(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: August 2006 Page 1 of 3

Giovedi 31 agosto 2006 ore 21:02

Cavolo ho letto che Google e Ebay hanno fatto un accordo commerciale x la pubblicità. Noooooo, non devono diventare amici, tutti gli utenti Ebay (me compreso) si aspettavano che la grande G attivasse una piattaforma concorrente di aste on line, in modo che queste sanguisughe la smettessero di alzare le tariffe, e invece…

Ieri sera ho riscritto il curriculum di Fabio (modificando telefono e indirizzo) che stamattina è andato a stamparlo x portarlo a Caffè Nero. Dopo la scuola l’ho accompagnato da Anna (che ultimamente ha cambiato colore dei capelli – e delle unghie) x vedere se c’erano possibilità di un lavoro. C’eranoVedremo.

A pranzo siamo andati in "The Piazza" (provate a scoprire dov’è) dove lui si è preso qualcosa da mangiare e io i miei tramezzini. Prendendo un caffè ci ha raggiunti Maurizio che iniziava il tirocinio. Dopo mi sono sparato una navigata a Tottenham mentre Fabio andava al colloquio. Chissà com’è andata.

Io, visto che mi sono appassionato di canali, sono andato fino a Limehouse con la DLR e mi sono sparato un pezzo del Regent’s Canal fino a Mile End e al Victoria Park (ennesimo parco, carino, di questa città). E’ una zona sicuramente meno curata di quella di ieri, infatti mi sono stufato e me ne sono tornato a casa. Siccome ero proprio stanco ho riposato fino ad ora, che me ne sto andando a vedere il Tamigi by night. In questi giorni ho sempre l’abbiocco, sarà il tempo, sarà il mangiare, saranno i 2 mesi di camminare…

Ho migliorato il mio inglese venendo qui? Sotto questo aspetto non sono soddisfatto, ma tutti mi avevano detto che Londra non è posto dove imparare l’inglese. Beh sicuramente l’ho parlato un po’, cosa che in Italia ovviamente non capita, e questo già ti aiuta. Poi ho imparato qualche parola nuova (whilst, plenty, cheers, lie, avoid, crowd, tuna, rubbish, froth, improve, ecc.), ho corretto la pronuncia di altre (tomato, everybody, apple, ecc.) ho imparato qualche modo di dire.. Però in realtà il mio inglese non è "migliorato". Qui si frequentano troppi italiani, puoi stare anni senza parlare inglese… non va bene.

Stasera mi è arrivata la cartolina della Bi e della Giulia corta dalla Tunisia. Evviva, che bello!

Un saluto anche al Marti, ci si vede al Turista (a 88 mph ovviamente).

Ecco l’ammiraglio Nelson (di spalle, che maleducato) in Trafalgar Square con sullo sfondo il campanile del parlamento.

Mercoledi 30 agosto 2006 ore 23:52

A Londra ci sono tanti gemelli. Da noi se vedi un passeggino doppio lo guardi bene, perchè non ce ne sono tanti. Qui si, ormai non ci faccio neppure caso.

Oggi ho fatto un giro sul canale. Molto carino. Arriva ad un certo punto, chiamato Little Venice, dove si divide. A sud, dove ho proseguito io, arriva fino a Paddington, a nord diventa il Regent’s Canal e costeggia il Regent’s Park, va a Camden, passa attorno alla City e si butta nel Tamigi. Ci sono delle imbarcazioni, alcune portano turisti, ma molte sono abitazioni. Che romantico. E’ incredibile come dietro la modernissima parte nuova di palazzi di vetro di Paddington, a 200 metri da Edgware Road, ci sia un posto così, sembra un altro mondo.

Dopo sono stato a trovare Anna e Marilena. Là è sempre uguale. Un viavai di gente, dove abiti, what kind of job you’re lookin’ for, ecc. Ognuno con la propria storia. Can I help you? Vai, vai, non perdere neanche un minuto…
Se…se….se…se la vita si facesse coi se e coi ma, arriverei a Londra un Settembre, andrei subito all’agenzia Anna Mundus e mi troverei un bel lavoro.

