicholson come attore non protagonista, veramente spassoso. Per il resto è una palla di film.
Ho letto il libro di Andrea Camilleri, “La pazienza del ragno“, una delle tante avventure del Commissario Montalbano.
Non avevo mai letto libri di Camilleri. Devo dire che all’inizio sono rimasto un po’ disorientato per il linguaggio usato. E’ un siciliano molto molto “lavato” con l’italiano (come quando il Manzoni andò a lavare il suo libri nell’Arno), ma pur sempre siciliano.
Dopo un po’ invece la cosa mi ha affascinato e mi ha ricordato per un certo qual verso i capolavori di Giovanni Verga.
Alla fine del libro ormai avevo imparato le espressioni più usate.
Alcune parole mi erano sconosciute: taliare (guardare), spiare (chiedere), funnuto (profondo), tanticchia (un po’), tutt’insèmmula (all’improvviso), niscire (uscire), trasire (entrare), ecc.
Alcune parole assomigliano all’italiano, perlomeno nella pronuncia: sciato (fiato), qualichi (qualche), càmmara (camera), ciriveddro (cervello), pirchì (perché), ralogio (orologio), carrabinera (carabinieri), arbulo (albero), arrisbigliare (svegliare), ecc.
Altre parole hanno un significato diverso da quello che ci si aspetta, come macari (anche).
Tutto sommato un modo originale di scrivere. Avete mai sentito Camilleri che legge qualcosa che ha scritto lui? Fantastico. Io mi sono procurato un audiolibro, dove iniziava lui e poi la storia era narrata da Fiorello.
In questi giorni ho letto che i vescovi hanno detto che la legge sui cosiddetti Pacs è “superflua“. Io sono abbastanza d’accordo con loro e vi spiego il perchè.
Ero molto a digiuno di questa materia, così è da qualche tempo che ne parlo con amici, anche via internet. L’idea che mi sono fatto è la seguente. Per prima cosa una domanda: a cosa servirebbe una legge suelle coppie di fatto?
Risposta: a regolarizzare quelle unioni che adesso non sono regolate e quindi a dare più diritti alla coppia.
Ma allora perchè la coppia non si sposa? Se si sposasse acquisirebbe tutti i diritti che ci sono. Risposta (banale): la coppia non è religiosa e/o non può sposarsi. Risposta (banale) alla risposta: i matrimoni si fanno anche in comune.
Altra obiezione: si ma io non posso sposarmi perchè sto divorziando. Oppure: io sono divorziato/a, ho passato momenti d’inferno e non intendo più sposarmi, per non correre il rishio di perdere altri anni negli studi di avvocati.
Benissimo, ma allora la cosa da fare non è creare altre leggi, ma semplificare quelle esistenti, riguardanti il divorzio.
Per sposarti vai a fare due firme? E per divorziare facciamo altrettanto. Certo, non è così facile in quanto dal momento del matrimonio la coppia ha acquisito una serie di diritti/doveri in comune che sono sicuramente da regolamentare (per non parlare dei casi in cui c’è della prole).. però se è solo quello il problema secondo me si sta agendo nella direzione sbagliata.
Altra obiezione: si ma in questo modo si tutelano i figli. Ne ho parlato col mio amico Massimo, che ha una compagna e tre figli, e non è sposato. Lui mi ha confermato che i suoi figli sono tutelatissimi, non ha bisogno dei pacs, pertanto..
E il partner? Chi lo tutela? Beh, ripeto, c’è il matrimonio.
Mi sembra una cosa un po’ egoistica: voglio avere gli stessi DIRITTI di chi è sposato (casa, subentro, eredità, assistenza sanitaria ecc.) ma non gli stessi DOVERI e gli stessi SBATTIMENTI. E beh allora perchè poi uno dovrebbe sposarsi? Anzi se io fossi sposato chiederei di fare un downgrade ai pacs, eccheccavolo!!!
Altra obiezione: e le coppie omosessuali? A beh allora facciamo una legge che istiuisca i matrimoni omossessuali, ocsa c’entrano i pacs? Ma non nascondiamoci dietro a un dito.
Io sono… come si dice? liberale? liberista? libertario? Non lo so. Insomma io credo che, nei limiti della propria libertà, ognuno possa fare ciò che vuole. Quindi se uno vuole convivere, che conviva, se uno vuol sposare una persona del proprio sesso, che lo faccia. Il mio è un discorso di opportunità di fare una legge in più.
Ora sembra che questi pacs li facciano. Per me, personalmente, va bene. Come ho spiegato non sono contro chi si vuole pacsare (anzi !), ma la ritengo una “furbata”, una scappatoia. E da buon italiano sono quindi favorevole: il giorno del poi del mese del mai che incontrerò una fanciulla disposta a vivere con me, col piffero che la sposo, perchè dovrei? Per spendere un mucchio di soldi e impelagarmi in una miriade di leggi e leggine? Ma va.
Lo so che sembra strano che prima pare che sono contro e poi a favore. Il riassunto del mio pensiero è: i pacs sono un surrogato “light” del matrimonio, a questo punto converrebbe modificare la legge sul matrimonio e sul divorzio. Se poi in parlamento non hanno voglia di faticare e faranno s’ti pacs.. e va beh allora usiamoli.
