Sono le 5. Ora di Greenwich naturalmente. A Londra c’è veramente tanto da vedere, a costo zero, o meglio avendo del tempo, che al giorno d’oggi è una risorsa preziosa. Ok fare il turista, ma speriamo che domani la situazione si sblocchi, ho chiuso il negozio il 24 giugno e da allora dinero non ne è più entrato in tasca.
Un problema sapete qual’è? L’età. Anche se tutti qui mi dicono che ne dimostro meno (grazie, grazie), appena sanno che ho 32 anni… non vado più bene. Alla mia età non danno "lavoretti" come comis waiter. Quindi ho fatto bene a sfruttare l’ultima occasione che avevo di venire qui così, all’avventura. Dovessi tentare un’esperienza simile mi devo prima procurare un lavoro "serio", altrimenti niente!
Anche oggi mi son fatto il mio bel museo. Il National Maritime, il museo nautico più grande del mondo. Ci sono quadri, reperti, modellini, prove pratiche (ad esempio provare come vede e si muove un sommozzatore), mappe, pezzi di nave. Ti fa veramente pensare a quanto coraggio devono aver avuto gli antichi esploratori. Affrontare il mare a bordo di quei legni… era come mettersi nelle mani di Dio.
La sala degli oggetti recuperati in fondo al mar mi ha invece fatto riflettere su quanta gente ha finora abitato la Terra. Quante vite, quante storie, quante avventure. C’era un disco. Il proprietario di quel disco probabilmente oggi non sentirebbe più questa città come "sua": non c’è più il grande porto, nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuove ferrovie. E nuova gente.
Leggevo che storicamente gli stranieri in maggior numero son sempre stati gli irlandesi. Ora invece sono i polacchi. E su Time c’è scritto che gli indiani in Uk sono un milione.