Poi un giretto al mitico negozio 99p. Se ce ne fosse uno vicino a casa mia (in Italia intendo), comprerei di tutto. C’erano anche le tele da pittore! Mi sono visto Islington, fino a Angel, poi sono tornato.

Devo scoprire quanto costa spedire un pacco in Italia, ho troppa roba x la valigia.


Non male vero? A pochi passi dal centro.

Mercoledi 30 agosto 2006 ore 11:34

Ieri sono andato a Covent Garden perchè volevo vedere il Museum of Transport of London dove sono esposti i vecchi mezzi pubblici, ma era chiuso x lavori fino al 2007. Sono andato al museo del teatro. Niente di che, anche perchè il teatro è cosa viva, difficile farlo stare in un museo. C’erano volantini, cartelloni, costumi, ricostruzioni… l’unica cosa è che ti mettevano voglia di andare a teatro. Dicono che Theatreland a Londra è secondo solo a Broadway a New York, e posso crederci, ce ne sono quasi 60!

Dopo sono andato a Victoria x cercare info sule corriere x Stansted ma non ne ho trovate, così mi sono fatto a piedi Pimlico. Non male come quartiere, carino x abitarci, tranquillo e ad un passo dal centro, ma immagino che sia caro (e con pochi negozi e pub). Alla sera abituale giretto con Fabio.

Grande! Vicino a me c’è uno scoiattolo che ha recuperato una ghianda. Sono in un parchetto sulle rive del Gran Union Canal, un canale artificiale. C’è uno spazio dedicato agli skaters e alle evoluzioni in bici, dove una decina di ragazzotti stanno implementando le loro skills.

Stamane a scuola altra giornatina densa di grammatica, in questi giorni stanno martellando! Poi ho pranzato presto e sono venuto qui.

Poco fa mi ha chiamato Maurizio, o meglio l’ho chiamato io xchè il mio telefono non funziona più. Mi ha detto che è andato a Caffè Nero e… domani inizia il training. Bella storia, sono contento..

Pare che una volta, fino a non molto tempo fa, ci fosse un quartiere italiano, dalle parti di Soho, ma ora gli italians sono dappertutto.

Uno che abita qui e che guarda un po’ di tele è praticamente costretto a fare l’abbonamento a quella via cavo o satellite, in quanto quella tradizionale è deludente. Pochi canali e con poco di interessante. E’ come se in Italia avessimo solo Rai2, Rai3, Rete4, Italia 7…. ma si c’è qualcosa di bello, ma la scelta è scarsa.

Il luogo comune dell’inglese con l’ombrello è dato dal fatto che qui può piovere da un momento all’altro. C’è il sole, e dopo 10 minuti piove, poi dopo altri 10 minuti smette. In realtà se ne fregano e l’ombrello ce l’hanno in pochi.

Martedi 29 agosto 2006 ore 12:46

Finalmente ho capito perchè non ci sono cestini dei rifiuti in giro, e specialmente nelle stazioni. Motivi di sicurezza. Pare che ai tempi in cui l’IRA faceva molti attentati, i bidoni dei rifiuti erano un posto appetibile x i bombaroli. E siccome al giorno d’oggi non si respira una bella aria… Cmq potevano inventare sistemi più moderni, siamo nel 2006. Quando saranno sommersi dal rubbish li inventeranno.

Anche io sono sommerso dalla rumenta a casa. Che posto infame. Senti sempre delle storie del tipo: "Io e i miei flat mates mangiamo assieme, alla sera si ride, si beve, si scherza, si gioca, si balla, si guarda la tv, etc". Invece da me è un mortorio. E anche una fogna. Siccome, come ho già spiegato, io e Gian non ci sentiamo i servi di nessuno, le rare volte che usiamo la cucina prendiamo le stoviglie pulite e dopo i pasti le laviamo e le riponiamo pulite. Stop. Perchè dovrei lavare anche quelle della cinese? Lei non lava mai un cazzo, non pulisce mai un cazzo, è incredibile! E così ci stiamo avvicinando ad un punto in cui avremo in casa le pantegane. In cucina ci sono le briciole ovunque, piatti con resti di cibo, bicchieri sporchi, il pavimento tutto appiccicoso. Cazzi suoi, io tra poco me ne vado, è lei che ci deve vivere. La nuova moda è mettere il sacco della spazzatura vicino alla porta, nella speranza che noialtri glielo portiamo giù. Può attaccarsi al…. tram.