Ne avevo discusso anche con gli amici di Lomb.it
http://www.lomb.it/index.php?status=&sub=10192&giorno=2006-12-03
Per le statistiche sul mio blog mi affidavo al servizio gratuito chiamato Mystat. E’ da più di un anno che lo uso e non mi ha mai dato problemi.
Già da quest’estate c’era chi, come Magofeo, o Matteo mi segnalava che aprendo il mio blog, o il mio sito www.forteweb.org si veniva avvertiti dagli antivirus che un qualche malevolo intruso stava cercando di intrufolarsi nel computer.
Strano, soprattutto da quando ho spostato anche il blog su un dominio tutto mio (fabiotordi.it, appunto). Io ho fatto e ho fatto fare diverse prove, ma senza risultati.
Proprio ieri, per puro caso ho aperto il blog con quella schifezza di Internet Explorer e… zac! Subito AVG antivirus mi segnala che il sito http://cn.x69x.net vuole installare un qualche non meglio precisato certificato… x69x?? Ma che cavolo è?
Dopo una breve ricerca su internet… scopro di essere stato bellamente abbindolato. Come riportato su vari siti, ci sono tanti siti di statistiche, come Mystat, Webmeter, Superstat, Megastat, ecc. che ti fanno si un bel servizio gratuito di statistiche, ma nel frattempo tentano di inoculare pericolosi dealer agli utenti.
Ci sono cascato proprio come un pollo!
Sto provvedendo ad eliminare questo subdolo malware da tutti i siti dove l’ho inserito….
Per saperne di più:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/02/comingsoon-sparavirus.html
http://www.primadanoi.it/modules/news/article.php?storyid=188
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4325
http://www.salvatore-aranzulla.com/?p=498
Oggi vorrei raccontarvi di una serata. Stiamo parlando di parecchi anni fa, ormai. Dunque, fatemi pensare…2007,2006,2005,2004,2003,… si dovrebbe essere il 2002!
Eravamo in autunno, ma non faceva ancora tanto freddo, sarà stato ottobre. Ero d’accordo con una ragazza di uscire al sabato. Quasi all’ultimo minuto sembrava che ci fossero dei problemi, ma poi si sono risolti e siamo partiti. Non mi ricordo molto del viaggio, non è importante.
Quello che mi ricordo e che siamo arrivati in un posto a me molto caro, Pregola, sulla montagnetta. Non so perchè a me piaccia così Pregola, in fondo non è il mio paese, però anche da piccolo ho sempre girato nei dintorni, per me quel paese ha un fascino particolare, soprattutto d’inverno, quando c’è poca gente. Ma se penso alle stelle io penso a Pregola perchè le ho viste mille volte, seduto su una sedia alle 5 del mattino, fuori dal bar a luci spente. E quella sera eravamo lì a Pregola proprio per vedere le stelle.
E quindi, direte voi? E quindi niente. E’ stato molto bello stare li, sdraiati con addosso un plaid (non era inverno, ma alla sera faceva freddo), rivolti verso il firmamento stellato, nella speranza di vedere qualche stella cadente, e cercando di individuare le costellazioni più famose.
E nel frattempo chiacchieravamo, parlavamo, ci confidavamo… Una serata sicuramente particolare, unica.
Lo so che stai leggendo. Ne è passato di tempo da quella sera, vero? Però mi è rimasta sempre nel cuore. Perchè in questo mondo dove tutti andiamo di fretta non è facile trovare dei momenti così. E poi avevamo un bel feeling. Sei una persona dolce, e dicevi che così sono io, pertanto era più facile farci le nostre confidenze. Ricordi? Ti avevo dedicato una poesiola.
Mi hai tirato su parecchie volte lo sai? Per molto tempo avevo nel cellulare un sms che mi hai spedito alle 6 di mattina, in risposta al mio dove mi lamentavo:
Non voglio risponderti con consigli o frasi fatte,ti ho capito e ti dico solo che sei una persona stupenda che non ha niente da invidiare a nessuno.
Ogni tanto mi capita di ripensare a quella sera. Agli amici non l’ho mai detto, lo sai cosa si pensa e si dice in questi casi: tu e lei, sotto una coperta a veder le stelle? Ma dai! A chi vuoi farlo credere, chissà cosa avrete fatto in realtà. E allora per evitare queste banalità mi sono sempre tenuto il “segreto”.
Vedi? Un post sul blog tutto dedicato a te…un po come…
“non te l’aspettavi eh! invece eccola qua come mi è venuta e chi lo sa le mie canzoni nascono da sole vengono fuori già con le parole Una canzone per te e non ci credi eh! sorridi e abbassi gli occhi un istante e dici non credo di essere così importante ma dici una bugia e infatti scappi via“…
Ricordo quanti sogni avevi, quante prospettive per il futuro. Nei tuoi occhi leggevo sempre tante speranze, tante certezze, e tanta tenerezza. Non le hai perse vero? Credo di no.
Dai ci sentiamo presto. Ti voglio sempre bene, ma questo lo sai.