E Jennifer è la sua degna compare: è da una settimana che in cucina c’è una sua borsa e due paia di scarpe, e anche lei si guarda bene dal pulire la vasca dopo la doccia. Ma che cazzo, il primo che mi viene a dire che io sono disordinato lo mando due mesi in quell’appartamento.
Gli italiani saranno mafiosi, casinisti, spacconi, rumorosi, furbetti, sfaticati, arroganti, fortunati (nel calcio), ma sono ordinati e puliti. Puliti a casa intendo, Sophie si fa ventisette docce al giorno (forse x il solo gusto di tenere il bagno occupato… e sporco!).

L’altro giorno mi è venuta un’altra nostalgia: quelle di essere a Camogli o a Recco e mangiare una fantastica focaccia ligure.

Ieri pomeriggio sono stato al carnevale, prima con Maurizio e poi con Luca e Carlo, coi quali ho seguito tutta la processione. Possibile che va a finire che io giro sempre coi ventenni? Anche loro dell’86. Si vede che ho quella testa li. Alle 8 ho preso il tube a Kensal Green e sono tornato a casa, dove mi sono addormentato, a causa dei km e della vodka.

Il Notting Hill Carnival è diverso da come mi aspettavo. La sfilata interessa a pochi, principalmente alla comunità negra (che è anche quella che sfila). E’ impressionante, in alcuni punti sembrava di essere ai caraibi (o in Africa). Girando lo vedi che Londra è multietnica, ma non pensavo fossero così tanti. Per il resto è una sorta di grande party a cielo aperto, dove l’attività principale di uomini e donne è bere, la seconda è ubriacarsi, la terza ballare e la quarta sconvolgersi di alcol.

Che rabbia, l’amico di Luca ha trovato lavoro in 3 giorni, ad A-GOS-TO, dietro casa, al ristorante Carluccio’s, come cuoco (e lui non aveva mai visto un fornello). Avevano bisogno di uno che cucinasse carne, gli hanno fatto vedere due  volte e viaaaaaa. Ragazzi ci vuole culo. Se siete un po’ sfigati non venite a Londra. Mi dimenticavo: è assunto IN REGOLA, a 5,20 £ all’ora! Chi è il pirla?

Alla sera un giretto con Fabio. C’erano dei ciucatti che si facevano fare le foto a cavalcioni delle moto dei poliziotti, abbracciati ai bobbies! Provate in Italia a salire sulle moto dei caramba con una lattina di birra in mano, vi tirano una manganellata in testa!

Adesso sono venuto fin da Ponti’s perchè NatWest si rifiutava di pagarmi l’assegno, e allora il sciur Ottavio mi ha pagato cash. Mittttttttticoooo!


Foto di gruppo a Notting Hill

Lunedi 28 agosto 2006 ore 9:52

Hey vi siete accorti di una cosa? Da quando scrivo da Londra, ieri è il primo giorno che salto! E sì, il 27 agosto non c’è… non ce l’ho fatta.

Sabato sera ero stanco e anche rimbambito da una pennichella di un’oretta (non dovrei mai dormire di giorno), sono uscito a fare 4 passi qui attorno e con Fabio un salto allo Shakespeare x una piccola e x chiacchierare un po’ sul nostro passatopresentefuturo.

Ieri invece sveglia abbastanza presto x andare a vedere il mercato di Brick Lane. Ma si… xò niente di imperdibile. Piccolo, cioè non paragonabile assolutamente a Portobello. C’era un po’ di tutto. Chi vendeva gli immancabili vestiti vintage / retrò, chi pareva aver portato i propri effetti personali (qualche libro, qualche vestito, un paio di borse, una canna da pesca, un telefono, ecc.), chi vendeva cose nuove, chi usate (computer, trapani, ecc.), chi vendeva anticaglie, chi orologi, chi vestiti, chi pezzi di bicicletta usati (secondo me rubati) ecc. Se si vuol passare un paio di ore alla ricerca di qualche strano affare…

A pranzo, cosa che non succedeva veramente da un sacco di tempo, una pasta a casa. E poi viaaaaaaaaaa! Verso il Notting Hill Carnival. Funziona così: c’è una zona grandissima, c’è un percorso della sfilata dove le vie sono transennate e in mezzo passa la gente in costume preceduta da camion strabordanti di casse acustiche a palla.
Nelle centinaia di vie adiacenti ci sono centinaia di migliaia di persone che girana, ballano, bevono, cantano. Qui e la (ma ripeto la zona è molto vasta) ci sono i cosiddetti "sound system", delle specie di discoteche a cielo aperto, ciascuno col proprio tipo di musica. Molti ufficiali, ma tanti anche improvvisati da quelli delle bancarelle o dagli abitanti delle case.
E’ il festival dei ciucchi. Birre a valanga, bottiglie di vodka, tequila, ecc. C’è un casino pazzesco, è indescrivibile. Rifiuti che si estendono x qualche kmq. E ovviamente poliziotti ovunque.
Ho gironzolato un po’ e un po’ sono stato da Carmelo. Poi volevo raggiungere i confini nord e ho camminato un’ora fino a Westbourne Park e poi a sud fino a Holland Park. Alle 7 e mezza mi sono trovato con Fabio e, per caso (ormai ho capito che la gente non serve cercarla, la trovo per caso), con Luca (lavora anche lui da Ponti) e Carlo (un suo amico) e un’ora più tardi con Elisa e i suoi amici. Abbiamo gironzolato, ma alla sera hanno smantellato tutto e non c’era molto da fare, se non girare a caso e perdersi tra le vie. Elisa alla notte partiva perchè al mattino presto avrebbe avuto l’aereo.

Oggi invece è il Bank Holyday, qui è festa!

 


Lalllallalllalalllalalalalalallllllaaaalalalalalalalaaaaaaa

Sabato 26 agosto 2006 ore 17:55

Ieri qui in giardino hanno tagliato l’erba: è proprio una figata di giardino.

Ho voglia di bermi una birra waiss, qui non riesco a trovarle da nessuna parte. Devo dire che quelle che hanno qui non mi soddisfano.

Un saluto alla Francy, che so che segue le mie avventure sul blog. E… oggi mi è arrivata una cartolina da Brallo! Figata! Mi ha fatto proprio piacere.

Sono rientrato da poco, ma non ho molto da dire, tutti posti già visti. Ci sono sempre tantissimi italiani in giro. Mi son comprato una camicia e un cappello da cow-boy. Ormai sono nella fase psicologica del rientro a casa.

Sabato 26 agosto 2006 ore 10:01

Che flash, sono nella stazione di Bayswater e stanno facendo un annuncio in italiano! Dice di stare attenti ai borseggiatori.

La tizia spagnola in casa nostra non l’ho ancora vistaJennifer neppure, ma l’altro giorno si è portata il tipo in camera. O meglio: io e Gian eravamo in camera nostra colla porta aperta e ad un tratto un tizio è uscito dalla loro camera (la cinese non rientrava quella sera) e si è infilato in bagno, poi è uscito e d è tornato in camera. Il tutto senza dire nulla.
In compenso poco fa, appena ho aperto la porta della camera, dopo 5 secondi la ficcanaso è venuta a chiedermi dove sono stato stanotte e perchè son rientrato tardi. Ma saranno cazzi miei?

Ieri giornata movimentata. Mi ero appena ambientato a Clapham quando mi squilla il telefono. Era la tipa di Bain che mi dice che ha un lavoro da propormi e di andare la che mi avrebbe spiegato i dettagli. Volevo rifiutare e starmene un po’ in pace nel parco, al sole, a studiacchiare inglese. Invece le ho detto che sarei andato as soon as possible. Ho chiamato Maurizio x"passare" il lavoro a lui. Ci siamo incontrati a Vauxhall e da lì a Notting Hill Gate. Solo che il lavoro consisteva in washing-up. Naaaaaaaa! Ma va! E poi 7 giorni su 7. Ha rifiutato, così siamo stati in un pub a "pranzare" con birra e patate. Sono andato a casa, ho aggiornato il blog, ecc.

Ho trovato un commento di Marco, il tizio che lavora quest’anno al Castello Malaspina. Beh devo dire che mi ha colpito, però in questo momento sto vivendo in una dimensione parallela, e tutto ciò che riguarda la mia vita di sempre non mi compete.

Sono uscito x andare da Ponti’s, dove Ottavio mi ha dato l’assegno. E poi? Boh, non sapevo dove andare, così ho cambiato un paio di linee fino a West Hampsted, dove avevo fatto la prova come "aiuto cuoco", dove ho grattato formaggio insomma. Volevo fare un giretto in quella zona e stavo pensando che Elisa, la ragazza calabrese conosciuta da Anna, abitava da quelle parti quando… eccola! Piccolo il mondo eh? Era con un suo amico appena arrivato da Lamezia in aereo, venuto qui x un master in economia. 
Siamo stati a casa sua, dove abbiamo poi cenato. Carinissima casa sua. Ci abitano solo in due, lei e un olandese, ognuno con la propria camera. Poi uno spazioso living con divano, tv via cavo, internet e un cucinino con la lavatrice. E poi tenuta bene, con dentro un sacco di roba: giochi da tavolo, libri, ecc. Insomma sembra una vera casa. E ha un piccolo giardino. 100 PPW, poco più della mia.
Alla sera siamo usciti x Soho, poi ho chiamato Fabio che appena ha finito di lavorare è arrivato. Siamo stati in giro fino alle 4 e mezza girando x il centro, poi a Embankment, poi oltre il Thames in un bar, poi coi bus abbiamo quasi sbagliato strada, poi ancora in Frith Street a bere cappuccino al Caffè Nero mentre fuori diluviava. Anche al Bar Italia, di fronte, c’era pieno imballato. Londra.

Ora sono in viaggio x Camden Town dove troverò ancora Maurizio. 
Il giornale riportava che in UK sono arrivati più di 400 mila immigrati negli ultimi 2 anni, di cui la metà dalla Polonia. Pazzesco, come le cavallette.

Venerdi 25 agosto 2006 ore 11:06

Il giornale (Metro) dice che i meteorologi hanno sentenziato la fine dell’estate. La smentita arriva dal fatto che invece c’è un bel sole caldo. Sono a Clapham Common, Lambeth.

Vi spiego una cosa: Londra è formata da sobborghi o distretti, i quali a loro volta contengono vari quartieri (i sobborghi centrali) o paesi (quelli periferici). I sobborghi sono Westminster (dove abito io), Chelsea & Kensington, Lambeth, Greenwich, Islington, City of London, Camden, ecc. Westminster è molto grande e comprende tutta la zona da, appunto, Westminster fino ai confini di Nottingh Hill.

Anche qui c’è un parco, non grandissimo ma gradevole, dove questo weekend ci sarà una specie di Heiniken Jammin’ Festival.

Ieri sera sono andato con Gian fino a Liverpool Street, dove ci aspettava Fabio. Siamo arrivati in ritardo a causa di un cretino che si è buttato sotto al treno, così abbiamo preso il bus che ha fatto un giro allucinante, attraversando i punti più trafficati della città.

Siamo finiti in un simpatico pub, dove c’era un bel casino causa serata karaoke, in compagnia di un brasiliano, una sua amica e due inglesi ubriachi che si erano auto invitati. L’italiano che mi ha sostituito da Ponti’s è durato due giorni, poi c’è stato un polacco, per un giorno solo e ieri, appunto, il brasiliano, che non mi pareva molto convinto. Visto? Quando lo dicevo io che era un lavoro di merda non ci credeva nessuno.

In questi giorni sto spendendo un po’ troppi soldini, soprattutto visto che non lavoro più. Diciamo che mi sono tolto quegli sfizi che dovevo, prima di partire: mangiare in un ristorante, in una pizzeria, un club, un pomeriggio al pub, ecc. Oggi tramezzini al sacco. 
Londra è cara se non stai abbottonato. Se vuoi vivere qui o guadagni tanto, o fai un lavoro che ti impegni tutto il giorno e quindi non puoi spendere (e magari mangi anche, se è nel campo del catering).

Londra è immensa, me n’ero accorto fin dai primi giorni, ma ogni giorno ne ho la riprova xchè posso scoprire angoli o zone mai viste prima.

Giovedi 24 agosto 2006 ore 17:07

Stamane prima ora di lezione con una nuova tiparipasso di grammatica: paura. Seconda ora sempre col mitico David. Che mito che è, veramente un grande. Infatti ha detto che lui ha una scuola tutta sua in Polonia (lui è mezzo inglese e mezzo polacco). Si vede che è in gamba.

Poi mi ha chiamato Maurizio che non trovava l’agenzia Bain, allora sono andato a fargliela vedere, in effetti è veramente imboscata. Poi siamo stati in Oxford dove si è preso uno zaino e in Covent Garden dove ha lasciato il curriculum alla sede centrale di Caffè Nero. Lì ho trovato Luca di Palermo, che veniva con me alla Callan la prima settimana. Ha detto che l’hanno assunto praticamente subito, ad agosto! E gli hanno fatto fare una settimana di training PA-GA-TO! Ma porcatroia, ma solo a me lavori di merda?
Allora ce ne siamo andati a nord, a Finsbury Park, vicino a dove lavorava lui, in un posticino italiano dove una super milanese + insalata + Peroni Gran Riserva + caffè = 8 pound. Buono da cinema.
Tanto per non fare della strada siamo andati nel profondo sud a Kew Gardens (sopra Richmond). Solo che volevano più di 11 carte x entrare. Alle 3 del pomeriggio? Naaaaaa. Ce ne siamo venuti via, dandoci appuntamento x andare a Camden forse sabato e poi al carnevale i giorni successivi.

Mercoledi 23 agosto 2006 ore 23:23

Oggi a lezione. Dopo ero stanco e son venuto a casa, in questo periodo non sono molto in forma. Dopo pranzo sono andato con Gianluca da Mattia, un suo amico che abita a Shepherd’s Bush. Carina la sua casa, ampia, con giardinetto dietro. Siamo andati a Victoria e da li a piedi fino a Covent Garden in un pub, dove è iniziato il nostro pomeriggio londinese. Dopo un paio di ore ci siamo spostati, sotto la pioggia, in un altro a Chinatown e infine a casa. Avete mai provato a mettere la testa fuori dal finestrino che sta in fondo, tra una carrozza dell’underground e l’altra? E’ fortissimo. Vedi le rotaie che scorrono velocissimissime, le pareti anche, piene di tubi, c’è un’aria che ti alza i capelli… e la gente dell’altro vagone che ti guarda malissimo.

 Giornata divertente ma con poche cose da raccontare.

Martedi 22 agosto 2006 ore 20:29

E poi dicono che non c’è niente da vedere. Oggi sono stato alla British Library, in Euston Road, vicino a St Pancras, dove c’era una mostra intitolata "Front Page", che raccoglieva molte prime pagine storiche di giornali inglesi. Dall’entrata in guerra, alla morte di Diana, l’assassinio di Kennedy, gli attentati dell’IRA, la clonazione di Dolly, il primo uomo nello Spazio, i Beatles in America, l’attentato al Papa, l’11/9, il matrimonio di Beckham, la fine del governo Tatcher,ecc. Interessante.

Poi sono stato in zona Whitechapel dove ho visto una mostra di un artista tedesco contemporaneo. Uscito di li ho visto Brick Lane. Che carina! Una zona tutta del Bangladesh. Mi ha colpito molto perchè noi siamo abituati a vedere una zona… non lo so… cinese, forse araba… ma indiana è difficile. Li vicino c’era un mercato dove pareva di essere in una località a metà strada tra l’Arabia e l’India. Donne col velo o col sari. Caratteristico. E li vicino c’è una moschea.
Dicevo di Brick Lane: sicuramente meriterebbe di essere visitata durante il mercatino della domenica. Ci sono anche tanti negozi che vendono articoli in pelle.

Tutto questo mi ha impegnato il pomeriggio e non era assolutamente organizzato, tutto "strada facendo".

Cambiando discorso: a Londra c’è una stagione cinematografica estiva. In Italy c’è solo a Natale, qui invece quest’estate sono usciti Cars, Superman, Snakes on a Plane, Volver di Almodovar, Miami Vice, ecc. ecc.

Qui dovrebbe trasferirsi un’altra ragazza, Patricia, spagnola. Oggi l’ho intravista. Mentre pare che il figlio di Linda abbia anticipato il rientro.

Martedi 22 agosto 2006 ore 13:46

Io non sono certo un buongustaio, spesso mangio solo xchè ho fame, non m’importa del cibo. Solo talvolta godo nel gustare qualcosa di buono. Come i ravioli di brasato che facevano al "Torino" a Voghera, come la carne che ho mangiato al "Biancospino" recentemente, come la pizza di ieri sera, che forse non era eccezionale, ma da quasi due mesi non ne mangiavo una e io, d’estate, ho una media di 3 o 4 pizze alla settimana.
Ma (quanto amo iniziare le frasi con "ma", "però", ecc. Molti professori incartapecoriti non hanno mai capito che le regole della grammatica non sono come quelle della matematica, ma variano col variare di ciò che la gente dice e scrive. Sabato sul corriere c’era l’intervista ad un professore che invece riteneva quantomeno interessante il nuovo lessico usato negli sms) dicevo… ma il massimo secondo me è una buona bottiglia di vino rosso (e magari una stanza buia, un divano, una candela e una ragazza hehehehehe) 
(X chiacchierare, cosa avete capito?)

Ieri il buon Dio mi ha ripagato dell’improvvido smarrimento della Oyster con l’apparizione mistica di Jennifer, from Australia, la nuova room mate di Sophie. Non male, solo che è sparita subito e non l’ho + rivista.
Io e Gian siamo usciti, appunto, per una pizza dalle parti di Portobello e poi… minchia mi viene il nervoso… in giro alla ricerca di un pub con un po’ di gente che non abbiamo trovato.

Stamattina, dopo la scuola, ho trovato Luca e Fabio, che davanti a una tazza di Starbucks mi hanno raccontato che in "cucina" adesso ci stanno Manolo e un tizio nuovo, di Napoli, al quale già non passa un cazzo e vorrebbe smettere.. hehe. Poi me ne son venuto a casa a mangiare e ora… boh??

Lunedi 21 agosto 2006 ore 15:30

La tipa mi ha chiamato proponendomi un lavoro part time dalle 6 alle 10. Non posso.

Me ne sono andato nella zona dei musei e mi sono visto il Victoria & Albert Museum. E’ un museo di musei. Ci sono le cose più disparate: design, quadri, sculture, antiquariato, tessuti, arte in vetro, ferro battuto, opere moderne, ecc. La cosa che mi ha colpito di più sono state le music boxes, delle specie di scatole contenenti un rullo o un disco inciso che riuscivano a suonare una musica. Una specie di carillon, ma più evoluti.

Dopo sono stato al vicino museo di storia naturale. Ci sono gli scheletri dei dinosauri, ci sono insetti, aracnidi, uccelli, ecc. E poi sono spiegati i fenomeni delle frane, eruzioni, terremoti. Sinceramente non mi sono fermato molto e un po’ mi dispiace, ma l’ho trovato un po’ troppo didattico e strapieno di bambini, che si buttavano su tutte le dimostrazioni, quindi alla fine non si vedeva nulla.

Ora sono all’adiacente museo delle scienze, dove c’è di tutto: dalle sonde spaziali al cubo di Rubik, dalla scoperta dei materiali ai primi computer, dalle macchine a vapore alle apparecchiature biomediche, dagli aerei alle attrezzature per la navigazione…

Adesso me ne andrò a casa a recuperare Gianluca.

Oggi ho fatto la mia cazzata: uscendo da Oxford Circus ho perso la Oyster. Porca paletta: avevo ancora su 2 settimane di abbonamento, 45 pounds buttati nel cesso, shit!

Lunedi 21 agosto 2006 ore 11:14

Quante persone si incontrano nella vita e quanti ne ho incontrati qui? Ognuno con la propria storia. Nel film "Fight Club" vengono definiti "amici yoghurt": con la scadenza.

Maurizio, che vive qui da suo fratello che è a Londra da tanti anni, ha una videoteca ad Ancona. Vuole stare qui un po’, un anno, e poi magari tentare l’avventura altrove, magari a L.A.
Daniela, parrucchiera, che sta qui col suo ragazzo, cuoco, facendo la cameriera, ma che se non trova da fare il suo lavoro vuole tornare. Danilo, venuto qui x passare l’estate. Fabio, che vuole migliorare l’inglese l’inglese x fare un master, Maria che è laureata in chimica, ecc..

Oggi sto meglio. Stamattina sono passato da Bain, ma lui non c’era, c’era la tipa. E’ stata molto freddina e mi ha detto che non si fida degli italiani xchè magari stanno qui solo 2 mesi e poi se ne vanno. Figurati, cosa devo stare qui, un anno? Mi è caduto un mito. Vabbè, allora mi faccio un po’ di vacanza e me ne torno a casa.

E’ di nuovo bello girare x Londra. Vedere i giapponesi passare x Bond Street pieni di borse. Vedere i piccioni che arrivano a frotte perchè un tizio gli ha lanciato il pane. Vedere tutta questa strana pazza gente. Vedere che quando mi sono seduto su questa panchina ho dovuto mettere gli occhiali da sole e adesso sento le prime gocce… Chissà perchè mi affascinano anche gli aspetti malinconici della vita. Fanno sempre parte della vita. Come le canzoni. E non mi rendono triste, tuttaltro.

Domenica 20 agosto 2006 ore 19:27

Vi dico solo a che punto siamo arrivati: sia io che Gianluca non buttiamo più la nostra spazzatura nel bidone della cucina, ma abbiamo ciascuno la nostra borsetta privata di rumenta.
Non è cattiva Sophie, tutt’altro, ma è una palla. E poi le pulizie non sa neanche cosa sono.
Ieri sera è venuta a trovarla una sua amica, Daniela, italiana, che ha vissuto qui con lei. Ci ha raccontato che Sophie è una che ha avuto il grano, ha un sacco di vestiti belli , e ha sempre avuto la serva, pertanto non è abituata a pulire. Si va bè, potrebbe anche imparare. Io non sono certo un manico della pulizia, ma non mi piace neanche vivere nel rudo.

Ieri sera ha rotto i maroni x uscire. E va beh usciamo. Prendiamo il bus fino a Marble Arch e poi la metro fino a Tottenham (ma prima un salto da KFC perchè deve mangiare un po’ di pezzi di pollo con le ossa… tutti unti e bisunti). Da li giriamo come dei coglioni per più di un’ora. Io ero più morto che vivo, figuratevi voi. Poi siamo finiti in un club.. niente di che. Uno si immagina che a Londra ci siano dei posti della madonna, poi scopre che sono ugualiuguali a quelli italiani.

Siamo tornati alle 3 e alle 7 mi sono alzato x andare a lavorare. Grazie a una Red Bull e un double espresso sono sopravvissuto. La giornata è stata nella media, nè bella nè brutta, sopportavo la stanchezza, il mal di schiena e la tosse + maldigola che si sono aggiunti di recente tanto… era l’ultimo giorno. E si, me ne vado. Chiamatemi pappamolla, ma non ce la facevo più. Ragazzi io al Malaspina stavo tutta la notte, ma qui è diverso. Sempre in movimento, sempre mal di schiena. E poi la condizione psicologica di essere sempre lo schiavetto di tutti. Uscivo di casa early in the morning e tornavo che erano le 9. A letto e stop. Non la "vivi" Londra così. E poi con chi lo parlavo inglese? Tutto il giorno a lavare i piatti che mi portava in cucina un cameriere italiano!

Oggi l’ho accompagnato qui (Fabio, il cameriere), con Luca (il cuoco), per vedere la mia stanza, visto che loro vorrebbero andarsene da dove sono.

Adesso ho cenato e sono qui sul letto, semi malato. Cazzo non voglio essere così debilitato. Odio passare le giornate a letto. E domani? Vedremo.

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